La combinazione tra configurazione guidata al computer ed esecuzione compute¬rizzata di manufatti protesici permette già oggi di automatizzare alcuni processi di lavoro fino ad oggi condotto esclusiva¬mente in modo artigianale dall'odonto¬tecnico . Tradizionalmente, l'esecu¬zione del modello master avviene dopo la pre¬parazione clinica e la presa dell'impron¬ta, cui seguono poi la configurazione dell’armatura, la fusione ed infine la ceramizzazione. Per quanto riguarda la convenienza di produrre protesi fisse con un sistema CAD/CAM, e la loro qualità, occorre confrontarne gli esiti con la più tradizio¬nale tecnica della metallo ceramica: la netta vicinanza dei risultati tra le due procedure non lascia dubbi e i diversi studi clinici ,anche a lungo termine lo confermano .Il sistema Cerec rappresenta, tutto oggi, una delle espressioni evolute della metodica CadCam diretta eo indiretta ,con un campo di applicazione clinico–protesico piuttosto ampio e in continua evoluzione..La rapida e costante evoluzione in tema di materiali e tecnologie applicate connesse determina sempre nuovi scenari, peraltro non sempre validati e realmente utili al professionista. In questo case-report presentiamo un caso clinico risolto attraverso una “semplice” anche se sofisticata tecnica Cad-Cam , Il pz. maschio,a. 46, presentava la necessità di sostituzione di un precedente restauro incongruo su 16, dopo la preparazione si è deciso di procedere attraverso tecnica indiretta con progettazione cad, e in questa fase abbiamo utilizzato la funzione di “replicazione” di recente introduzione nella metodica in oggetto.Il protocollo prevede quindi l’importazione di altri parametri morfofunzionali di riferimento ( antagonista, denti contigui ) al fine di sfruttare tutte le caratteristiche del software che ci hanno consentito di realizzare un manufatto protesico che, oltre alle ben note caratteristiche estetiche e mimetiche, soddisfa tutti i parametri in tema di biocompatibiltà, precisione, contorno, e anatomia funzionale e texture di superfice, che in queste condizioni viene esaltata e realizzata con metodologia semplificata, standardizzata, quindi ripetibile.Al termine della fase cad (adattamento in 3D della anatomia etc.) si è passati alla fase cam attraverso l’impiego di un blocchetto in ceramica feldspatica del tipo Trilux “Vita” ,scelto in funzione delle peculiari caratteristiche ( stratificazione differenziata in relazione all’effetto mimetico richiesto), previa prova e caratterizzazione il manufatto è stato cementato con tecnica adesiva .Il caso presentato ha soddisfatto le finalità richieste, così come i e i follow-up effettuati .
XII Giornate scientifiche interpolo - Polo delle scienze e delle tecnologie per la vita Università Federico II,- La funzione di replicazione in tecnologia protesica / Epifania, Ettore. - STAMPA. - 2:1(2006), pp. 56-57. (Intervento presentato al convegno • XII Giornate scientifiche interpolo tenutosi a napoli nel 15 - 16 /06/2006).
XII Giornate scientifiche interpolo - Polo delle scienze e delle tecnologie per la vita Università Federico II,- La funzione di replicazione in tecnologia protesica
EPIFANIA, ETTORE
2006
Abstract
La combinazione tra configurazione guidata al computer ed esecuzione compute¬rizzata di manufatti protesici permette già oggi di automatizzare alcuni processi di lavoro fino ad oggi condotto esclusiva¬mente in modo artigianale dall'odonto¬tecnico . Tradizionalmente, l'esecu¬zione del modello master avviene dopo la pre¬parazione clinica e la presa dell'impron¬ta, cui seguono poi la configurazione dell’armatura, la fusione ed infine la ceramizzazione. Per quanto riguarda la convenienza di produrre protesi fisse con un sistema CAD/CAM, e la loro qualità, occorre confrontarne gli esiti con la più tradizio¬nale tecnica della metallo ceramica: la netta vicinanza dei risultati tra le due procedure non lascia dubbi e i diversi studi clinici ,anche a lungo termine lo confermano .Il sistema Cerec rappresenta, tutto oggi, una delle espressioni evolute della metodica CadCam diretta eo indiretta ,con un campo di applicazione clinico–protesico piuttosto ampio e in continua evoluzione..La rapida e costante evoluzione in tema di materiali e tecnologie applicate connesse determina sempre nuovi scenari, peraltro non sempre validati e realmente utili al professionista. In questo case-report presentiamo un caso clinico risolto attraverso una “semplice” anche se sofisticata tecnica Cad-Cam , Il pz. maschio,a. 46, presentava la necessità di sostituzione di un precedente restauro incongruo su 16, dopo la preparazione si è deciso di procedere attraverso tecnica indiretta con progettazione cad, e in questa fase abbiamo utilizzato la funzione di “replicazione” di recente introduzione nella metodica in oggetto.Il protocollo prevede quindi l’importazione di altri parametri morfofunzionali di riferimento ( antagonista, denti contigui ) al fine di sfruttare tutte le caratteristiche del software che ci hanno consentito di realizzare un manufatto protesico che, oltre alle ben note caratteristiche estetiche e mimetiche, soddisfa tutti i parametri in tema di biocompatibiltà, precisione, contorno, e anatomia funzionale e texture di superfice, che in queste condizioni viene esaltata e realizzata con metodologia semplificata, standardizzata, quindi ripetibile.Al termine della fase cad (adattamento in 3D della anatomia etc.) si è passati alla fase cam attraverso l’impiego di un blocchetto in ceramica feldspatica del tipo Trilux “Vita” ,scelto in funzione delle peculiari caratteristiche ( stratificazione differenziata in relazione all’effetto mimetico richiesto), previa prova e caratterizzazione il manufatto è stato cementato con tecnica adesiva .Il caso presentato ha soddisfatto le finalità richieste, così come i e i follow-up effettuati .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.