CRITERI E STRATEGIE DELLA PROGETTAZIONE: L’obiettivo del progetto è unire agli aspetti di valenza architettonica e funzionale i più avanzati principi di sostenibilità ambientale anche in relazione all’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. In questa prospettiva ci si propone l’ambizioso traguardo di ottenere il raggiungimento di parametri di comfort ambientale con ridotto impatto energetico. Ciò può essere ottenuto da una parte con adeguate scelte sulle tipologie di involucro edilizio al fine di ridurre i fabbisogni energetici, dall’altra con impianti che consentano significativi risparmi in termini di energia primaria utilizzata in rapporto ai fabbisogni energetici. Solo la perfetta integrazione e armonia tra questi due aspetti può consentire il raggiungimento di elevati standard prestazionali che potrebbero anche tradursi nell’ottenimento di certificazioni ecologiche. Nel ripristinare “l’area di progetto” si è proceduto con una sorta di RESTAURO STILISTICO, o meglio, con la costruzione ex novo di un edificio che trae i suoi riferimenti dalla natura e dal paesaggio esistenti nonché dalla sua storia. Un luogo che darà suggestione al visitatore. L’intera area RIQUALIFICATA s’integrerà ancor più con il contesto geografico e territoriale. IL PROGETTO: L’IDEA da cui nasce il progetto del nuovo ingresso al Museo è fondata sul recupero prudente delle opere e degli impianti tecnologici già realizzati e che hanno costituito investimenti di risorse economiche. L’INTENZIONALITÀ progettuale è di realizzare un organismo architettonico flessibile e reversibile e a basso impatto ambientale sia dal punto di vista formale che dal punto di vista delle soluzioni impiantistiche, tecnologiche e della scelta dei materiali e delle tecniche costruttive. L’OBIETTIVO è di perseguire un risultato compositivo del tutto autonomo dal punto di vista formale e funzionale rispetto alla Villa-Museo stabilendo, tuttavia, una relazione di contemplazione estetica tra il nuovo organismo architettonico e l’insieme delle preesistenze paesaggistiche e monumentali. Il progetto ingloba la centrale tecnologica che serve la Villa; essa infatti sarà mimetizzata con la costruzione di una parete esterna posta a circa 50 cm dal muro della centrale in modo da creare un cavedio di areazione e sarà rivestita con pietra locale detta murso e anche le griglie di areazione saranno mascherate da siepi. L’ingresso al nuovo edificio della manica avviene attraverso la rampa artificiale posizionata di fianco alla centrale al fine di eliminare ogni barriera architettonica per i diversamente abili. All’ingresso previsto si giunge grazie alla rampa già esistente che parte dallo spazio all’incrocio tra il Gran Rondeau e il Viale d’onore. Il nuovo edificio sarà in legno e vetro, ed i locali per le diverse funzioni ricettive insediati al suo interno saranno realizzati con partiture vetrate. Ciascuna funzione sarà contraddistinta da cromatismi diversi. Gli interassi che scandiscono i locali richiesti dal bando - ristorante, caffetteria, bookshop, biglietteria, deposito, guardaroba - scaturiscono dallo schema originario delle fondazioni del Palazzo Chiablese ancora presenti. Il modello scelto conferisce linearità nei percorsi e chiarezza nella lettura della composizione architettonica. L’intera struttura affaccerà direttamente sul parterre della Corte d’Onore e sullo skyline della città di Torino; in particolare i fruitori sia della caffetteria che del ristorante, con i relativi spazi accessori, godranno pienamente della bellezza dei luoghi dell’ambiente circostante. Gli spazi dell’accoglienza saranno dotati di sistemi di informazione a led interattivi con temi inerenti la Villa per accompagnare il visitatore lungo il percorso di accesso ai tornelli. In particolare in tali spazi è prevista un’area che dovrà ospitare attività ed eventi temporanei e per tale motivo essa sarà dotata di pannelli rigidi movibili in modo da creare, se necessario, un ambiente apposito per le suddette manifestazioni. Ciò è stato previsto rivolgendo particolare attenzione alla fruizione scolare. Tale barea è compresa tra l’internet point e la biglietteria. Infine il visitatore, prima di entrare nel Museo, potrà sostare nello spazio-video di informazione delle collezioni museali dotato dello schermo ritraibile e delle relative sedute rivolte verso il parterre in modo da mantenere la peculiarità del progetto inteso come una grande galleria espositiva che richiama il Museo degli Uffizzi con un lato dalle ampie finestrature. I tornelli d’ingresso al Museo sono posti sotto la manica di collegamento. Le strutture di sicurezza - corpo di guardia, sala regia e sala riunione - invece, saranno collocate nella parte Nord dopo aver effettuato i lavori di sterro dell’attuale terrapieno e saranno illuminate e arieggiate da pozzi di luce. Tra l’internet point e i servizi igienici saranno ubicati i collegamenti verticali - scale e ascensori - che condurranno alla “altana” in vetro della copertura ideata come un giardino pensile. Il tetto verde servirà anche a raccogliere l’acqua piovana in apposite cisterne per riutilizzarla negli scarichi dei servizi igienici o per innaffiare il parterre a piano terra. Quest’ultimo sarà direttamente collegato ai giardini. In corrispondenza dei suddetti pozzi di luce, inoltre, saranno presenti delle sedute in vetro utilizzabili come sosta dai fruitori della Villa. Il giardino pensile, infatti, richiamerà alla contemplazione ed al godimento estetico del paesaggio. Punto fondamentale della composizione del progetto è che l’edificio con le funzioni di ristorante, caffetteria etc. sia “VIVO”, in “MOVIMENTO”, nella sua concezione di spazio fluido e aperto, luogo di esperienze stimolanti per ogni fascia di età, per ogni ceto sociale, all’insegna della multiculturalità. PERCORSI INTERNI AL NUOVO EDIFICIO: Tutte le aree al piano terra e al primo piano saranno accessibili da persone diversamente abili: l’ingresso all’edificio detto manica avviene dal lato Ovest e direttamente dalla rampa esterna. Tale rampa arriva nell’angolo dell’edificio da cui parte la rampa interna, ortogonale alla precedente, che arriva nella zona della biglietteria da cui si diramano tutti i percorsi alle varie attività. Il visitatore può dirigersi verso la caffetteria e il ristorante, oppure può continuare verso gli spazi dell’accoglienza per raggiungere le scale o le ascensori nonché la sala video di preparazione al percorso museale e i tornelli d’ingresso alla Villa. In caso di manifestazioni temporanee i visitatori potranno raggiungere i collegamenti verticali e i tornelli per il Museo utilizzando il percorso tra gli ambienti interni alla struttura e la centrale tecnologica. Gli utenti in uscita, invece, provenienti dai tornelli o dal giardino pensile superiore saranno orientati verso il suddetto percorso. PERCORSI ESTERNI ALLA VILLA: L’accesso al Compendio attualmente avviene dalla strada Santa Margherita che è provvista di parcheggio. Altri due accessi di servizio sono ubicati rispettivamente alle spalle del Padiglione dei Solinghi (padiglione sud) e in prossimità dell’area archeologica. Attualmente i diversamente abili possono accedere al museo tramite la rampa retrostante al Gran Rondeau che parte dall’attuale ingresso sulla strada Santa Margherita. Una volta recuperata la rampa che porta alle centrali tecnologiche, attualmente chiusa a causa dei lavori in corso, il pubblico potrà raggiungere sia l’ingresso del nuovo edificio di accoglienza sia i giardini superiori grazie alla rampa retrostante alle centrali. La situazione potrà dirsi definita con la realizzazione dell’accesso del pubblico dal viale su via Villa della Regina. ILLUMINAZIONE: Sulla Residenza non è stata prevista un’illuminazione notturna di tipo scenografico ma solo illuminazione di tipo funzionale. Quindi l’edificio di progetto sarà servito da un’illuminazione velata in modo che il nuovo corpo sia visibile dalla Città nelle ore notturne senza tuttavia sovrastare sulle parti auliche esistenti. LA SOSTENIBILITA’ DEL PROGETTO ARCHITETTONICO, PAESAGGISTICO ED IMPIANTISTICO: Il tema della sostenibilità, interessando molteplici aspetti del processo costruttivo, può dare dei risultati coinvolgenti se strutturato nella sua globalità. L’avanzamento tecnologico ci consente da un lato di utilizzare materiali a lunga durata che non alterano la qualità dell’ambiente e dall’altro di considerare solo fonti rinnovabili. La progettazione sarà quindi indirizzata a: Ecosostenibilità come salvaguardia dell’ambiente; Bio-compatibilità come tutela della natura in funzione della salute dell’uomo; Compatibilità sociale come rispetto dei valori culturali e di riconoscimento sociali. Ciò avverrà con la posa in opera di: Vetro ventilato; Tetto giardino.

Antico e Contemporaneo nella sfida del tempo / Buondonno, Emma. - (2010).

Antico e Contemporaneo nella sfida del tempo.

BUONDONNO, EMMA
2010

Abstract

CRITERI E STRATEGIE DELLA PROGETTAZIONE: L’obiettivo del progetto è unire agli aspetti di valenza architettonica e funzionale i più avanzati principi di sostenibilità ambientale anche in relazione all’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. In questa prospettiva ci si propone l’ambizioso traguardo di ottenere il raggiungimento di parametri di comfort ambientale con ridotto impatto energetico. Ciò può essere ottenuto da una parte con adeguate scelte sulle tipologie di involucro edilizio al fine di ridurre i fabbisogni energetici, dall’altra con impianti che consentano significativi risparmi in termini di energia primaria utilizzata in rapporto ai fabbisogni energetici. Solo la perfetta integrazione e armonia tra questi due aspetti può consentire il raggiungimento di elevati standard prestazionali che potrebbero anche tradursi nell’ottenimento di certificazioni ecologiche. Nel ripristinare “l’area di progetto” si è proceduto con una sorta di RESTAURO STILISTICO, o meglio, con la costruzione ex novo di un edificio che trae i suoi riferimenti dalla natura e dal paesaggio esistenti nonché dalla sua storia. Un luogo che darà suggestione al visitatore. L’intera area RIQUALIFICATA s’integrerà ancor più con il contesto geografico e territoriale. IL PROGETTO: L’IDEA da cui nasce il progetto del nuovo ingresso al Museo è fondata sul recupero prudente delle opere e degli impianti tecnologici già realizzati e che hanno costituito investimenti di risorse economiche. L’INTENZIONALITÀ progettuale è di realizzare un organismo architettonico flessibile e reversibile e a basso impatto ambientale sia dal punto di vista formale che dal punto di vista delle soluzioni impiantistiche, tecnologiche e della scelta dei materiali e delle tecniche costruttive. L’OBIETTIVO è di perseguire un risultato compositivo del tutto autonomo dal punto di vista formale e funzionale rispetto alla Villa-Museo stabilendo, tuttavia, una relazione di contemplazione estetica tra il nuovo organismo architettonico e l’insieme delle preesistenze paesaggistiche e monumentali. Il progetto ingloba la centrale tecnologica che serve la Villa; essa infatti sarà mimetizzata con la costruzione di una parete esterna posta a circa 50 cm dal muro della centrale in modo da creare un cavedio di areazione e sarà rivestita con pietra locale detta murso e anche le griglie di areazione saranno mascherate da siepi. L’ingresso al nuovo edificio della manica avviene attraverso la rampa artificiale posizionata di fianco alla centrale al fine di eliminare ogni barriera architettonica per i diversamente abili. All’ingresso previsto si giunge grazie alla rampa già esistente che parte dallo spazio all’incrocio tra il Gran Rondeau e il Viale d’onore. Il nuovo edificio sarà in legno e vetro, ed i locali per le diverse funzioni ricettive insediati al suo interno saranno realizzati con partiture vetrate. Ciascuna funzione sarà contraddistinta da cromatismi diversi. Gli interassi che scandiscono i locali richiesti dal bando - ristorante, caffetteria, bookshop, biglietteria, deposito, guardaroba - scaturiscono dallo schema originario delle fondazioni del Palazzo Chiablese ancora presenti. Il modello scelto conferisce linearità nei percorsi e chiarezza nella lettura della composizione architettonica. L’intera struttura affaccerà direttamente sul parterre della Corte d’Onore e sullo skyline della città di Torino; in particolare i fruitori sia della caffetteria che del ristorante, con i relativi spazi accessori, godranno pienamente della bellezza dei luoghi dell’ambiente circostante. Gli spazi dell’accoglienza saranno dotati di sistemi di informazione a led interattivi con temi inerenti la Villa per accompagnare il visitatore lungo il percorso di accesso ai tornelli. In particolare in tali spazi è prevista un’area che dovrà ospitare attività ed eventi temporanei e per tale motivo essa sarà dotata di pannelli rigidi movibili in modo da creare, se necessario, un ambiente apposito per le suddette manifestazioni. Ciò è stato previsto rivolgendo particolare attenzione alla fruizione scolare. Tale barea è compresa tra l’internet point e la biglietteria. Infine il visitatore, prima di entrare nel Museo, potrà sostare nello spazio-video di informazione delle collezioni museali dotato dello schermo ritraibile e delle relative sedute rivolte verso il parterre in modo da mantenere la peculiarità del progetto inteso come una grande galleria espositiva che richiama il Museo degli Uffizzi con un lato dalle ampie finestrature. I tornelli d’ingresso al Museo sono posti sotto la manica di collegamento. Le strutture di sicurezza - corpo di guardia, sala regia e sala riunione - invece, saranno collocate nella parte Nord dopo aver effettuato i lavori di sterro dell’attuale terrapieno e saranno illuminate e arieggiate da pozzi di luce. Tra l’internet point e i servizi igienici saranno ubicati i collegamenti verticali - scale e ascensori - che condurranno alla “altana” in vetro della copertura ideata come un giardino pensile. Il tetto verde servirà anche a raccogliere l’acqua piovana in apposite cisterne per riutilizzarla negli scarichi dei servizi igienici o per innaffiare il parterre a piano terra. Quest’ultimo sarà direttamente collegato ai giardini. In corrispondenza dei suddetti pozzi di luce, inoltre, saranno presenti delle sedute in vetro utilizzabili come sosta dai fruitori della Villa. Il giardino pensile, infatti, richiamerà alla contemplazione ed al godimento estetico del paesaggio. Punto fondamentale della composizione del progetto è che l’edificio con le funzioni di ristorante, caffetteria etc. sia “VIVO”, in “MOVIMENTO”, nella sua concezione di spazio fluido e aperto, luogo di esperienze stimolanti per ogni fascia di età, per ogni ceto sociale, all’insegna della multiculturalità. PERCORSI INTERNI AL NUOVO EDIFICIO: Tutte le aree al piano terra e al primo piano saranno accessibili da persone diversamente abili: l’ingresso all’edificio detto manica avviene dal lato Ovest e direttamente dalla rampa esterna. Tale rampa arriva nell’angolo dell’edificio da cui parte la rampa interna, ortogonale alla precedente, che arriva nella zona della biglietteria da cui si diramano tutti i percorsi alle varie attività. Il visitatore può dirigersi verso la caffetteria e il ristorante, oppure può continuare verso gli spazi dell’accoglienza per raggiungere le scale o le ascensori nonché la sala video di preparazione al percorso museale e i tornelli d’ingresso alla Villa. In caso di manifestazioni temporanee i visitatori potranno raggiungere i collegamenti verticali e i tornelli per il Museo utilizzando il percorso tra gli ambienti interni alla struttura e la centrale tecnologica. Gli utenti in uscita, invece, provenienti dai tornelli o dal giardino pensile superiore saranno orientati verso il suddetto percorso. PERCORSI ESTERNI ALLA VILLA: L’accesso al Compendio attualmente avviene dalla strada Santa Margherita che è provvista di parcheggio. Altri due accessi di servizio sono ubicati rispettivamente alle spalle del Padiglione dei Solinghi (padiglione sud) e in prossimità dell’area archeologica. Attualmente i diversamente abili possono accedere al museo tramite la rampa retrostante al Gran Rondeau che parte dall’attuale ingresso sulla strada Santa Margherita. Una volta recuperata la rampa che porta alle centrali tecnologiche, attualmente chiusa a causa dei lavori in corso, il pubblico potrà raggiungere sia l’ingresso del nuovo edificio di accoglienza sia i giardini superiori grazie alla rampa retrostante alle centrali. La situazione potrà dirsi definita con la realizzazione dell’accesso del pubblico dal viale su via Villa della Regina. ILLUMINAZIONE: Sulla Residenza non è stata prevista un’illuminazione notturna di tipo scenografico ma solo illuminazione di tipo funzionale. Quindi l’edificio di progetto sarà servito da un’illuminazione velata in modo che il nuovo corpo sia visibile dalla Città nelle ore notturne senza tuttavia sovrastare sulle parti auliche esistenti. LA SOSTENIBILITA’ DEL PROGETTO ARCHITETTONICO, PAESAGGISTICO ED IMPIANTISTICO: Il tema della sostenibilità, interessando molteplici aspetti del processo costruttivo, può dare dei risultati coinvolgenti se strutturato nella sua globalità. L’avanzamento tecnologico ci consente da un lato di utilizzare materiali a lunga durata che non alterano la qualità dell’ambiente e dall’altro di considerare solo fonti rinnovabili. La progettazione sarà quindi indirizzata a: Ecosostenibilità come salvaguardia dell’ambiente; Bio-compatibilità come tutela della natura in funzione della salute dell’uomo; Compatibilità sociale come rispetto dei valori culturali e di riconoscimento sociali. Ciò avverrà con la posa in opera di: Vetro ventilato; Tetto giardino.
2010
Antico e Contemporaneo nella sfida del tempo / Buondonno, Emma. - (2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/379523
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