La forma più valida di lotta alla tossicodipendenza è senza dubbio la prevenzione che, però, non può attuarsi efficacemente senza un’adeguata conoscenza del mondo in cui il potenziale tossicodipendente vive ed agisce. Perciò, ai fini di interventi preventivi, si è effettuata una indagine conoscitiva nell’ambito delle Scuole del contesto urbano e della provincia per esplorare: a) la preparazione degli insegnanti a svolgere una corretta prevenzione; b) l’informazione degli studenti, più vicina al fenomeno; c) l’esistenza dei pregiudizi che porta ad un’informazione errata. L’indagine è stata realizzata mediante la somministrazione a circa 4.000 studenti, insegnanti e genitori di questionari strutturati per valutare il livello di conoscenza sul fenomeno delle tossicodipendenze. Sulle risposte fornite si sono condotte una ricerca statica descrittiva — del tipo parametrico e non — ed un’analisi statistica multivariata. Le prime conclusioni emerse sono attinenti alla differenza di informazione nella popolazione esaminata seconda l’età: il livello di conoscenza dei giovanissimi è uniformemente limitato; tra i 16 e i 20 anni esso sale notevolmente, ma perde in omogeneità. Tale eterogeneità permane, più o meno evidente, fino a poco oltre i 30 anni, per cadere, invece, notevolmente al di là dei 50 anni. La professionalità influenza notevolmente la nozione del fenomeno. In particolare i liberi professionisti sono risultati più informati rispetto a chi esercita altra attività di lavoro. I soggetti con informazione più scarsa sono stati gli operai, le casalinghe ed anche gli impiegati. Tra gli studenti si è osservato un discreto livello di informazione, ma soprattutto ,molto più omogeneo rispetto a quello degli insegnanti, fra i quali ad un piccolo gruppo di esperti si affianca una larga fascia di disinformati. Il livello informativo più elevato presente fra gli studenti si riferisce, però, ai soli aspetti tecnici delle sostanze in oggetto, perchè essi ignorano, per lo più, gli aspetti di ordine psicologico e sociale, nonchè le conseguenze biopsichiche dell’uso dei tossiti voluttuari. Il livello informativo meno elevato riscontrato tra gli studenti più giovani sollecita l’opportunità di agire precocemente su costoro per prevenire il diffondersi di notizie errate, evitando facili strumentalizzazioni. Il contesto ambientale ha dimostrato di influenzare il livello informativo del soggetto, per cui anche nello stesso ambito urbano, si è notata una buona differenza tra chi vive in realtà socio economiche diverse. Differenza ancora più evidente è emersa dal confronto fra ambiente urbano e di provincia: in quest’ultimo ha importanza la vicinanza al mare, che è la via più spesso utilizzata per il traffico dei tossici voluttuari. Significativo, infine, il condizionamento sulle risposte fornite da parte di alcuni ben individuati fattori il maggiori dei quali è rappresentato dal “pregiudizio”. Il ruolo di tale fattore è risultato di primaria importanza ed è apparso molto più operante negli insegnanti che negli studenti.

Tossicodipendenza e Scuola: un’indagine conoscitiva / Romano, C.; Marchetti, U.; Buccelli, Claudio; Quaremba, G.; Marchetiello, M.; Servidio, E.; Romano, A.. - STAMPA. - (1981), pp. 1-177.

Tossicodipendenza e Scuola: un’indagine conoscitiva

BUCCELLI, CLAUDIO;Quaremba G.;
1981

Abstract

La forma più valida di lotta alla tossicodipendenza è senza dubbio la prevenzione che, però, non può attuarsi efficacemente senza un’adeguata conoscenza del mondo in cui il potenziale tossicodipendente vive ed agisce. Perciò, ai fini di interventi preventivi, si è effettuata una indagine conoscitiva nell’ambito delle Scuole del contesto urbano e della provincia per esplorare: a) la preparazione degli insegnanti a svolgere una corretta prevenzione; b) l’informazione degli studenti, più vicina al fenomeno; c) l’esistenza dei pregiudizi che porta ad un’informazione errata. L’indagine è stata realizzata mediante la somministrazione a circa 4.000 studenti, insegnanti e genitori di questionari strutturati per valutare il livello di conoscenza sul fenomeno delle tossicodipendenze. Sulle risposte fornite si sono condotte una ricerca statica descrittiva — del tipo parametrico e non — ed un’analisi statistica multivariata. Le prime conclusioni emerse sono attinenti alla differenza di informazione nella popolazione esaminata seconda l’età: il livello di conoscenza dei giovanissimi è uniformemente limitato; tra i 16 e i 20 anni esso sale notevolmente, ma perde in omogeneità. Tale eterogeneità permane, più o meno evidente, fino a poco oltre i 30 anni, per cadere, invece, notevolmente al di là dei 50 anni. La professionalità influenza notevolmente la nozione del fenomeno. In particolare i liberi professionisti sono risultati più informati rispetto a chi esercita altra attività di lavoro. I soggetti con informazione più scarsa sono stati gli operai, le casalinghe ed anche gli impiegati. Tra gli studenti si è osservato un discreto livello di informazione, ma soprattutto ,molto più omogeneo rispetto a quello degli insegnanti, fra i quali ad un piccolo gruppo di esperti si affianca una larga fascia di disinformati. Il livello informativo più elevato presente fra gli studenti si riferisce, però, ai soli aspetti tecnici delle sostanze in oggetto, perchè essi ignorano, per lo più, gli aspetti di ordine psicologico e sociale, nonchè le conseguenze biopsichiche dell’uso dei tossiti voluttuari. Il livello informativo meno elevato riscontrato tra gli studenti più giovani sollecita l’opportunità di agire precocemente su costoro per prevenire il diffondersi di notizie errate, evitando facili strumentalizzazioni. Il contesto ambientale ha dimostrato di influenzare il livello informativo del soggetto, per cui anche nello stesso ambito urbano, si è notata una buona differenza tra chi vive in realtà socio economiche diverse. Differenza ancora più evidente è emersa dal confronto fra ambiente urbano e di provincia: in quest’ultimo ha importanza la vicinanza al mare, che è la via più spesso utilizzata per il traffico dei tossici voluttuari. Significativo, infine, il condizionamento sulle risposte fornite da parte di alcuni ben individuati fattori il maggiori dei quali è rappresentato dal “pregiudizio”. Il ruolo di tale fattore è risultato di primaria importanza ed è apparso molto più operante negli insegnanti che negli studenti.
1981
Tossicodipendenza e Scuola: un’indagine conoscitiva / Romano, C.; Marchetti, U.; Buccelli, Claudio; Quaremba, G.; Marchetiello, M.; Servidio, E.; Romano, A.. - STAMPA. - (1981), pp. 1-177.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/478438
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