I mitili rappresentano un modello sperimentale particolarmente idoneo per il biomonitoraggio perché sono organismi sessili e filtratori con un elevato potenziale di bioaccumulazione e un basso potenziale di biotrasformazione (Ortiz et Al., 2006). Tra i contaminanti organici largamente diffusi in aree marine costiere a forte impatto antropico si trova una vasta categoria di sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino: i distruttori o interferenti endocrini. Uno degli effetti di tali molecole è l’induzione della sintesi di vitellogenina (VTG), una lipofosfoglicoproteina prodotta dai geni presenti nel fegato di femmine sessualmente mature; nelle femmine sessualmente immature e nei maschi i geni della VTG sono silenti, per cui in tali esemplari la presenza della VTG è considerata un importante biomarker per l’individuazione di composti estrogenici ambientali (Polzonetti-­‐ Magni et al, 2004). Nei vertebrati le VTG sono state ampiamente caratterizzate, a differenza degli invertebrati ed in particolare dei molluschi, dove le indagini relative alla VTG sono ancora limitate e soprattutto non conclusive (Pipe, 1987; Osada et al., 2004; Matsumoto et al., 2008). Scopo del nostro lavoro è determinare le sedi di sintesi della VTG in Mytilus galloprovincialis, un taxon che potrebbe rappresentare una valida specie sentinella da utilizzare in studi sull’inquinamento del Golfo di Napoli, dove noi operiamo. Le nostre indagini hanno dimostrato che la sintesi di VTG avviene solo nella gonade femminile, in particolare negli ovociti e nelle cellule follicolari e connettivali. L’attività di sintesi è evidente già in ovociti nelle prime fasi di accrescimento, caratterizzati da un citoplasma con numerose cisterne di RER e complessi di Golgi circondati da placchette vitelline in formazione; la sintesi della VTG continua negli ovociti che assumono una forma a pera, e progressivamente si riduce negli ovociti che hanno terminato l’accrescimento. Alla sintesi della VTG partecipano anche le cellule follicolari e del connettivo che probabilmente operano un trasferimento di VTG all’ovocita, mediato da endocitosi. Nessuna attività vitellogenica è mai riscontrabile nella ghiandola digestiva. I dati nel loro insieme indicano fortemente che nella gonade di Mytilus galloprovincialis la vitellogenesi avviene parallelamente per autosintesi all’interno degli ovociti e per eterosintesi nelle cellule follicolari e connettivali.

Un sistema integrato per la sintesi di vitellogenina in Mitylus galloprovincialis / Prisco, Marina; Agnese, Marisa; Verderame, Mariailaria; De Meo, Enrico; Rosati, Luigi; Limatola, Ermelinda; DEL GAUDIO, Rosanna; Aceto, Serena; Andreuccetti, Piero. - 58 Convegno GEI:(2012), pp. 52-52. (Intervento presentato al convegno Gruppo Embriologico Italiano - GEI 58° Convegno tenutosi a Torino nel 13-15 giugno 2012).

Un sistema integrato per la sintesi di vitellogenina in Mitylus galloprovincialis

PRISCO, MARINA;Rosati Luigi;LIMATOLA, ERMELINDA;DEL GAUDIO, ROSANNA;ACETO, SERENA;ANDREUCCETTI, PIERO
2012

Abstract

I mitili rappresentano un modello sperimentale particolarmente idoneo per il biomonitoraggio perché sono organismi sessili e filtratori con un elevato potenziale di bioaccumulazione e un basso potenziale di biotrasformazione (Ortiz et Al., 2006). Tra i contaminanti organici largamente diffusi in aree marine costiere a forte impatto antropico si trova una vasta categoria di sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino: i distruttori o interferenti endocrini. Uno degli effetti di tali molecole è l’induzione della sintesi di vitellogenina (VTG), una lipofosfoglicoproteina prodotta dai geni presenti nel fegato di femmine sessualmente mature; nelle femmine sessualmente immature e nei maschi i geni della VTG sono silenti, per cui in tali esemplari la presenza della VTG è considerata un importante biomarker per l’individuazione di composti estrogenici ambientali (Polzonetti-­‐ Magni et al, 2004). Nei vertebrati le VTG sono state ampiamente caratterizzate, a differenza degli invertebrati ed in particolare dei molluschi, dove le indagini relative alla VTG sono ancora limitate e soprattutto non conclusive (Pipe, 1987; Osada et al., 2004; Matsumoto et al., 2008). Scopo del nostro lavoro è determinare le sedi di sintesi della VTG in Mytilus galloprovincialis, un taxon che potrebbe rappresentare una valida specie sentinella da utilizzare in studi sull’inquinamento del Golfo di Napoli, dove noi operiamo. Le nostre indagini hanno dimostrato che la sintesi di VTG avviene solo nella gonade femminile, in particolare negli ovociti e nelle cellule follicolari e connettivali. L’attività di sintesi è evidente già in ovociti nelle prime fasi di accrescimento, caratterizzati da un citoplasma con numerose cisterne di RER e complessi di Golgi circondati da placchette vitelline in formazione; la sintesi della VTG continua negli ovociti che assumono una forma a pera, e progressivamente si riduce negli ovociti che hanno terminato l’accrescimento. Alla sintesi della VTG partecipano anche le cellule follicolari e del connettivo che probabilmente operano un trasferimento di VTG all’ovocita, mediato da endocitosi. Nessuna attività vitellogenica è mai riscontrabile nella ghiandola digestiva. I dati nel loro insieme indicano fortemente che nella gonade di Mytilus galloprovincialis la vitellogenesi avviene parallelamente per autosintesi all’interno degli ovociti e per eterosintesi nelle cellule follicolari e connettivali.
2012
Un sistema integrato per la sintesi di vitellogenina in Mitylus galloprovincialis / Prisco, Marina; Agnese, Marisa; Verderame, Mariailaria; De Meo, Enrico; Rosati, Luigi; Limatola, Ermelinda; DEL GAUDIO, Rosanna; Aceto, Serena; Andreuccetti, Piero. - 58 Convegno GEI:(2012), pp. 52-52. (Intervento presentato al convegno Gruppo Embriologico Italiano - GEI 58° Convegno tenutosi a Torino nel 13-15 giugno 2012).
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