Vengono affrontati in questa sede temi che concernono il senso generale della gigantesca operazione di recupero dell'Antico promossa dalla famiglia Farnese, una tra le più potenti della Roma rinascimentale. Si ripercorre la storia del casato in parallelo alle dinamiche di formazione della collezione. Si ricostruiscono alla luce dei documenti di archivio, molti d'inedita lettura, la complessa vicenda del trasferimento della collezione a Napoli e dei restauri settecenteschi delle sculture. Si mette in luce lo slittamento di valore assunto dalle sculture: da immenso scenario di marmo costituito a Roma a gloria di vescovi e papi, a formidabile strumento di promozione culturale della capitale del regno delle due Dicilie. Si rende conto nel medoto d'indagine dell'operazione di recupero dell'identità farnesiana delle sculture presenti nel Museo Archeologico di Napoli; identità smarrita nel tempo a seguito di scelte museografiche che in passato hanno negletto il principio del "contesto". Degli esemplari selezionati in riferimento alla loro riconducibilità a modelli statuari greci si offre una puntuale analisi ed inquadramento storico-critico.
La statuaria classica dalla collezione Farnese nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli / Capaldi, Carmela. - Quaderni del Centro Studi Magna Grecia 16. Studi di antichità 1:(2012), pp. 5-567.
La statuaria classica dalla collezione Farnese nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli
CAPALDI, CARMELA
2012
Abstract
Vengono affrontati in questa sede temi che concernono il senso generale della gigantesca operazione di recupero dell'Antico promossa dalla famiglia Farnese, una tra le più potenti della Roma rinascimentale. Si ripercorre la storia del casato in parallelo alle dinamiche di formazione della collezione. Si ricostruiscono alla luce dei documenti di archivio, molti d'inedita lettura, la complessa vicenda del trasferimento della collezione a Napoli e dei restauri settecenteschi delle sculture. Si mette in luce lo slittamento di valore assunto dalle sculture: da immenso scenario di marmo costituito a Roma a gloria di vescovi e papi, a formidabile strumento di promozione culturale della capitale del regno delle due Dicilie. Si rende conto nel medoto d'indagine dell'operazione di recupero dell'identità farnesiana delle sculture presenti nel Museo Archeologico di Napoli; identità smarrita nel tempo a seguito di scelte museografiche che in passato hanno negletto il principio del "contesto". Degli esemplari selezionati in riferimento alla loro riconducibilità a modelli statuari greci si offre una puntuale analisi ed inquadramento storico-critico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.