In questo lavoro sono presentati e discussi i risultati di tomografie di resistività eseguite all’isola d’Ischia nell’area interessata dal disastroso evento franoso dell’Aprile 2006, con l’obiettivo di i) definire gli spessori della copertura piroclastica e, conseguentemente, dei volumi di materiale che potrebbero eventualmente essere coinvolti in futuri eventi franosi, ii) fornire una stima indiretta (mediante confronto con i risultati di analisi di laboratorio) del contenuto d’acqua della copertura piroclastica che, se messa in relazione con le pendenze locali, può dare utili indicazioni sulle condizioni di stabilità dell’area. In particolare, il confronto tra i valori di resistività osservati in situ e quelli ottenuti da misure di laboratorio al variare del contenuto d’acqua (Di Maio et al., 2007) su campioni piroclastici analoghi, sia per litologia che per porosità, ha permesso di stimare un contenuto d’acqua variabile tra il 25% e il 35% per i depositi cineritici e un contenuto d’acqua variabile tra il 35% e il 50% per il livello pomiceo. Tali valori indicherebbero una condizione di parziale saturazione dei terreni investigati, in quanto le misure di laboratorio hanno mostrato che la completa saturazione si osserva con un contenuto d’acqua maggiore del 60% per terreni cineritici e maggiore dell’80% per quelli pomicei.

Tomografie di resistività per la definizione dello spessore e del contenuto d’acqua di coperture piroclastiche. Applicazioni a Monte di Vezzi (Ischia) / Soldovieri, M. G.; DI MAIO, Rosa; Piegari, E.; Scotellaro, C.. - STAMPA. - (2007), pp. 545-548. (Intervento presentato al convegno 26° Convegno Nazionale GNGTS tenutosi a Roma nel 13-15 Novembre 2007).

Tomografie di resistività per la definizione dello spessore e del contenuto d’acqua di coperture piroclastiche. Applicazioni a Monte di Vezzi (Ischia)

DI MAIO, ROSA;PIEGARI E.;
2007

Abstract

In questo lavoro sono presentati e discussi i risultati di tomografie di resistività eseguite all’isola d’Ischia nell’area interessata dal disastroso evento franoso dell’Aprile 2006, con l’obiettivo di i) definire gli spessori della copertura piroclastica e, conseguentemente, dei volumi di materiale che potrebbero eventualmente essere coinvolti in futuri eventi franosi, ii) fornire una stima indiretta (mediante confronto con i risultati di analisi di laboratorio) del contenuto d’acqua della copertura piroclastica che, se messa in relazione con le pendenze locali, può dare utili indicazioni sulle condizioni di stabilità dell’area. In particolare, il confronto tra i valori di resistività osservati in situ e quelli ottenuti da misure di laboratorio al variare del contenuto d’acqua (Di Maio et al., 2007) su campioni piroclastici analoghi, sia per litologia che per porosità, ha permesso di stimare un contenuto d’acqua variabile tra il 25% e il 35% per i depositi cineritici e un contenuto d’acqua variabile tra il 35% e il 50% per il livello pomiceo. Tali valori indicherebbero una condizione di parziale saturazione dei terreni investigati, in quanto le misure di laboratorio hanno mostrato che la completa saturazione si osserva con un contenuto d’acqua maggiore del 60% per terreni cineritici e maggiore dell’80% per quelli pomicei.
2007
9788890210129
Tomografie di resistività per la definizione dello spessore e del contenuto d’acqua di coperture piroclastiche. Applicazioni a Monte di Vezzi (Ischia) / Soldovieri, M. G.; DI MAIO, Rosa; Piegari, E.; Scotellaro, C.. - STAMPA. - (2007), pp. 545-548. (Intervento presentato al convegno 26° Convegno Nazionale GNGTS tenutosi a Roma nel 13-15 Novembre 2007).
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