I versi finali del carme 68 di Catullo suggellano il 'munus' poetico con un augurio esteso, oltre che ad Allio, a Lesbia. Nella chiusa il distico 157 s. presenta problemi esegetici e testuali risolti dagli editori ora con emendamenti congetturali, ora con le 'cruces desperationis'. Sulla scorta dell'ultima edizione critica del carme 68, in cui l'anticipazione del distico dopo il v. 154 risolve l'aporia esegetica, si avanza con questo lavoro un'ipotesi congetturale tesa a sanare il testo, leggendo 'pater additi et aufert' in luogo del tràdito 'terram dedit aufert'.
Nota a Catullo 68, 157 / Condorelli, Silvia. - In: BOLLETTINO DI STUDI LATINI. - ISSN 0006-6583. - STAMPA. - 39:2(2009), pp. 606-615. [10.1400/121041http://dx.medra.org/10.1400/121041]
Nota a Catullo 68, 157
CONDORELLI, SILVIA
2009
Abstract
I versi finali del carme 68 di Catullo suggellano il 'munus' poetico con un augurio esteso, oltre che ad Allio, a Lesbia. Nella chiusa il distico 157 s. presenta problemi esegetici e testuali risolti dagli editori ora con emendamenti congetturali, ora con le 'cruces desperationis'. Sulla scorta dell'ultima edizione critica del carme 68, in cui l'anticipazione del distico dopo il v. 154 risolve l'aporia esegetica, si avanza con questo lavoro un'ipotesi congetturale tesa a sanare il testo, leggendo 'pater additi et aufert' in luogo del tràdito 'terram dedit aufert'.File | Dimensione | Formato | |
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