Con l’arrivo di Garibaldi a Napoli, il 29 ottobre 1860, un decreto dittatoriale, a firma del pro-dittatore Pallavicini ed in nome di S.M. Vittorio Emanuele Re d’Italia, istituì presso l’Università di Napoli la prima cattedra di Meteorologia in Italia che fu assegnata a Luigi Palmieri, noto studioso di Fisica terrestre dell’epoca (è curioso notare che nel decreto dittatoriale non è specificato Vittorio Emanuele II, probabilmente per evidenziare che la nuova Italia unita non fosse una continuazione dei Savoia). Il Palmieri nell’accettare l’incarico chiese subito l’istituzione di una Specola Meteorologica per misurare i parametri meteorologici da confrontare via telegrafo con quelli misurati presso l’Osservatorio Vesuviano al fine di evidenziare l’eventuale influenza del Vesuvio. La Specola fu inizialmente allocata nei locali del Cortile del Salvatore dell’Università di Napoli e, nel 1908, spostata nei vicini locali di San Marcellino dal prof. Ciro Chistoni, con la denominazione di Osservatorio Meteorologico, dove è attualmente funzionante e visitabile, previo appuntamento. Le sue attività sono anche consultabili sul sito web. Quest’anno, con la celebrazione del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia, l’Osservatorio Meteorologico Federiciano ha festeggiato i suoi 150 anni di attività e questo è uno dei tanti primati che rende Napoli una città unica, piena di pregi ma anche di contraddizioni.

Ode alla "trupèa de cerase": benvenuta primavera, bentornato raffreddore / Mazzarella, Adriano. - ELETTRONICO. - (2011).

Ode alla "trupèa de cerase": benvenuta primavera, bentornato raffreddore

MAZZARELLA, ADRIANO
2011

Abstract

Con l’arrivo di Garibaldi a Napoli, il 29 ottobre 1860, un decreto dittatoriale, a firma del pro-dittatore Pallavicini ed in nome di S.M. Vittorio Emanuele Re d’Italia, istituì presso l’Università di Napoli la prima cattedra di Meteorologia in Italia che fu assegnata a Luigi Palmieri, noto studioso di Fisica terrestre dell’epoca (è curioso notare che nel decreto dittatoriale non è specificato Vittorio Emanuele II, probabilmente per evidenziare che la nuova Italia unita non fosse una continuazione dei Savoia). Il Palmieri nell’accettare l’incarico chiese subito l’istituzione di una Specola Meteorologica per misurare i parametri meteorologici da confrontare via telegrafo con quelli misurati presso l’Osservatorio Vesuviano al fine di evidenziare l’eventuale influenza del Vesuvio. La Specola fu inizialmente allocata nei locali del Cortile del Salvatore dell’Università di Napoli e, nel 1908, spostata nei vicini locali di San Marcellino dal prof. Ciro Chistoni, con la denominazione di Osservatorio Meteorologico, dove è attualmente funzionante e visitabile, previo appuntamento. Le sue attività sono anche consultabili sul sito web. Quest’anno, con la celebrazione del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia, l’Osservatorio Meteorologico Federiciano ha festeggiato i suoi 150 anni di attività e questo è uno dei tanti primati che rende Napoli una città unica, piena di pregi ma anche di contraddizioni.
2011
Ode alla "trupèa de cerase": benvenuta primavera, bentornato raffreddore / Mazzarella, Adriano. - ELETTRONICO. - (2011).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/389969
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact