La ricerca di ciò che, per continuità di studi con la cultura umanistica, chiamiamo Ancora “Figura”, diviene lo spunto per attraversare prospettive e ipotesi in seno alla più generale cultura della composizione urbana, come un sapere definito che si è a lungo costruito intorno ai termini di “architettura” e “città”, i cui limiti, oggi, nel farsi e disfarsi dei linguaggi, possono essere ancora indagati. Processo logico vs. procedimento analogico, “realtà dell’opera” vs. “città reale”, la storia sentita in analogia con l’esperienza individuale della memoria, formano parte decisiva di questo lavoro, in una prospettiva tesa a indagare paesaggi, figure di riferimento e immaginazioni differenti. Per illuminare un orizzonte di attesa del progetto e un momento riflesso dell’esperienza umana. Perché, se la conoscenza è l’eredità stessa del sapere, ciò non esclude, anzi include, un disegno potente dell’immaginario umano, i cui fondamenti si rivelano spesso sulla sabbia piuttosto che sull’argilla. È questa la sfida della “Figura”: costruire, dentro l’architettura, un’altra architettura e un altro processo per comprenderli, come un’elaborata impalcatura, un castello provvisorio, in cui l’architettura contempla se stessa in un universo costruito da sé.
Architettura. Il gioco della figura / Piscopo, Carmine. - STAMPA. - (2008).
Architettura. Il gioco della figura
PISCOPO, CARMINE
2008
Abstract
La ricerca di ciò che, per continuità di studi con la cultura umanistica, chiamiamo Ancora “Figura”, diviene lo spunto per attraversare prospettive e ipotesi in seno alla più generale cultura della composizione urbana, come un sapere definito che si è a lungo costruito intorno ai termini di “architettura” e “città”, i cui limiti, oggi, nel farsi e disfarsi dei linguaggi, possono essere ancora indagati. Processo logico vs. procedimento analogico, “realtà dell’opera” vs. “città reale”, la storia sentita in analogia con l’esperienza individuale della memoria, formano parte decisiva di questo lavoro, in una prospettiva tesa a indagare paesaggi, figure di riferimento e immaginazioni differenti. Per illuminare un orizzonte di attesa del progetto e un momento riflesso dell’esperienza umana. Perché, se la conoscenza è l’eredità stessa del sapere, ciò non esclude, anzi include, un disegno potente dell’immaginario umano, i cui fondamenti si rivelano spesso sulla sabbia piuttosto che sull’argilla. È questa la sfida della “Figura”: costruire, dentro l’architettura, un’altra architettura e un altro processo per comprenderli, come un’elaborata impalcatura, un castello provvisorio, in cui l’architettura contempla se stessa in un universo costruito da sé.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
CP_Figure_3.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
7.19 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.19 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
CP_Figure_5.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
4.5 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.5 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
CP_Figure_4.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
9.73 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.73 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
CP_Figure_2.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
6.91 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.91 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
CP_Figure_1.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
9.75 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.75 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.