Il centro storico della città di Ercolano è un tessuto fortemente stratificato ed eterogeneo per la consistenza di diverse realtà sociali, urbanistiche ed economiche, che tuttavia formano un unicum inscindibile. Nella consapevolezza di tale condizione, il libro affronta il tema dell’intervento in aree degradate all’interno della città storica affinché la composizione architettonica appropriata anche di un singolo edificio e degli spazi contigui nelle relazioni con preesistenze naturali ed artificiali possa assumere un ruolo decisivo nei processi di recupero urbano, capace di produrre effetti determinanti nel miglioramento dell’habitat. Lo studio coniuga gli aspetti teorici e quelli applicativi articolando il volume in tre capitoli principali. Partendo dalla conoscenza dell’architettura e degli strumenti urbanistici vigenti della città di Ercolano, della sua storia, della morfologia, si individuano le linee metodologiche per realizzare un progetto ex-novo o una riqualificazione delle preesistenze. Le linee programmatiche d'intervento sono: Attrezzature pubbliche e servizi collettivi; Scambiatori intermodali di traffico per il sistema integrato della mobilità urbana sostenibile; Restauro e risanamento conservativo di edifici, parchi e giardini storici; Rigenerazione urbana degli ambiti soggetti alla ristrutturazione urbanistica e creazione di spazi liberi. Il primo capitolo riguarda l’analisi del territorio della città di Ercolano con particolare riferimento all’inquadramento territoriale e all’individuazione dei 7 ambiti del centro storico da recuperare. Si è poi proceduto allo studio della stratificazione storica, dell’edificato, della viabilità e della morfologia dei luoghi considerando soprattutto la struttura idrogeologica e l’andamento orografico originario coniugando natura, storia e architettura. Il secondo capitolo focalizza l’attenzione sullo stato attuale delle preesistenze e in relazione alle indagini demografiche e socio-economiche. Il patrimonio edilizio è analizzato in base ad ambiti, insule e singoli edifici. Il terzo capitolo illustra la scelta dell’area di intervento e la definizione del progetto architettonico a livello preliminare e definitivo dei sette ambiti. Da un’attenta analisi effettuata sul territorio ricadente nella perimetrazione della “città stratificata”, del patrimonio edilizio, delle risorse ambientali e dell’analisi dei fabbisogni della popolazione si sono individuati gli interventi possibili. Facendo riferimento alle definizioni degli interventi edilizi contenute nel “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, all’articolo 3 L (legge 5 Agosto 1978, n.457 art.31) come: MANUTENZIONE ORDINARIA, MANUTENZIONE STRAORDINARIA, RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO, RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA, RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA, l’attribuzione delle modalità d’intervento sulle unità storiche, individuate, è stata effettuata sulla base dei risultati dell’analisi tipologica. Tale analisi rappresenta un’autentica innovazione nel campo del mantenimento del tessuto edilizio storico, giacché offre indicazioni parametriche oggettive e non soggettive. Pertanto, per tutti gli edifici che sono stati realizzati fino al dopoguerra, con la tipologia degli edifici a corte interna o edifici in linea, si considerano necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le “Ville Vesuviane” dislocate sul “Miglio d’Oro”, o Strada Reggia delle Calabrie, e per tutto il patrimonio edilizio leggibile nella carta storica della città del Duca di Noja (1775) e quindi, esistente già nei primi anni del Settecento, si ritengono opportuni interventi di restauro e risanamento conservativo. Per l’edificato di più recente espansione, con strutture fatiscenti, si prevedono interventi di ristrutturazione edilizia. Per l’edilizia di scarso valore artistico e architettonico, si ritiene opportuno intervenire con interventi di sostituzione edilizia o demolizione per creazione di spazi liberi.

La Città Stratificata di Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2012), pp. 1-144.

La Città Stratificata di Ercolano

BUONDONNO, EMMA
2012

Abstract

Il centro storico della città di Ercolano è un tessuto fortemente stratificato ed eterogeneo per la consistenza di diverse realtà sociali, urbanistiche ed economiche, che tuttavia formano un unicum inscindibile. Nella consapevolezza di tale condizione, il libro affronta il tema dell’intervento in aree degradate all’interno della città storica affinché la composizione architettonica appropriata anche di un singolo edificio e degli spazi contigui nelle relazioni con preesistenze naturali ed artificiali possa assumere un ruolo decisivo nei processi di recupero urbano, capace di produrre effetti determinanti nel miglioramento dell’habitat. Lo studio coniuga gli aspetti teorici e quelli applicativi articolando il volume in tre capitoli principali. Partendo dalla conoscenza dell’architettura e degli strumenti urbanistici vigenti della città di Ercolano, della sua storia, della morfologia, si individuano le linee metodologiche per realizzare un progetto ex-novo o una riqualificazione delle preesistenze. Le linee programmatiche d'intervento sono: Attrezzature pubbliche e servizi collettivi; Scambiatori intermodali di traffico per il sistema integrato della mobilità urbana sostenibile; Restauro e risanamento conservativo di edifici, parchi e giardini storici; Rigenerazione urbana degli ambiti soggetti alla ristrutturazione urbanistica e creazione di spazi liberi. Il primo capitolo riguarda l’analisi del territorio della città di Ercolano con particolare riferimento all’inquadramento territoriale e all’individuazione dei 7 ambiti del centro storico da recuperare. Si è poi proceduto allo studio della stratificazione storica, dell’edificato, della viabilità e della morfologia dei luoghi considerando soprattutto la struttura idrogeologica e l’andamento orografico originario coniugando natura, storia e architettura. Il secondo capitolo focalizza l’attenzione sullo stato attuale delle preesistenze e in relazione alle indagini demografiche e socio-economiche. Il patrimonio edilizio è analizzato in base ad ambiti, insule e singoli edifici. Il terzo capitolo illustra la scelta dell’area di intervento e la definizione del progetto architettonico a livello preliminare e definitivo dei sette ambiti. Da un’attenta analisi effettuata sul territorio ricadente nella perimetrazione della “città stratificata”, del patrimonio edilizio, delle risorse ambientali e dell’analisi dei fabbisogni della popolazione si sono individuati gli interventi possibili. Facendo riferimento alle definizioni degli interventi edilizi contenute nel “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, all’articolo 3 L (legge 5 Agosto 1978, n.457 art.31) come: MANUTENZIONE ORDINARIA, MANUTENZIONE STRAORDINARIA, RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO, RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA, RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA, l’attribuzione delle modalità d’intervento sulle unità storiche, individuate, è stata effettuata sulla base dei risultati dell’analisi tipologica. Tale analisi rappresenta un’autentica innovazione nel campo del mantenimento del tessuto edilizio storico, giacché offre indicazioni parametriche oggettive e non soggettive. Pertanto, per tutti gli edifici che sono stati realizzati fino al dopoguerra, con la tipologia degli edifici a corte interna o edifici in linea, si considerano necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le “Ville Vesuviane” dislocate sul “Miglio d’Oro”, o Strada Reggia delle Calabrie, e per tutto il patrimonio edilizio leggibile nella carta storica della città del Duca di Noja (1775) e quindi, esistente già nei primi anni del Settecento, si ritengono opportuni interventi di restauro e risanamento conservativo. Per l’edificato di più recente espansione, con strutture fatiscenti, si prevedono interventi di ristrutturazione edilizia. Per l’edilizia di scarso valore artistico e architettonico, si ritiene opportuno intervenire con interventi di sostituzione edilizia o demolizione per creazione di spazi liberi.
2012
9788889972311
La Città Stratificata di Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2012), pp. 1-144.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/499558
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