Il saggio valuta i diversi contributi critici che si sono succeduti sulla rivista "Emporium" soprattutto nel periodo della direzione di Vittorio Pica, mettendo in evidenza il mutamento di orientamento che c'è fra la critica di Pica, quella di Francesco Sapori e poi di Roberto Papini. Da Pica a Sapori si ribalta il giudizio su Filippo Palizzi e Domenico Morelli, mentre la figura di Antonio Mancini è utilizzata come cartina di tornasole per osservare il mutamento del gusto nella rivista attraverso gli anni. Si registra l'acutezza critica del giudizio su Mancini, letto alla luce della lezione impressionista (sia pure travisata), da parte di L. Ozzòla nel 1911, mentre per contrasto si rileva come la fortuna critica di Mancini sembri tramontare quindici anni dopo con Papini che lo vede come un pittore tutto istinto e passione, ormai superato all'epoca del cosiddetto 'ritorno all'ordine'.
L'Ottocento napoletano nella rivista "Emporium" (1895-1930) / Picone, Mariantonietta. - (2014), pp. 175-199. (Intervento presentato al convegno Emporium. Parole e Figure tra il 1895 e il 1964. Secondo incontro tenutosi a Pisa, Scuola Normale Superiore nel 4-5 novembre 2011).
L'Ottocento napoletano nella rivista "Emporium" (1895-1930)
PICONE, MARIANTONIETTA
2014
Abstract
Il saggio valuta i diversi contributi critici che si sono succeduti sulla rivista "Emporium" soprattutto nel periodo della direzione di Vittorio Pica, mettendo in evidenza il mutamento di orientamento che c'è fra la critica di Pica, quella di Francesco Sapori e poi di Roberto Papini. Da Pica a Sapori si ribalta il giudizio su Filippo Palizzi e Domenico Morelli, mentre la figura di Antonio Mancini è utilizzata come cartina di tornasole per osservare il mutamento del gusto nella rivista attraverso gli anni. Si registra l'acutezza critica del giudizio su Mancini, letto alla luce della lezione impressionista (sia pure travisata), da parte di L. Ozzòla nel 1911, mentre per contrasto si rileva come la fortuna critica di Mancini sembri tramontare quindici anni dopo con Papini che lo vede come un pittore tutto istinto e passione, ormai superato all'epoca del cosiddetto 'ritorno all'ordine'.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
