A partire da una rilettura critica di scritti noti e meno noti di Roberto Pane e, soprattutto, grazie ad una consistente documentazione inedita proveniente dal suo archivio personale, il saggio ricostruisce l’articolato rapporto intercorso tra lo studioso napoletano e l’ambiente culturale, architettonico e urbanistico degli Stati Uniti. Dai suoi primi contatti nei primi anni ’50, fino al suo soggiorno come visiting professor nel campus di Berkeley nel 1962, viene messa in luce l’influenza, le riflessioni e l’evoluzione del pensiero di Pane in rapporto al contesto americano. Attraverso un continuo parallelo tra le vicende personali ed il contesto storico degli anni ’50-’60, il saggio evidenzia – in senso più generale – la posizione degli intellettuali italiani in rapporto alla potenza vincitrice degli Stati Uniti e la loro iniziale adesione, cui seguirà un approccio più critico e distaccato, in coincidenza con i grandi movimenti di contestazione che inizieranno a definirsi proprio nei primi anni ’60. Corredato da un ricco apparato di note, che consente di ricostruire minuziosamente le impressioni di viaggio, i rapporti personali e le contemporanee vicende napoletane, seguite da Pane pur a così grande distanza, il saggio evidenzia la maturazione del pensiero di Pane in materia di urbanistica, restauro, ecologia nel corso dei primi anni ’60, attraverso la progressiva conoscenza del pensiero degli intellettuali americani più radicali, che costituirà un bagaglio essenziale per gran parte delle sue riflessioni più mature svolte nei decenni successivi.
Roberto Pane e gli Stati Uniti: immagini, riflessioni, influenze. Dal viaggio del 1953 alle lezioni di Berkeley del 1962 / Pane, Andrea. - STAMPA. - (2010), pp. 346-357. (Intervento presentato al convegno Roberto Pane tra storia e restauro. Architettura, città, paesaggio tenutosi a Napoli nel 27-28 ottobre 2008).
Roberto Pane e gli Stati Uniti: immagini, riflessioni, influenze. Dal viaggio del 1953 alle lezioni di Berkeley del 1962
PANE, ANDREA
2010
Abstract
A partire da una rilettura critica di scritti noti e meno noti di Roberto Pane e, soprattutto, grazie ad una consistente documentazione inedita proveniente dal suo archivio personale, il saggio ricostruisce l’articolato rapporto intercorso tra lo studioso napoletano e l’ambiente culturale, architettonico e urbanistico degli Stati Uniti. Dai suoi primi contatti nei primi anni ’50, fino al suo soggiorno come visiting professor nel campus di Berkeley nel 1962, viene messa in luce l’influenza, le riflessioni e l’evoluzione del pensiero di Pane in rapporto al contesto americano. Attraverso un continuo parallelo tra le vicende personali ed il contesto storico degli anni ’50-’60, il saggio evidenzia – in senso più generale – la posizione degli intellettuali italiani in rapporto alla potenza vincitrice degli Stati Uniti e la loro iniziale adesione, cui seguirà un approccio più critico e distaccato, in coincidenza con i grandi movimenti di contestazione che inizieranno a definirsi proprio nei primi anni ’60. Corredato da un ricco apparato di note, che consente di ricostruire minuziosamente le impressioni di viaggio, i rapporti personali e le contemporanee vicende napoletane, seguite da Pane pur a così grande distanza, il saggio evidenzia la maturazione del pensiero di Pane in materia di urbanistica, restauro, ecologia nel corso dei primi anni ’60, attraverso la progressiva conoscenza del pensiero degli intellettuali americani più radicali, che costituirà un bagaglio essenziale per gran parte delle sue riflessioni più mature svolte nei decenni successivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


