"Una dispotica creazione". Il precedente vincolante nella cultura giuridica inglese dell'Ottocento

Il volume nasce da una riflessione sulla contrapposizione, tramandataci dalla tradizione giuridica europea, tra common law e civil law. Nonostante si sia di recente assistito a una revisone del paradigma della rigida contrapposizione delle due tradizioni giuridiche, alcuni degli assunti derivanti dalla tradizionale impostazione, lungamente sedimentatasi nella coscienza giuridica europea, appaiono difficili da scardinare. Uno di essi può essere rinvenuto nell’identificazione tout court della differenza tra diritto anglo-americano e diritto continentale nella contrapposizione tra diritto di formazione giudiziale e diritto codificato. Conseguenza di tale identificazione la proiezione della contrapposizione stessa al passato, e la conseguente affermazione dell’idea secondo la quale il common law sarebbe stato da sempre un diritto giurisprudenziale (case law), opposto al civil law inteso da sempre quale un diritto dottrinale formalizzato e razionalizzato dalle codificazioni ottocentesche. Il lavoro cerca di dimostrare come non sia possibile parlare di una compiuta teorizzazione del precedente vincolante in Inghilterra prima del XIX secolo. Soltanto la riforma e conseguente gerarchizzazione dei tribunali inglesi sul finire del secolo, il contemporaneo miglioramento qualitativo delle raccolte dei casi giudiziari, uniti alla spinta codificatoria derivante dall’acceso dibattito sollevato da Bentham nel paese e all’accresciuta autorità via via assunta dalla dottrina universitaria, avrebbero contribuito a creare le condizioni necessarie – ferma restante l’“attitudine” al rispetto della tradizione giuridica passata tipica dei common lawyers – all’affermazione della regola dello stare decisis.