Il fenomeno di Wat er front r enai ssanc e ha interessato in epoche e con modalità differenti tutte le città portuali del mondo. In Italia, tale fenomeno ha origini più recenti e si inquadra in un contesto più generale che richiede, per avere successo, il verificarsi di condizioni di dialogo fra diversi attori della gestione politico amministrativa. La consapevolezza delle ricadute positive legate alla riqualificazione ha ravvivato l’interesse per queste “aree di frontiera” con l’obiettivo di restituire alla città spazi vitali. Il fenomeno del recupero dei waterfront è anche il risultato del cambiamento dei parametri della competitività urbana, orientata verso una rinnovata offerta di qualità, dove l’affaccio a mare o il rapporto con l’acqua diventa un differenziale competitivo, catalizzatore di investimenti esterni, fattore incisivo per il riposizionamento internazionale della città (Guala, 2007). Forte del suo “capitale fisso” rappresentato da un singolare patrimonio di risorse ambientali e territoriali, Napoli ha puntato molto sul recupero dell’originario rapporto con il mare. Una sfida ancora aperta sebbene attivata da circa un decennio. L’articolo ripercorre le tappe fondamentali di questa operazione di ricucitura urbana con l’obiettivo di evidenziare gli elementi che hanno caratterizzato il caso Napoli.
Recuperare il rapporto con il mare: una sfida ancora aperta per Napoli / LA ROCCA, ROSA ANNA. - In: PORTUS PLUS. - ISSN 2039-6422. - 1:1-2011(2011), pp. 1-13.
Recuperare il rapporto con il mare: una sfida ancora aperta per Napoli
LA ROCCA, ROSA ANNA
2011
Abstract
Il fenomeno di Wat er front r enai ssanc e ha interessato in epoche e con modalità differenti tutte le città portuali del mondo. In Italia, tale fenomeno ha origini più recenti e si inquadra in un contesto più generale che richiede, per avere successo, il verificarsi di condizioni di dialogo fra diversi attori della gestione politico amministrativa. La consapevolezza delle ricadute positive legate alla riqualificazione ha ravvivato l’interesse per queste “aree di frontiera” con l’obiettivo di restituire alla città spazi vitali. Il fenomeno del recupero dei waterfront è anche il risultato del cambiamento dei parametri della competitività urbana, orientata verso una rinnovata offerta di qualità, dove l’affaccio a mare o il rapporto con l’acqua diventa un differenziale competitivo, catalizzatore di investimenti esterni, fattore incisivo per il riposizionamento internazionale della città (Guala, 2007). Forte del suo “capitale fisso” rappresentato da un singolare patrimonio di risorse ambientali e territoriali, Napoli ha puntato molto sul recupero dell’originario rapporto con il mare. Una sfida ancora aperta sebbene attivata da circa un decennio. L’articolo ripercorre le tappe fondamentali di questa operazione di ricucitura urbana con l’obiettivo di evidenziare gli elementi che hanno caratterizzato il caso Napoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.