Per il regno di Napoli mancano riferimenti alla consistenza e alla dinamica della popolazione relativamente al periodo della prima metà del Seicento. La lacuna deriva dall’assenza di rilevazioni censuarie (numerazioni dei fuochi) tra il 1595 e il 1648. Il contributo qui presentato utilizza un’ampia documentazione di natura fiscale e attraverso tali fonti indirette, relative ad un campione di 469 comunità distribuite in 8 delle 12 province del regno, fornisce un’ipotesi di ricostruzione della fisionomia demografica per il periodo considerato. Sono esaminati innanzitutto aspetti metodologici relativi al significato da attribuire al termine fuoco e al calo nel loro numero secondo le dimensioni che i documenti testimoniano. Dall’elaborazione dei dati quantitativi (per fasce di fuochi, per fasce altimetriche, per aree territoriali, per insediamenti urbani) si sono tratte indicazioni relative alla datazione dell’avvio della crisi demografica; al fenomeno della mobilità sul territorio; ad un’ipotesi di stima di quantificazione delle perdite, cercando di individuare un probabile indice di correzione da applicare alle dichiarazioni delle comunità locali.
La popolazione del regno di Napoli nel primo Seicento (1595-1648). Analisi differenziale degli effetti ridistributivi della crisi e ipotesi di quantificazione delle perdite demografiche / Bulgarelli, Alessandra. - In: POPOLAZIONE E STORIA. - ISSN 1591-4798. - STAMPA. - 1/2009:1(2009), pp. 77-114.
La popolazione del regno di Napoli nel primo Seicento (1595-1648). Analisi differenziale degli effetti ridistributivi della crisi e ipotesi di quantificazione delle perdite demografiche.
BULGARELLI, ALESSANDRA
2009
Abstract
Per il regno di Napoli mancano riferimenti alla consistenza e alla dinamica della popolazione relativamente al periodo della prima metà del Seicento. La lacuna deriva dall’assenza di rilevazioni censuarie (numerazioni dei fuochi) tra il 1595 e il 1648. Il contributo qui presentato utilizza un’ampia documentazione di natura fiscale e attraverso tali fonti indirette, relative ad un campione di 469 comunità distribuite in 8 delle 12 province del regno, fornisce un’ipotesi di ricostruzione della fisionomia demografica per il periodo considerato. Sono esaminati innanzitutto aspetti metodologici relativi al significato da attribuire al termine fuoco e al calo nel loro numero secondo le dimensioni che i documenti testimoniano. Dall’elaborazione dei dati quantitativi (per fasce di fuochi, per fasce altimetriche, per aree territoriali, per insediamenti urbani) si sono tratte indicazioni relative alla datazione dell’avvio della crisi demografica; al fenomeno della mobilità sul territorio; ad un’ipotesi di stima di quantificazione delle perdite, cercando di individuare un probabile indice di correzione da applicare alle dichiarazioni delle comunità locali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.