Il culto, il rito, i doni votivi. La fenomenologia religiosa dall’universo olimpico a quello ctonio

Il contributo ripercorre, in maniera analitica, le tappe salienti della nascita e dello sviluppo del santuario di Hera alla foce del Sele e dell’universo religioso di riferimento, attraverso l’analisi delle forme del culto e del rito, ricostruite mediante l’analisi dei doni votivi e di particolari strutture funzionali. Vengono tracciate le tappe fondamentali dello sviluppo dell’area sacra, dalla fondazione nel primo quarto del VI sec. a.C., contemporaneamente alla fondazione di Poseidonia, fino alla fase di decadenza e di abbandono nella tarda età imperiale. L’evoluzione della natura e delle caratteristiche del culto viene delineata, in prospettiva diacronica per ogni epoca storica, sempre in netta connessione con le vicende riguardanti la città, il territorio circostante e alcuni importanti contesti magno-greci; di ogni fase vengono registrati tutti i cambiamenti strutturali, le modalità di organizzazione dello spazio sacro in funzione del culto praticato e dei diversi tipi di rituali a esso connessi, attraverso la lettura delle offerte votive (presenza/assenza di determinate forme ceramiche e terrecotte figurate, in associazione con altri elementi peculiari), delle iconografie e del loro significato intrinseco. Particolare attenzione viene dedicata alla disamina del patrimonio mitico-religioso e del quadro di riferimento culturale della società poseidoniate attraverso l’analisi delle immagini scolpite sulle metope arcaiche che veicolano le ideologie e i valori che compongono uno statuto cultuale, universalmente riconosciuto, posto sotto la protezione della grande Hera argiva e immediatamente comprensibile alle comunità stanziate sull’altra sponda del Sele.