Il saggio fa parte di un numero monografico intitolato " Le grandi esposizioni in Italia 1861-1911. La competizione culturale con l'Europa e la ricerca dello stile nazionale". Il quaderno è interamente curato e in gran parte redatto da M. Picone (con la presenza di due saggi di M.R. Pessolano e A. Bianco e una scheda di A. Buccaro). Il numero è tutto dedicato alle esposizioni industriali italiane, in cui si esamina in generale il fenomeno espositivo, in quanto 'organismo unico', espressione di situazioni politiche e di gruppi di potere, ma anche laboratorio di idee, di progetti architettonici e urbanistici, talvolta di modelli sociali. In particolare si valuta il ruolo delle Belle Arti nel contesto delle esposizioni industriali. Al saggio introduttivo fanno seguito le schede sulle singole esposizioni tutte di M.Picone, tranne quella sul progetto dell'Esposizione di Napoli del 1864 (di A. Buccaro). Per le esposizioni è stata elaborata una scheda con varie voci: sulla localizzazione, sui promotori, sugli intenti generali, sui finanziamenti, sugli architetti, sulle Belle Arti, sulle attrazioni ecc. Infine ogni scheda presenta una bibliografia essenziale costituita per lo più dalle pubblicazioni dell'epoca. In definitiva il volume monografico, oltre ad essere un vero e proprio repertorio, è fra i primi testi a porre il problema metodologico sul piano storiografico del ruolo e delle funzioni delle grandi esposizioni, come laboratori delle società capitalistiche di un vicino futuro.
Le grandi esposizioni in Italia 1861-1911. La competizione culturale con l'Europa e la ricerca dello stile nazionale / Picone, Mariantonietta. - In: QUADERNI DI. - STAMPA. - n. 6:(1988), pp. 6-29.
Le grandi esposizioni in Italia 1861-1911. La competizione culturale con l'Europa e la ricerca dello stile nazionale
PICONE, MARIANTONIETTA
1988
Abstract
Il saggio fa parte di un numero monografico intitolato " Le grandi esposizioni in Italia 1861-1911. La competizione culturale con l'Europa e la ricerca dello stile nazionale". Il quaderno è interamente curato e in gran parte redatto da M. Picone (con la presenza di due saggi di M.R. Pessolano e A. Bianco e una scheda di A. Buccaro). Il numero è tutto dedicato alle esposizioni industriali italiane, in cui si esamina in generale il fenomeno espositivo, in quanto 'organismo unico', espressione di situazioni politiche e di gruppi di potere, ma anche laboratorio di idee, di progetti architettonici e urbanistici, talvolta di modelli sociali. In particolare si valuta il ruolo delle Belle Arti nel contesto delle esposizioni industriali. Al saggio introduttivo fanno seguito le schede sulle singole esposizioni tutte di M.Picone, tranne quella sul progetto dell'Esposizione di Napoli del 1864 (di A. Buccaro). Per le esposizioni è stata elaborata una scheda con varie voci: sulla localizzazione, sui promotori, sugli intenti generali, sui finanziamenti, sugli architetti, sulle Belle Arti, sulle attrazioni ecc. Infine ogni scheda presenta una bibliografia essenziale costituita per lo più dalle pubblicazioni dell'epoca. In definitiva il volume monografico, oltre ad essere un vero e proprio repertorio, è fra i primi testi a porre il problema metodologico sul piano storiografico del ruolo e delle funzioni delle grandi esposizioni, come laboratori delle società capitalistiche di un vicino futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
