Ancora incertezze giurisprudenziali sull'accesso difensivo alle intercettazioni telefoniche utilizzate in sede cautelare

Pur dopo la sentenza n. 336 del 10 ottobre 2008 della Corte costituzionale e la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione del 22 aprile 2010, Lasala, permangono incertezze applicative e difformità di posizioni giurisprudenziali in ordine alla affermazione del diritto inconidizionato della difesa di accesso alle registrazioni delle intercettazioni telefoniche poste a base di una misura cautelare personale già eseguita. Lo studio tenta di eveidenziare la persistente connotazione epistemologica di giudizio senza cognizione,che caratterizza la giurisdizione cautelare, la natura creativa di nuove norme più che interpretativa, cui é costretta la Suprema Corte per supplire alla costante inerzia del legislatore, ed i rischi di arbitrio meramente potestativo ed incontrollabile che ciò comporta.