Le reti di allerta precoce rilevano i primissimi segnali di un sisma mettendo in moto meccanismi di allarme che possono anticipare di decine di secondi l’arrivo delle scosse più violente e distruttive. La maggior parte di questi sistemi si basa sul fatto che i terremoti sono composti da due tipi di onda: uno veloce e improvviso e uno più lento ma che è responsabile della maggior parte dei danni. Una rete di sensori distribuiti sul territorio può identificare rapidamente l’epicentro del terremoto, migliorando le valutazioni della sua magnitudo e riducendo il numero dei falsi allarmi. Reti simili sono già operative in alcune parti del mondo, per esempio in Giappone. Altri sistemi, uno dei quali in Campania, sono in fase sperimentazione ma potrebbero diventare presto operativi.
A pochi secondi dal sisma / Iervolino, Iunio; Gasparini, Paolo; Manfredi, Gaetano; Zollo, Aldo. - In: LE SCIENZE DOSSIER. - ISSN 1128-0743. - STAMPA. - 512:(2011), pp. 46-54.
A pochi secondi dal sisma
IERVOLINO, IUNIO;GASPARINI, PAOLO;MANFREDI, GAETANO;ZOLLO, ALDO
2011
Abstract
Le reti di allerta precoce rilevano i primissimi segnali di un sisma mettendo in moto meccanismi di allarme che possono anticipare di decine di secondi l’arrivo delle scosse più violente e distruttive. La maggior parte di questi sistemi si basa sul fatto che i terremoti sono composti da due tipi di onda: uno veloce e improvviso e uno più lento ma che è responsabile della maggior parte dei danni. Una rete di sensori distribuiti sul territorio può identificare rapidamente l’epicentro del terremoto, migliorando le valutazioni della sua magnitudo e riducendo il numero dei falsi allarmi. Reti simili sono già operative in alcune parti del mondo, per esempio in Giappone. Altri sistemi, uno dei quali in Campania, sono in fase sperimentazione ma potrebbero diventare presto operativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
