TRIBUTI AMBIENTALI. PROFILI INTERNI ED EUROPEI I tributi ambientali – così come definiti a seguito del passaggio dallo schema di tassazione ambientale internazionale al modello europeo – sono stati analizzati con riferimento ai pro-fili di legittimità interna ed europea. Dal punto di vista interno, il modello di tributo ambientale sviluppatosi in sede europea, è apparso difficilmente compatibile con il principio di capacità contributiva, quanto meno ri-spetto alle sue tradizionali interpretazioni. Si è dunque analizzato se, e con quali modalità, possa ricomprendersi il fattore ambientale fra gli elementi qualificativi del tributo. Definito l’ottimo tributo ambientale, che non può che sostanziarsi nel tributo ambientale in senso stretto, che ingloba nella propria struttura l’elemento ambientale e verificatane la compatibilità interna, se ne è però rilevata la modesta utilizzazione, per una pluralità di motivi. Nel contempo si è assistito al proliferare di tributi in cui l’ambiente non rileva tra gli elementi strutturali, che evidenziano una finalità ambientale più o meno definita, spesso caratterizzata da vincoli di destinazione, che trovano applicazione prevalentemente in sede decentrata. L’analisi sulla compatibilità degli ecotributi, nella doppia accezione considerata, ha solleci-tato, dal punto di vista interno, una verifica del livello di governo meglio compatibile con l’applicazione di tali tributi. La molteplicità degli interessi correlati alle scelte di governo dell’ambiente evidenziano la necessità di trovare delicati punti di equilibrio tra diverse esigenze multilivello, ugualmente tutelate e garantite, che necessitano di un contemperamento fra i diversi interessi. Si è dun-que proceduto ad una ricostruzione trasversale della materia ambientale, al fine di verifica-re anche le possibili implicazioni di un sistema fiscale decentrato attento alle problematiche ambientali. Il tutto nel rispetto delle prerogative europee, posto che qualsiasi prelievo in-terno, a qualsiasi livello di governo, deve necessariamente tener conto dei vincoli posti dal rispetto dei principi a base della politica fiscale europea. Si è proceduto ad un’analisi riferita alla compatibilità dei tributi ambientali con tali principi fiscali, sia nel rispetto dei principi di integrazione positiva che negativa, attraverso la verifica di alcune fra le più rilevanti fattispecie di tributi ambientali sottoposte al vaglio del giudice europeo. Infine, dopo aver analizzato le diverse fattispecie di prelievo riferite anche solo lato sensu all’ambiente, poste in essere ai diversi livelli di governo, si sono suggeriti possibili modelli fiscali ecocompatibili, da realizzarsi in particolare in sede decentrata.

TRIBUTI AMBIENTALI. PROFILI INTERNI ED EUROPEI / Alfano, ROBERTA ANTONIETTA G. - 21:(2012), pp. 1-416.

TRIBUTI AMBIENTALI. PROFILI INTERNI ED EUROPEI

ALFANO, ROBERTA ANTONIETTA G
2012

Abstract

TRIBUTI AMBIENTALI. PROFILI INTERNI ED EUROPEI I tributi ambientali – così come definiti a seguito del passaggio dallo schema di tassazione ambientale internazionale al modello europeo – sono stati analizzati con riferimento ai pro-fili di legittimità interna ed europea. Dal punto di vista interno, il modello di tributo ambientale sviluppatosi in sede europea, è apparso difficilmente compatibile con il principio di capacità contributiva, quanto meno ri-spetto alle sue tradizionali interpretazioni. Si è dunque analizzato se, e con quali modalità, possa ricomprendersi il fattore ambientale fra gli elementi qualificativi del tributo. Definito l’ottimo tributo ambientale, che non può che sostanziarsi nel tributo ambientale in senso stretto, che ingloba nella propria struttura l’elemento ambientale e verificatane la compatibilità interna, se ne è però rilevata la modesta utilizzazione, per una pluralità di motivi. Nel contempo si è assistito al proliferare di tributi in cui l’ambiente non rileva tra gli elementi strutturali, che evidenziano una finalità ambientale più o meno definita, spesso caratterizzata da vincoli di destinazione, che trovano applicazione prevalentemente in sede decentrata. L’analisi sulla compatibilità degli ecotributi, nella doppia accezione considerata, ha solleci-tato, dal punto di vista interno, una verifica del livello di governo meglio compatibile con l’applicazione di tali tributi. La molteplicità degli interessi correlati alle scelte di governo dell’ambiente evidenziano la necessità di trovare delicati punti di equilibrio tra diverse esigenze multilivello, ugualmente tutelate e garantite, che necessitano di un contemperamento fra i diversi interessi. Si è dun-que proceduto ad una ricostruzione trasversale della materia ambientale, al fine di verifica-re anche le possibili implicazioni di un sistema fiscale decentrato attento alle problematiche ambientali. Il tutto nel rispetto delle prerogative europee, posto che qualsiasi prelievo in-terno, a qualsiasi livello di governo, deve necessariamente tener conto dei vincoli posti dal rispetto dei principi a base della politica fiscale europea. Si è proceduto ad un’analisi riferita alla compatibilità dei tributi ambientali con tali principi fiscali, sia nel rispetto dei principi di integrazione positiva che negativa, attraverso la verifica di alcune fra le più rilevanti fattispecie di tributi ambientali sottoposte al vaglio del giudice europeo. Infine, dopo aver analizzato le diverse fattispecie di prelievo riferite anche solo lato sensu all’ambiente, poste in essere ai diversi livelli di governo, si sono suggeriti possibili modelli fiscali ecocompatibili, da realizzarsi in particolare in sede decentrata.
2012
9788834829721
TRIBUTI AMBIENTALI. PROFILI INTERNI ED EUROPEI / Alfano, ROBERTA ANTONIETTA G. - 21:(2012), pp. 1-416.
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