Lo studio anatomopatologico se di qualità ed adeguato, resta allo stato l’indicatore prognostico più efficace e predittivo della probabilità di recidive locali e ripresa della malattia, rappresentando per il chirurgo un reale strumento non solo di autovalutazione della tecnica e di superamento della curva d’apprendimento della T.M.E. ma anche di conferma del giusto utilizzo di trattamenti integrati. Oggi più che mai si avverte la necessità d’integrare criteri classici stadiativi (Dukes e TNM) con nuovi parametri biologici di valutazione a livello genetico,cellulare e tissutale, che potranno meglio spiegare come a parità di stadio di appartenenza alcuni pazienti presentano prognosi diverse.
INTERAZIONE CHIRURGO PATOLOGO NELLA ESCISSIONE TOTALE DEL MESORETTO / P., Lombari; N., Carlomagno; V., Tammaro; S., Gargiulo; D'Armiento, FRANCESCO PAOLO; Dodaro, CONCETTA ANNA; Renda, Andrea. - STAMPA. - (2004), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno 106° congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia tenutosi a Roma nel 2004).
INTERAZIONE CHIRURGO PATOLOGO NELLA ESCISSIONE TOTALE DEL MESORETTO
D'ARMIENTO, FRANCESCO PAOLO;DODARO, CONCETTA ANNA;RENDA, ANDREA
2004
Abstract
Lo studio anatomopatologico se di qualità ed adeguato, resta allo stato l’indicatore prognostico più efficace e predittivo della probabilità di recidive locali e ripresa della malattia, rappresentando per il chirurgo un reale strumento non solo di autovalutazione della tecnica e di superamento della curva d’apprendimento della T.M.E. ma anche di conferma del giusto utilizzo di trattamenti integrati. Oggi più che mai si avverte la necessità d’integrare criteri classici stadiativi (Dukes e TNM) con nuovi parametri biologici di valutazione a livello genetico,cellulare e tissutale, che potranno meglio spiegare come a parità di stadio di appartenenza alcuni pazienti presentano prognosi diverse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.