I sarcomi retroperitoneali sono neoplasie piuttosto rare, localmente aggressive, con un alto tasso di recidiva locale ed una bassa incidenza di metastasi a distanza. Gli autori descrivono un caso di liposarcoma mixoide retroperitoneale in un uomo di 57 anni ricoverato per comparsa di dolori lancinanti ai quadranti addominali superiori. La TC conferma la presenza di una massa tumorale definendone anche i rapporti anatomici. Il tumore è completamente asportato con diagnosi istologica di liposarcoma mixoide (G2). A 2 anni dall’intervento e dopo cicli di chemioterapia, il paziente non ha sviluppato alcuna recidiva. Dopo una breve discussione sull’argomento e una revisione della letteratura internazionale, gli autori esaminano le opzioni diagnostiche e terapeutiche per questo gruppo di neoplasie, concludendo che una chirurgia radicale è in grado di incidere in modo significativo sia sulla sopravvivenza globale che sulla riduzione del tasso di recidiva locale mentre l’utilizzo della chemioterapia e/o radioterapia adiuvante comporta solo un ritardo nella comparsa di recidiva locale ma non una reale riduzione della sua incidenza.

Tumori retroperitoneali: un caso di liposarcoma mixoide / Danzi, Michele; Grimaldi, Luciano; Stefano, Reggio; Stefano, Capasso; Roberta, Danzi; Gianfranco, Apostolico. - In: OSPEDALI D'ITALIA. CHIRURGIA. - ISSN 0030-6266. - STAMPA. - 1:Gennaio - Marzo 2010(2010), pp. 100-104.

Tumori retroperitoneali: un caso di liposarcoma mixoide

DANZI, MICHELE;GRIMALDI, LUCIANO;
2010

Abstract

I sarcomi retroperitoneali sono neoplasie piuttosto rare, localmente aggressive, con un alto tasso di recidiva locale ed una bassa incidenza di metastasi a distanza. Gli autori descrivono un caso di liposarcoma mixoide retroperitoneale in un uomo di 57 anni ricoverato per comparsa di dolori lancinanti ai quadranti addominali superiori. La TC conferma la presenza di una massa tumorale definendone anche i rapporti anatomici. Il tumore è completamente asportato con diagnosi istologica di liposarcoma mixoide (G2). A 2 anni dall’intervento e dopo cicli di chemioterapia, il paziente non ha sviluppato alcuna recidiva. Dopo una breve discussione sull’argomento e una revisione della letteratura internazionale, gli autori esaminano le opzioni diagnostiche e terapeutiche per questo gruppo di neoplasie, concludendo che una chirurgia radicale è in grado di incidere in modo significativo sia sulla sopravvivenza globale che sulla riduzione del tasso di recidiva locale mentre l’utilizzo della chemioterapia e/o radioterapia adiuvante comporta solo un ritardo nella comparsa di recidiva locale ma non una reale riduzione della sua incidenza.
2010
Tumori retroperitoneali: un caso di liposarcoma mixoide / Danzi, Michele; Grimaldi, Luciano; Stefano, Reggio; Stefano, Capasso; Roberta, Danzi; Gianfranco, Apostolico. - In: OSPEDALI D'ITALIA. CHIRURGIA. - ISSN 0030-6266. - STAMPA. - 1:Gennaio - Marzo 2010(2010), pp. 100-104.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/509824
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