Il saggio, testo italiano della relazione in tedesco letta in occasione del Convegno internazionale tenutosi a Marbach nel 2008, dedicato a "Die Ideengeschichte und ihre Nachbardisziplinen", affronta uno dei temi centrali della riflessione piovaniana sulla "Ideengeschichte" (Storia delle idee). Riflessione che, come si dimostra nel saggio, si pone su una linea di rottura, sia pure rispettosa, con le linee teoriche e storiografiche dominanti in Italia tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio dei sessanta, quella idealistico-attualistica, sviluppata soprattutto dallo storicismo assolutizzante di Benedetto Croce da un lato, e le diverse prospettive neoilluministiche dall’altro, con i loro precipitati riduzionistici e paleopositivistici. Da tale posizione si sviluppa il carattere critico e problematico dello storicismo piovaniano. Per Piovani ogni forma di universalizzazione della storia è costituzionalmente nemica di una moderna concezione della storia, risultato di una comunicazione tra individualità specifiche, concezione che di conseguenza non potrà mai essere fondata sulla “purezza” del concetto, prescindendo dall’individuo che lo pensa. In questo orizzonte Piovani elabora la sua concezione della Ideengeschichte, attraverso la quale la storia della filosofia può continuamente riformare se stessa.
Filosofia e storia delle idee in Pietro Piovani / DI COSTANZO, Giuseppe. - In: ARCHIVIO DI STORIA DELLA CULTURA. - ISSN 1124-0059. - STAMPA. - XXIII(2010), pp. 405-417.
Filosofia e storia delle idee in Pietro Piovani
DI COSTANZO, GIUSEPPE
2010
Abstract
Il saggio, testo italiano della relazione in tedesco letta in occasione del Convegno internazionale tenutosi a Marbach nel 2008, dedicato a "Die Ideengeschichte und ihre Nachbardisziplinen", affronta uno dei temi centrali della riflessione piovaniana sulla "Ideengeschichte" (Storia delle idee). Riflessione che, come si dimostra nel saggio, si pone su una linea di rottura, sia pure rispettosa, con le linee teoriche e storiografiche dominanti in Italia tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio dei sessanta, quella idealistico-attualistica, sviluppata soprattutto dallo storicismo assolutizzante di Benedetto Croce da un lato, e le diverse prospettive neoilluministiche dall’altro, con i loro precipitati riduzionistici e paleopositivistici. Da tale posizione si sviluppa il carattere critico e problematico dello storicismo piovaniano. Per Piovani ogni forma di universalizzazione della storia è costituzionalmente nemica di una moderna concezione della storia, risultato di una comunicazione tra individualità specifiche, concezione che di conseguenza non potrà mai essere fondata sulla “purezza” del concetto, prescindendo dall’individuo che lo pensa. In questo orizzonte Piovani elabora la sua concezione della Ideengeschichte, attraverso la quale la storia della filosofia può continuamente riformare se stessa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.