L'area studiata, estesa tra Campania e Molise, comprende il settore occidentale del massiccio carbonatico del Matese e la limitrofa piana di Venafro. Nei rilievi sono stati individuati i principali bacini idrogeologici che alimentano le diverse ed importanti sorgenti basali. Per tale valutazione ci si è basati su dati geologici e strutturali, idrogeochimici, nonchè sull'analisi dello sviluppo del carsismo e sul calcolo di bilanci idrogeologici. Particolare attenzione è stata rivolta alla zona idrominerale di Pratella, ove, tra le altre, sono le acque minerali Lete e Prata. La ricostruzione dell'assetto geologico e lo studio del chimismo delle diverse scaturigini hanno indicato la stretta connessione dei fenomeni, tra i quali anche diffuse venute secche di CO2 ed H2S, con importanti discontinuità tettoniche ed hanno consentito di approfondire i meccanismi di mineralizzazione. Nella piana di Venafro più di 130 dati stratigrafici e le risultanze di indagini geofisiche hanno infine permesso di individuare un importante serbatoio idrogeologico. Questo, oltre alla ricarica meteorica, riceve anche cospicui travasi dai vicini rilievi carbonatici (M.ti di Venafro, Matese occidentale), mentre per le uscite un fenomeno importante è rappresentato dal drenaggio operato sulla falda dai principali corsi d'acqua (F. Volturno e Rio S. Bartolomeo).

I rilievi carbonatici del Matese occidentale e la piana di Venafro: idrogeologia ed idrogeochimica / Corniello, Alfonso; Ducci, Daniela; P., Guarino. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. - ISSN 0037-8763. - STAMPA. - 118:(1999), pp. 523-536.

I rilievi carbonatici del Matese occidentale e la piana di Venafro: idrogeologia ed idrogeochimica

CORNIELLO, ALFONSO;DUCCI, DANIELA;
1999

Abstract

L'area studiata, estesa tra Campania e Molise, comprende il settore occidentale del massiccio carbonatico del Matese e la limitrofa piana di Venafro. Nei rilievi sono stati individuati i principali bacini idrogeologici che alimentano le diverse ed importanti sorgenti basali. Per tale valutazione ci si è basati su dati geologici e strutturali, idrogeochimici, nonchè sull'analisi dello sviluppo del carsismo e sul calcolo di bilanci idrogeologici. Particolare attenzione è stata rivolta alla zona idrominerale di Pratella, ove, tra le altre, sono le acque minerali Lete e Prata. La ricostruzione dell'assetto geologico e lo studio del chimismo delle diverse scaturigini hanno indicato la stretta connessione dei fenomeni, tra i quali anche diffuse venute secche di CO2 ed H2S, con importanti discontinuità tettoniche ed hanno consentito di approfondire i meccanismi di mineralizzazione. Nella piana di Venafro più di 130 dati stratigrafici e le risultanze di indagini geofisiche hanno infine permesso di individuare un importante serbatoio idrogeologico. Questo, oltre alla ricarica meteorica, riceve anche cospicui travasi dai vicini rilievi carbonatici (M.ti di Venafro, Matese occidentale), mentre per le uscite un fenomeno importante è rappresentato dal drenaggio operato sulla falda dai principali corsi d'acqua (F. Volturno e Rio S. Bartolomeo).
1999
I rilievi carbonatici del Matese occidentale e la piana di Venafro: idrogeologia ed idrogeochimica / Corniello, Alfonso; Ducci, Daniela; P., Guarino. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. - ISSN 0037-8763. - STAMPA. - 118:(1999), pp. 523-536.
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