La rinuncia a riformare il sistema tributario, sottovalutandone la crisi, per accelerare l’avvio del federalismo fiscale ha amplificato gli effetti della recessione e ora condiziona la ripresa frenandola.

Lo studio muove dall'analisi della situazione della finanza pubblica nel corso del 2006 , all'inizio della legislatura. Particolare attenzione viene rivolta alle politiche di contrasto all'evasione, caratterizzate da alcune innovazioni apprezzabili in particolare nel settore dell'Iva, ma anche da una esasperazione del tema finalizzata a giustificare una serie di modifiche all'imposta sui redditi personali, caratterizzate da profili distributivi discutibili, e da un impiego spregiudicato di strumenti di illusione finanziaria, finalizzato a dissimulare un incremento consistente del gettito dell'Irpef attraverso l'aumento della progressività marginale , concentrata soprattutto sui contribuenti con familiari a carico e sui redditi medio bassi. Conclude lo studio un'analisi critica della crisi della legge che investe profondamente il diritto tributario e evidenzia nel suo declino, un progressivo affievolimento delle garanzie costituzionali che dovrebbero assistere i contribuenti nei rapporti con il fisco