L???accezione di progetto riferibile all???architettura non può essere intesa come atto di fondazione assoluta, in quanto presume delle situazioni preesistenti fisicamente, come il contesto in cui si ci insedia, e culturalmente, come tradizioni e modi dell???abitare. Il progetto è un atto in divenire che si stratifica su di una situazione in essere, può avere un ruolo di rammemorazione, di proiezione e di interpretazione. In questo senso l???architettura si qualifica come attività ermeneutica. (Vattimo, 1982). The project in architecture can not be understood as an act of absolute foundation, for it assumes the pre-existing physical conditions, as the context in which it settles, and culturally, as traditions and ways of living. It is an act that is stratified in the making of a situation to be, may play a role of remembrance, projection and interpretation. In this sense architecture qualifies as a hermeneutical activity. The interior design, fragile in its material substance, strong as a condition for human habitation, is characterized by its movement following and interpreting the existing tracks, producing new reality through the manipulation of the existing places. For this dynamic, the architecture of the interior can be defined as endoparassitaria activity, which derives its sense from the structures which is grafted. The size of the human scale requires a critical attitude to the survey, interpretive, sensitive to capture and transmit data with the physical assets but also those aspects bearing to define the qualities of a place. In the architecture of the interior, the design process is immediately projected to the blend of formal values, functional solutions and tectonics. The drawing is a search tool that defends the project risks by applicants in extra large size of contemporary design: the abstract, the schizophrenic split between its different parts and loss of importance of physical and sensory architectural space. The design of the project will introduce in detail the human scale, the physical culture, and the ability to probe the quality and areal density of space envisioned, determined by the materiality of the concrete elements through which it is composed. This innate ability to synthesis methodology defines the contribution of small-scale to the training process of the architect. In the other direction, the membership of interior to architecture tout court distinguishes the form from the formalism, as opposed to fashionable, which dissolves the project comes in an act of cosmetics, rejecting the superficial sense virtual two-dimensional and non-space, which affecting the interior design is not developed as part of architectural culture. Il progetto di interni, fragile nella sua consistenza materiale, forte per come condiziona l???abitare umano, si caratterizza per il suo muoversi seguendo ed interpretando le tracce dell???esistente, producendo nuove realtà attraverso la manipolazione, più o meno lieve, dei luoghi in cui si inserisce. Per questa dinamica, l???architettura degli interni può essere definita come attività di tipo endoparassitario, che trae ragione dalle strutture su cui si innesta (Bosoni, 2008). La dimensione alla scala umana impone al rilievo un???attitudine critica, interpretativa, sensibile a cogliere e trasmettere, a lato dei dati fisici, anche quegli aspetti immateriali ma portanti per definire le qualità di un luogo, dalle condizioni della luce naturale ai comportamenti dei fruitori. (Borella, 2008) Nell???architettura degli interni, il processo progettuale è immediatamente proiettato alla sintesi tra valori formali, funzionali e soluzioni tettoniche. Il Disegno è uno strumento di ricerca che, proprio in virtù della scala in cui si lavora, difende il progetto dai rischi ricorrenti nella dimensione extra-large del progetto contemporaneo: l???astrattezza, la schizofrenica scissione tra le sue diverse dimensioni e la perdita di prossimità con il senso dell???esperienza fisica e sensoriale dello spazio architettonico (Illich, 2004). Il disegno del dettaglio non si limita a fornire una chiara indicazione dei processi costruttivi, fondamentale passaggio per tradurre l???intuizione in forma architettonica, ma introduce nel processo generativo la misura umana, fisica quanto culturale, e la possibilità di sondare la qualità e la densità areale dello spazio prefigurato, determinate dalla materialità concreta degli elementi attraverso i quali concretamente si compone. Questa connaturata attitudine alla sintesi definisce il contributo metodologico della piccola scala al processo formativo dell???architetto. In senso inverso, l???appartenenza dell???architettura degli interni all???architettura tout-court distingue la forma dal formalismo, opponendosi alla deriva modaiola che dissolve il progetto in un atto di cosmesi, rifiutando la superficiale accezione virtuale, bidimensionale e non spaziale, che affligge il progetto di interni non maturato nell???ambito della cultura architettonica.

Stratificazioni di interni / Cafiero, Gioconda. - (2011), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno Il Disegno delle Trasformazioni tenutosi a Napoli nel 1-2 dicembre 2011).

Stratificazioni di interni

CAFIERO, GIOCONDA
2011

Abstract

L???accezione di progetto riferibile all???architettura non può essere intesa come atto di fondazione assoluta, in quanto presume delle situazioni preesistenti fisicamente, come il contesto in cui si ci insedia, e culturalmente, come tradizioni e modi dell???abitare. Il progetto è un atto in divenire che si stratifica su di una situazione in essere, può avere un ruolo di rammemorazione, di proiezione e di interpretazione. In questo senso l???architettura si qualifica come attività ermeneutica. (Vattimo, 1982). The project in architecture can not be understood as an act of absolute foundation, for it assumes the pre-existing physical conditions, as the context in which it settles, and culturally, as traditions and ways of living. It is an act that is stratified in the making of a situation to be, may play a role of remembrance, projection and interpretation. In this sense architecture qualifies as a hermeneutical activity. The interior design, fragile in its material substance, strong as a condition for human habitation, is characterized by its movement following and interpreting the existing tracks, producing new reality through the manipulation of the existing places. For this dynamic, the architecture of the interior can be defined as endoparassitaria activity, which derives its sense from the structures which is grafted. The size of the human scale requires a critical attitude to the survey, interpretive, sensitive to capture and transmit data with the physical assets but also those aspects bearing to define the qualities of a place. In the architecture of the interior, the design process is immediately projected to the blend of formal values, functional solutions and tectonics. The drawing is a search tool that defends the project risks by applicants in extra large size of contemporary design: the abstract, the schizophrenic split between its different parts and loss of importance of physical and sensory architectural space. The design of the project will introduce in detail the human scale, the physical culture, and the ability to probe the quality and areal density of space envisioned, determined by the materiality of the concrete elements through which it is composed. This innate ability to synthesis methodology defines the contribution of small-scale to the training process of the architect. In the other direction, the membership of interior to architecture tout court distinguishes the form from the formalism, as opposed to fashionable, which dissolves the project comes in an act of cosmetics, rejecting the superficial sense virtual two-dimensional and non-space, which affecting the interior design is not developed as part of architectural culture. Il progetto di interni, fragile nella sua consistenza materiale, forte per come condiziona l???abitare umano, si caratterizza per il suo muoversi seguendo ed interpretando le tracce dell???esistente, producendo nuove realtà attraverso la manipolazione, più o meno lieve, dei luoghi in cui si inserisce. Per questa dinamica, l???architettura degli interni può essere definita come attività di tipo endoparassitario, che trae ragione dalle strutture su cui si innesta (Bosoni, 2008). La dimensione alla scala umana impone al rilievo un???attitudine critica, interpretativa, sensibile a cogliere e trasmettere, a lato dei dati fisici, anche quegli aspetti immateriali ma portanti per definire le qualità di un luogo, dalle condizioni della luce naturale ai comportamenti dei fruitori. (Borella, 2008) Nell???architettura degli interni, il processo progettuale è immediatamente proiettato alla sintesi tra valori formali, funzionali e soluzioni tettoniche. Il Disegno è uno strumento di ricerca che, proprio in virtù della scala in cui si lavora, difende il progetto dai rischi ricorrenti nella dimensione extra-large del progetto contemporaneo: l???astrattezza, la schizofrenica scissione tra le sue diverse dimensioni e la perdita di prossimità con il senso dell???esperienza fisica e sensoriale dello spazio architettonico (Illich, 2004). Il disegno del dettaglio non si limita a fornire una chiara indicazione dei processi costruttivi, fondamentale passaggio per tradurre l???intuizione in forma architettonica, ma introduce nel processo generativo la misura umana, fisica quanto culturale, e la possibilità di sondare la qualità e la densità areale dello spazio prefigurato, determinate dalla materialità concreta degli elementi attraverso i quali concretamente si compone. Questa connaturata attitudine alla sintesi definisce il contributo metodologico della piccola scala al processo formativo dell???architetto. In senso inverso, l???appartenenza dell???architettura degli interni all???architettura tout-court distingue la forma dal formalismo, opponendosi alla deriva modaiola che dissolve il progetto in un atto di cosmesi, rifiutando la superficiale accezione virtuale, bidimensionale e non spaziale, che affligge il progetto di interni non maturato nell???ambito della cultura architettonica.
2011
9788884972156
Stratificazioni di interni / Cafiero, Gioconda. - (2011), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno Il Disegno delle Trasformazioni tenutosi a Napoli nel 1-2 dicembre 2011).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/413325
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact