Il lavoro è stato scritto in occasione della decisione del Consiglio di amministrazione Rai di sospendere, in periodo di campagna elettorale, i talk show di approfondimento politico (Annovero, Ballarò ecc.) a seguito del regolamento della Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi televisivi che, parificando l’Informazione politica alla Comunicazione politica, ha esteso anche alla seconda la disciplina sulla par condicio. L’Autrice critica l’arbitrarietà di tali atti perché lesivi della legge 28/2000, nonché incoerenti con la giurisprudenza della Corte costituzionale, che invece distinguono chiaramente l’informazione dalla comunicazione. L’autrice con ampiezza di argomentazioni assume il regolamento della Commissione di vigilanza alla categoria, non dell’atto politico, bensì di quello amministrativo, ragionando sulla possibilità di una sua impugnativa dinanzi al giudice amministrativo e, in caso di sua caducazione, sull’invalidità derivata della conseguente delibera sospensiva dei programmi politici. Tuttavia, i rimedi giuridici nella disponibilità del singolo avverso il «silenzio elettorale illecitamente imposto» – quali, annullamento giudiziario della delibera del C.d.A., proposizione di una class action o attivazione del potere sanzionatorio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – non soddisferebbero comunque il suo diritto alla completezza informativa. Da qui l’indicazione di due suggerimenti al decisore politico in caso di riscrittura della legge sulla par condicio. In primo luogo, sintetizzare nell’Autorità indipendente – le cui regole di composizione andrebbero riviste per garantirne un’effettiva neutralità di giudizio – il potere di regolare la materia anche rispetto alla tv pubblica, oggi condiviso con la Commissione di vigilanza. In secondo luogo, ipotizzare nuovi rimedi, capaci di guardare al futuro e di offrire una tutela effettiva e rapida ai soggetti esponenziali degli utenti, sempre che il legislatore voglia realmente garantire un diritto di voto consapevole.

Silenzio elettorale e Costituzione / DE MINICO, Giovanna. - In: DIRITTO E SOCIETÀ. - ISSN 0391-7428. - STAMPA. - 2(2010), pp. 221-238.

Silenzio elettorale e Costituzione

DE MINICO, GIOVANNA
2010

Abstract

Il lavoro è stato scritto in occasione della decisione del Consiglio di amministrazione Rai di sospendere, in periodo di campagna elettorale, i talk show di approfondimento politico (Annovero, Ballarò ecc.) a seguito del regolamento della Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi televisivi che, parificando l’Informazione politica alla Comunicazione politica, ha esteso anche alla seconda la disciplina sulla par condicio. L’Autrice critica l’arbitrarietà di tali atti perché lesivi della legge 28/2000, nonché incoerenti con la giurisprudenza della Corte costituzionale, che invece distinguono chiaramente l’informazione dalla comunicazione. L’autrice con ampiezza di argomentazioni assume il regolamento della Commissione di vigilanza alla categoria, non dell’atto politico, bensì di quello amministrativo, ragionando sulla possibilità di una sua impugnativa dinanzi al giudice amministrativo e, in caso di sua caducazione, sull’invalidità derivata della conseguente delibera sospensiva dei programmi politici. Tuttavia, i rimedi giuridici nella disponibilità del singolo avverso il «silenzio elettorale illecitamente imposto» – quali, annullamento giudiziario della delibera del C.d.A., proposizione di una class action o attivazione del potere sanzionatorio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – non soddisferebbero comunque il suo diritto alla completezza informativa. Da qui l’indicazione di due suggerimenti al decisore politico in caso di riscrittura della legge sulla par condicio. In primo luogo, sintetizzare nell’Autorità indipendente – le cui regole di composizione andrebbero riviste per garantirne un’effettiva neutralità di giudizio – il potere di regolare la materia anche rispetto alla tv pubblica, oggi condiviso con la Commissione di vigilanza. In secondo luogo, ipotizzare nuovi rimedi, capaci di guardare al futuro e di offrire una tutela effettiva e rapida ai soggetti esponenziali degli utenti, sempre che il legislatore voglia realmente garantire un diritto di voto consapevole.
2010
Silenzio elettorale e Costituzione / DE MINICO, Giovanna. - In: DIRITTO E SOCIETÀ. - ISSN 0391-7428. - STAMPA. - 2(2010), pp. 221-238.
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