Il lavoro si prefigge di fornire una rappresentazione della disciplina sugli aiuti di Stato di natura fiscale che tenga conto dei principali profili evolutivi dalla stessa segnati. A tal fine, vengono, anzitutto, individuate le fonti sovranazionali, per poi procedere alla disamina dei riferimenti di prassi, di giurisprudenza e di dottrina più significativi. Particolare attenzione viene riservata al disposto di cui all'art. 107 T.F.U.E., per individuare quali fattispecie ricadano nel divieto di aiuti di Stato e quali risultino, invece, ammissibili. Una volta delineato il quadro generale degli istituti fiscali passibili di collidere con il divieto, si scende nel dettaglio dell'ordinamento fiscale italiano, attraverso un'analisi distinta in ragione della tipologia delle fonti normative. Esauriti i profili sostanziali, si passa alla disamina della procedura di controllo affidata alla Commissione europea dall'art. 108 T.F.U.E., verificandone le implicazioni sul piano tributario e si analizzano gli strumenti di controllo giurisdizionale predisposti dall'ordinamento europeo, alla luce di principi quali il legittimo affidamento e la proporzionalità. Da ultimo, si esamina la procedura nazionale di recupero, soffermandosi sulle competenze dei giudici nazionali e sui meccanismi di collaborazione tra apparati giurisdizionali domestici, Commissione e Corte di Giustia.
Gli aiuti di Stato di natura fiscale / Fontana, Chiara. - (2012), pp. 1-434.
Gli aiuti di Stato di natura fiscale
FONTANA, CHIARA
2012
Abstract
Il lavoro si prefigge di fornire una rappresentazione della disciplina sugli aiuti di Stato di natura fiscale che tenga conto dei principali profili evolutivi dalla stessa segnati. A tal fine, vengono, anzitutto, individuate le fonti sovranazionali, per poi procedere alla disamina dei riferimenti di prassi, di giurisprudenza e di dottrina più significativi. Particolare attenzione viene riservata al disposto di cui all'art. 107 T.F.U.E., per individuare quali fattispecie ricadano nel divieto di aiuti di Stato e quali risultino, invece, ammissibili. Una volta delineato il quadro generale degli istituti fiscali passibili di collidere con il divieto, si scende nel dettaglio dell'ordinamento fiscale italiano, attraverso un'analisi distinta in ragione della tipologia delle fonti normative. Esauriti i profili sostanziali, si passa alla disamina della procedura di controllo affidata alla Commissione europea dall'art. 108 T.F.U.E., verificandone le implicazioni sul piano tributario e si analizzano gli strumenti di controllo giurisdizionale predisposti dall'ordinamento europeo, alla luce di principi quali il legittimo affidamento e la proporzionalità. Da ultimo, si esamina la procedura nazionale di recupero, soffermandosi sulle competenze dei giudici nazionali e sui meccanismi di collaborazione tra apparati giurisdizionali domestici, Commissione e Corte di Giustia.File | Dimensione | Formato | |
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