Gli Autori riportano un caso pervenuto all’attenzione del Comitato Etico per le Attività Biomediche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha suscitato intense riflessioni etico-deontologiche sull’utilizzo della TEC. In particolare il Comitato è stato chiamato ad esprimersi sulla “giustificabilità d’impiego” della TEC in un paziente psichiatrico e sull’adeguatezza del modello di consenso informato proposto. In merito al primo aspetto oggetto della richiesta da parte del medico interlocutore, il Comitato ha segnalato l’opportunità che il giudizio in ordine alla giustificabilità della TEC andava demandato alla Direzione Sanitaria dell ‘azienda per la specifica competenza della stessa, in opportuno collegamento a specificatamente previsto al punto 2 del DPV 4/SM-F3/90 del 1999. In ordine al secondo quesito ha evidenziato l’imprescindibile necessità di far riferimento ad una informazione semplice ed efficace per una effettiva comprensione delle delucidazioni prospettate al paziente, comunque da fornire (pur nei limiti di quanto consentito dalle sue condizioni psichiche di base) indipendentemente dalla possibilità di assunzione del consenso.

Problemi etico-deontologici della terapia elettroconvulsivante (TEC) / Faticato, C.; Cannovo, N.; Trosino, G.; Buccelli, Claudio. - STAMPA. - (2004), pp. 470-470. (Intervento presentato al convegno XXXIV Congresso Nazionale SIMLA: Responsabilità professionali e divenire medico-legale tenutosi a Sorrento (NA) nel 9-12 giugno 2004).

Problemi etico-deontologici della terapia elettroconvulsivante (TEC)

BUCCELLI, CLAUDIO
2004

Abstract

Gli Autori riportano un caso pervenuto all’attenzione del Comitato Etico per le Attività Biomediche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha suscitato intense riflessioni etico-deontologiche sull’utilizzo della TEC. In particolare il Comitato è stato chiamato ad esprimersi sulla “giustificabilità d’impiego” della TEC in un paziente psichiatrico e sull’adeguatezza del modello di consenso informato proposto. In merito al primo aspetto oggetto della richiesta da parte del medico interlocutore, il Comitato ha segnalato l’opportunità che il giudizio in ordine alla giustificabilità della TEC andava demandato alla Direzione Sanitaria dell ‘azienda per la specifica competenza della stessa, in opportuno collegamento a specificatamente previsto al punto 2 del DPV 4/SM-F3/90 del 1999. In ordine al secondo quesito ha evidenziato l’imprescindibile necessità di far riferimento ad una informazione semplice ed efficace per una effettiva comprensione delle delucidazioni prospettate al paziente, comunque da fornire (pur nei limiti di quanto consentito dalle sue condizioni psichiche di base) indipendentemente dalla possibilità di assunzione del consenso.
2004
Problemi etico-deontologici della terapia elettroconvulsivante (TEC) / Faticato, C.; Cannovo, N.; Trosino, G.; Buccelli, Claudio. - STAMPA. - (2004), pp. 470-470. (Intervento presentato al convegno XXXIV Congresso Nazionale SIMLA: Responsabilità professionali e divenire medico-legale tenutosi a Sorrento (NA) nel 9-12 giugno 2004).
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