L'uso del termine persiano, privo di corrispettivo in greco, ἀγγαρήιον da parte di Erodoto 8, 98, 2 e del termine, formato sulla medesima radice, ἄγγαρος da parte di Eschilo, Ag. 282 lascia ipotizzare un influsso del tragediografo sul testo erodoteo. Il ricorso in Erod. 3, 126, 2 di ἀγγαρήιον come « varia lectio » di ἀγγελιηφόρον è testimonianza dello studio del testo erodoteo da parte dei grammatici e commentatori di età alessandrina e imperiale.
I messaggeri del Gran Re in Erodoto : un'eco eschilea in VIII 98, 2 e le glosse dei commentatori antichi / Miletti, Lorenzo. - In: RENDICONTI DELLA ACCADEMIA DI ARCHEOLOGIA, LETTERE E BELLE ARTI. - ISSN 2035-7729. - STAMPA. - N. S. 74:(2007), pp. 225-237.
I messaggeri del Gran Re in Erodoto : un'eco eschilea in VIII 98, 2 e le glosse dei commentatori antichi
MILETTI, LORENZO
2007
Abstract
L'uso del termine persiano, privo di corrispettivo in greco, ἀγγαρήιον da parte di Erodoto 8, 98, 2 e del termine, formato sulla medesima radice, ἄγγαρος da parte di Eschilo, Ag. 282 lascia ipotizzare un influsso del tragediografo sul testo erodoteo. Il ricorso in Erod. 3, 126, 2 di ἀγγαρήιον come « varia lectio » di ἀγγελιηφόρον è testimonianza dello studio del testo erodoteo da parte dei grammatici e commentatori di età alessandrina e imperiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.