Il Parco pubblico di Acerra, 15 febbraio 2011 Inquadramento urbanistico L’Area Target: Lo Spiniello di Acerra costituisce l’area bersaglio del Documento di Orientamento Strategico e del Programma Integrato Urbano per il miglioramento della qualità della vita nelle città medie in Europa in cui l’obiettivo principale è “La Città Sicura”. L’obiettivo della città sicura si persegue adeguando la viabilità pedonale, ciclabile e carrabile alle normative comunitarie e integrandola a spazi pubblici attrezzati e parchi verdi. L’Area Target: Lo Spiniello di Acerra comprende, sostanzialmente, l’ambito urbano che si estende nel quadrante sud-orientale della città tra la barriera del fascio dei binari a nord e la strada a scorrimento veloce di circonvallazione a sud. Il sistema urbano in questione sarà articolato, in particolare, sui due punti strategici di accessibilità sovra comunale: · il grande scambiatore intermodale di traffico con la stazione della linea su ferro, Progetto della Circumvesuviana della Nuova Stazione con la piazza, a nord; · lo svincolo della strada a scorrimento veloce di circonvallazione della città, a sud. L’area dello Spiniello è stata oggetto di una profonda trasformazione recente da luogo delle produzioni agricole fiorenti a magma urbano periferico della metropoli napoletana. Risalgono ad un decennio appena trascorso le immagini satellitari che mostrano l’ineluttabile divenire edificatorio di uno dei più straordinari paesaggi agrari italiani tra i più fertili del nostro Pianeta. Le case e i condomini sparsi nei campi delle antiche masserie e aziende agricole hanno disseminato il territorio di frange urbane in contrasto con il sistema produttivo primario e non rispettando i principi della Land Evaluation con le indicazioni delle migliori destinazioni dei suoli in relazione alle loro caratteristiche intrinseche. Oggi con i DOS e i PIU’ Europa si chiede di migliorare le condizioni di vita dei cittadini e si rincorrono i modelli e la qualità della vita urbana anche nei luoghi mai nati come città e che, attualmente, richiedono una strategia di composizione urbana ed architettonica oltre la semplice definizione degli spazi collettivi e delle attrezzature pubbliche quasi del tutto assenti. L’area dello Spiniello non può essere il luogo in cui si ritagliano particelle catastali per costruire una scuola o un centro per gli anziani e connetterli con strade e marciapiedi più o meno accessibili con qualche filare di alberi. L’area dello Spiniello di Acerra deve trarre la forza e lo slancio innovativo del DOS e del PIU’ Europa per trasformare il magma urbano che oggi rappresenta, in una Unità Urbana vertebrata sulla Spina Dorsale, ovvero l’Asse Piazza della Stazione – Svincolo Circonvallazione Sud, a cui sono agganciati in successione i Poli Scolastici dell’Istituto preesistente di via Spiniello, a nord in prossimità della Piazza della Stazione, e dell’Istituto Comprensivo “La Città della Scuola” di progetto a sud e il Cuore Verde Centrale del grande sistema di Parchi, viali alberati, attrezzature sportive pubbliche e sociali, i green parking e le piste ciclabili. Dunque un complesso progetto di città e di valori urbani articolato su nuovi assi e nuove centralità attorno a cui ricomporre la scena urbana e l’identità della comunità oggi insediata. I due Poli Scolastici costituiscono le Centralità delle Città del Sapere, come le nuove fabbriche del sapere e della conoscenza, mentre il Cuore Verde Centrale pulsa di attività creative e per il tempo libero facendo riaffiorare le quattro ragioni che sono alla base della costruzione della Città contemporanea teorizzate dal Le Corbusier: · Vivere, la casa, i luoghi privati e dell’abitare; · Lavorare, produrre, le fabbriche, i luoghi delle produzioni materiali e immateriali, degli alimenti e di trasformazione delle risorse; · Muoversi, viaggiare, collegarsi, spostarsi dai luoghi del lavoro a quelli dell’abitare e del tempo libero; · Ricrearsi, giocare, fare sport, passeggiare nei parchi e nei giardini, dedicarsi alle attività artistiche e creative, alla contemplazione, al godimento del paesaggio. L’idea progettuale L’intenzionalità progettuale di un comunità deve, evidentemente, costruire un sistema di valori urbani riconoscibili nella matrice dei quattro punti teorizzati da Le Corbusier, integrata, a sua volta, dalla ragione della Natura dei luoghi e della Land Evaluation, ovvero la migliore destinazione dei suoli stessi. Da questi presupposti relativi all’area dello Spiniello scaturisce un topos logos, ovvero un discorso sui luoghi, da cui è possibile trarre uno Schema Topologico che esprima chiaramente l’idea originaria del progetto: · La Spina Dorsale del sistema urbano, la colonna vertebrale con l’aggancio alla mobilità; · Le Cerniere degli Scambiatori intermodali di traffico ferro – gomma per il sistema integrato dei trasporti pubblici e privati e pedonali – meccanizzati; · Le Città della Conoscenza con i complessi scolastici preesistenti e di nuova ideazione per la crescita culturale della comunità; · Il Cuore Verde Centrale con i parchi, i giardini, gli spazi pubblici attrezzati, le aree per il gioco e lo sport e i green parking per elevare la qualità della vita urbana e i luoghi della socializzazione. Ma in quale Forma Urbana si traduce il sistema di idee e di significati strutturato attraverso la definizione dello Schema Topologico della nuova centralità di Acerra, l’Unità Urbana a Servizi Integrati e Autosufficienza Enegetica dello Spiniello? Come coniugare: · le preesistenze degli ambiti residenziali spontanei; · l’infittirsi e il sovrapporsi continuo dell’infrastrutturazione del territorio per rafforzare le connessioni e le reti metropolitane e provinciali napoletane e regionali; · la permanenza del carattere agricolo e della partitura dei campi seppure travolti dalla disgregazione del tessuto produttivo primario; · le nuove esigenze del mondo produttivo rivolte soprattutto al settore mercantile e della commercializzazione dei beni; con le istanze etiche ed estetiche della tradizione della cultura urbana italiana e del suo tessuto produttivo agrario? Quale può essere la matrice geometrica generatrice del progetto urbano della nuova centralità di Acerra? La Forma Urbana può essere rintracciata e proiettata nel futuro dalla stratificazione progressiva delle trasformazioni avvenute nel tempo anche recente individuando lo Schema Geometrico di assi e centri della composizione architettonica e urbana delle nuove funzioni e della loro contestualizzazione territoriale. In particolare è possibile individuare: · Il Centro della Piazza della Stazione, il grande scambiatore intermodale di traffico ferro – gomma, del sistema integrato dei trasporti pubblici e privati e pedonali – meccanizzati, con bus e taxi terminal, green parking e punto assistenza e manutenzione biciclette, sistema di navette elettriche e mobilità alternativa e sostenibile; · Il Viale delle Magnolie, asse di connessione tra la nuova stazione e la rotonda di via Spinelli in prossimità della Scuola esistente, il viale ciclo – pedonale di attraversamento di due ampi campi verdi coltivati sarà fiancheggiato dai filari ornamentali di essenze arboree di prima grandezza di Magnolia Grandiflora alternate agli arbusti di Magnolia nelle varietà soulangeana e stellata, per i due campi coltivati a frutteti si suggerisce l’alternanza degli agrumi con filari di Noci al perimetro; · Il Centro della Rotonda di Via Spiniello, elemento fondamentale dello Schema Geometrico dell’Unità Urbana di progetto; da tale Centro è possibile individuare un Tridente di assi dello Spiniello di aggancio alla viabilità veloce della circonvallazione a sud. E’ necessario facilitare la percezione della composizione urbana dell’area dello Spiniello e la individuazione del Centro attraverso un elemento di forte richiamo simbolico e visivo come una scultura molto alta, svettante verso il cielo, molto illuminata di notte, per essere elemento di riconoscimento e di orientamento della città anche per chi arriva dalla Nuova Piazza della Stazione per essere diretto alle nuove scuole e al nuovo centro urbano dello Spiniello. · Il Tridente dello Spiniello, il grande disegno urbano è articolato su tre assi principali. L’asse centrale è costituito dalla Spina Dorsale della nuova centralità dello Spiniello lungo il quale si sviluppano in successione i complessi scolastici, le piazze, i campi sportivi e le aree per il gioco e il tempo libero, i parchi ed i giardini, le attrezzature sociali e culturali, in sintesi: le Città della Conoscenza e il Cuore Verde Centrale. Per la progettazione della Spina Dorsale si suggerisce l’articolazione della composizione urbana ed architettonica su tre assi paralleli poiché alcuni edifici recenti non consentono la realizzazione di connessioni unitarie ma, bensì, agganciate su piani sfalsati proprio come le vertebre della colonna vertebrale di un organismo vivente. L’aspetto fondamentale dell’intera Area Target “Lo Spiniello” è, certamente, la connessione della Spina Dorsale e della Centralità della Città della Conoscenza del nuovo istituto scolastico comprensivo allo Svincolo della Circonvallazione sud, aspetto che attualmente il programma dell’area bersaglio lascia sicuramente irrisolto compromettendo gravemente il raggiungimento degli obiettivi posti in partenza dall’esigenza di riqualificazione urbana e sociale dell’intero ambito urbano. Dunque la Spina Dorsale deve necessariamente essere la struttura urbana di connessione della Stazione a nord e dello Svincolo a sud per la razionale accessibilità alle funzioni urbane che si articolano lungo l’asse centrale e che traducono il magma urbano attuale di case sparse in una parte della città contemporanea di Acerra. L’asse orientale è costituito dalla Strada dell’Est che lambisce le ultime frange urbane di case sparse nelle campagne. Tale asse, raggiungendo la circonvallazione a sud dell’abitato, permette di uscire dalla città e immettersi, rapidamente, sul circuito a scorrimento veloce. Prima che l’edificazione spontanea progressivamente vanifichi la possibilità di strutturare un’adeguata viabilità urbana, con spazi pedonali e ciclabili, alberature di prima grandezza, illuminazione pubblica per rendere più sicuri i luoghi, è necessario intervenire tempestivamente al fine di tracciare un limite alla città. La Strada dell’Est diviene, in tal modo, il grande asse paesaggistico di confine tra città e campagna, con doppi filari alberati di Tigli e Platani come nei tracciati storici del paesaggio agrario della Piana Campana che rendevano riconoscibili anche da lontano le vie di comunicazione per l’orientamento dei viaggiatori. L’asse occidentale è costituito dalla Strada dei Quartieri Residenziali che attraversa i nuclei recenti e spontanei delle residenze edificati senza comporre un’armatura urbana di infrastrutture adeguate alla nuova scala urbana di Acerra. La realizzazione della Strada dei Quartieri Residenziali richiede interventi di microchirurgia urbana poiché attraversa tessuti urbani già definiti nelle perimetrazioni dei lotti e delle particelle catastali che hanno quasi del tutto edificato brani di città privi di viabilità primarie e secondarie e reti di infrastrutture adeguate. La scelta di essenze arboree per le alberature stradali in questo caso dovrà ricadere su specie di seconda grandezza con particolare adattabilità all’ambiente urbano e valenza ornamentale come ad esempio gli Aranci amari, i Ficus elastica, gli alberelli di Camelia o di Oleandri. Anche l’asse occidentale deve traguardare la circonvallazione sud intercettando prima via Fondola attraverso la sistemazione paesaggistica del Parco dei Tigli, elemento occidentale del Cuore Verde Centrale dell’Unità Urbana dello Spiniello e di cui si tratterà approfonditamente nella proposta progettuale oggetto del concorso. Per quanto attiene alle scelte degli assetti botanici delle diverse aree dell’intervento si suggerisce la caratterizzazione delle differenti funzioni proprio attraverso l’impiego di specifiche specie e varietà botaniche. In particolare per la realizzazione delle aree di sosta delle auto con green parking le ombreggiature possono essere garantite dalle chiome di Pioppi nelle diverse varietà e specie. Per i recinti dei Campetti da gioco si suggeriscono essenze sempreverdi dalle chiome folte come i Lecci per costituire barriere all’inquinamento acustico e contenere l’impatto generato dalla eccessiva caduta delle foglie. Per i giardini delle Scuole le composizioni ornamentali devono costituire occasioni di conoscenza delle specie e delle varietà botaniche e acquisire i connotati di Orti Botanici con settori specializzati e devono, tuttavia, essere individuate altre aree destinate alle attività del gioco all’aperto. Il Progetto del Parco dei Tigli La progettazione e la realizzazione del Parco dei Tigli è l’intervento oggetto del presente bando di gara. Ha una estensione di circa mezzo ettaro e sarà attraversato dal percorso messo in sicurezza pedonale e ciclabile della direttrice di connessione est – ovest dei tre assi del tridente. Il progetto preliminare prevede gli accessi al Parco individuati rispettivamente nei settori nord – est e sud – ovest dell’area. La proposta migliorativa suggerisce la realizzazione dell’Esedra a nord adornata da due esemplari di Camelia reticolata “Captain Rawes” dai grandi fiori rossi mentre per la Porta sud si prevede un Giardino di Magnolie per richiamare dal punto di vista della sistemazione paesaggistica il Viale a Nord verso la Piazza della Stazione; come per il Viale anche per la parte meridionale del Parco il Giardino delle Magnolie è costituito dall’associazione botanica di due esemplari di Magnolia Grandiflora con arbusti di Magnolie nelle varietà soulangeana e stellata su prati in miscuglio erboso e Ciclamini. Il Recinto di Gelsomini e di Rose sarmentose del Parco costituisce un tema specifico della composizione paesaggistica. Il piccolo giardino di città, infatti, richiede un confine protetto e sicuro a differenza dei grandi parchi urbani dai limiti aperti verso la città; dunque, in questo caso, è stata ipotizzata la recinzione di supporto alla costruzione del Muro verde e profumato del Gelsomino sempreverde interrotto, in ogni discontinuità del perimetro, come un angolo, una intersezione dei viali, da specie rampicati di roseti sarmentosi dalle forti valenze estetiche e di pregio botanico che annunciano la ricchezza delle fioriture primaverili. Il Viale dei Tigli, da cui il Parco trae la denominazione, attraversa l’area da est ad ovest dividendola in due settori principali. Il settore settentrionale è destinato alla conservazione delle essenze arboree fruttifere produttive come gli agrumi, i prunus nelle varietà di meli e peschi alternati ai campi di fioriture delle essenze arbustive aromatiche. I campi aromatici ed i frutteti sono suddivisi secondo le giaciture dei fossi e delle particelle preesistenti e sono separati dal Viale centrale del parco dal Filare di Tigli. Il settore meridionale del Parco, invece, è destinato ad accogliere il centro per gli anziani e le attività ricettive del bar e del ristoro e l’area della sistemazione paesaggistico – naturalistica. In questo settore la trama dei viali preesistenti delle particelle agrarie sono contraddetti dalle estese praterie fiorite naturalistiche e dalle radure di grandi esemplari di Salici piangenti, Ontani napoletani, Fagus e Pioppi prevalentemente caducifoglia per lasciare ampi spazi soleggiati in inverno e fresche oasi estive. Tra le praterie e le radure si alternano ampie onde arbustive che assecondano una dolce modellazione del suolo. Alle spalle del centro per gli anziani una piccola radura è composta da lecci, camelie, aceri, allori in una fitta alternanza di essenze di prima e seconda grandezza, sempreverdi e caducifoglia, fiorite o dai cromatismi delle foglie. Il prospetto principale del centro per gli anziani, invece, aperto a sud si estende nella piccola piazzetta in cui la tessitura delle pavimentazioni proseguono i tracciati dei viali tra i campi aromatici settentrionali e i prati fioriti meridionali. L’edifico per il centro per gli anziani è concepito come un organismo articolato attorno al centro dell’intersezione tra gli assi dei due viali pedonale e ciclabile, e successivamente che si svolge lungo il viale ciclabile ed anche parallelamente al Viale dei Tigli. Alla variazione compositiva dello schema geometrico – strutturale corrisponde la variazione delle altezze dei diversi corpi di fabbrica che costituiscono le attività pubbliche ricettive e del centro anziani. Le falde della copertura sono predisposte per l’integrazione dell’energia fotovoltaica mentre tutto il sistema costruttivo deve essere fondato sui criteri della sostenibilità architettonica, la reversibilità dell’intervento e la flessibilità funzionale.

Il Parco Urbano di Acerra, Area Target: Lo Spiniello / Buondonno, Emma. - (2011).

Il Parco Urbano di Acerra, Area Target: Lo Spiniello.

BUONDONNO, EMMA
2011

Abstract

Il Parco pubblico di Acerra, 15 febbraio 2011 Inquadramento urbanistico L’Area Target: Lo Spiniello di Acerra costituisce l’area bersaglio del Documento di Orientamento Strategico e del Programma Integrato Urbano per il miglioramento della qualità della vita nelle città medie in Europa in cui l’obiettivo principale è “La Città Sicura”. L’obiettivo della città sicura si persegue adeguando la viabilità pedonale, ciclabile e carrabile alle normative comunitarie e integrandola a spazi pubblici attrezzati e parchi verdi. L’Area Target: Lo Spiniello di Acerra comprende, sostanzialmente, l’ambito urbano che si estende nel quadrante sud-orientale della città tra la barriera del fascio dei binari a nord e la strada a scorrimento veloce di circonvallazione a sud. Il sistema urbano in questione sarà articolato, in particolare, sui due punti strategici di accessibilità sovra comunale: · il grande scambiatore intermodale di traffico con la stazione della linea su ferro, Progetto della Circumvesuviana della Nuova Stazione con la piazza, a nord; · lo svincolo della strada a scorrimento veloce di circonvallazione della città, a sud. L’area dello Spiniello è stata oggetto di una profonda trasformazione recente da luogo delle produzioni agricole fiorenti a magma urbano periferico della metropoli napoletana. Risalgono ad un decennio appena trascorso le immagini satellitari che mostrano l’ineluttabile divenire edificatorio di uno dei più straordinari paesaggi agrari italiani tra i più fertili del nostro Pianeta. Le case e i condomini sparsi nei campi delle antiche masserie e aziende agricole hanno disseminato il territorio di frange urbane in contrasto con il sistema produttivo primario e non rispettando i principi della Land Evaluation con le indicazioni delle migliori destinazioni dei suoli in relazione alle loro caratteristiche intrinseche. Oggi con i DOS e i PIU’ Europa si chiede di migliorare le condizioni di vita dei cittadini e si rincorrono i modelli e la qualità della vita urbana anche nei luoghi mai nati come città e che, attualmente, richiedono una strategia di composizione urbana ed architettonica oltre la semplice definizione degli spazi collettivi e delle attrezzature pubbliche quasi del tutto assenti. L’area dello Spiniello non può essere il luogo in cui si ritagliano particelle catastali per costruire una scuola o un centro per gli anziani e connetterli con strade e marciapiedi più o meno accessibili con qualche filare di alberi. L’area dello Spiniello di Acerra deve trarre la forza e lo slancio innovativo del DOS e del PIU’ Europa per trasformare il magma urbano che oggi rappresenta, in una Unità Urbana vertebrata sulla Spina Dorsale, ovvero l’Asse Piazza della Stazione – Svincolo Circonvallazione Sud, a cui sono agganciati in successione i Poli Scolastici dell’Istituto preesistente di via Spiniello, a nord in prossimità della Piazza della Stazione, e dell’Istituto Comprensivo “La Città della Scuola” di progetto a sud e il Cuore Verde Centrale del grande sistema di Parchi, viali alberati, attrezzature sportive pubbliche e sociali, i green parking e le piste ciclabili. Dunque un complesso progetto di città e di valori urbani articolato su nuovi assi e nuove centralità attorno a cui ricomporre la scena urbana e l’identità della comunità oggi insediata. I due Poli Scolastici costituiscono le Centralità delle Città del Sapere, come le nuove fabbriche del sapere e della conoscenza, mentre il Cuore Verde Centrale pulsa di attività creative e per il tempo libero facendo riaffiorare le quattro ragioni che sono alla base della costruzione della Città contemporanea teorizzate dal Le Corbusier: · Vivere, la casa, i luoghi privati e dell’abitare; · Lavorare, produrre, le fabbriche, i luoghi delle produzioni materiali e immateriali, degli alimenti e di trasformazione delle risorse; · Muoversi, viaggiare, collegarsi, spostarsi dai luoghi del lavoro a quelli dell’abitare e del tempo libero; · Ricrearsi, giocare, fare sport, passeggiare nei parchi e nei giardini, dedicarsi alle attività artistiche e creative, alla contemplazione, al godimento del paesaggio. L’idea progettuale L’intenzionalità progettuale di un comunità deve, evidentemente, costruire un sistema di valori urbani riconoscibili nella matrice dei quattro punti teorizzati da Le Corbusier, integrata, a sua volta, dalla ragione della Natura dei luoghi e della Land Evaluation, ovvero la migliore destinazione dei suoli stessi. Da questi presupposti relativi all’area dello Spiniello scaturisce un topos logos, ovvero un discorso sui luoghi, da cui è possibile trarre uno Schema Topologico che esprima chiaramente l’idea originaria del progetto: · La Spina Dorsale del sistema urbano, la colonna vertebrale con l’aggancio alla mobilità; · Le Cerniere degli Scambiatori intermodali di traffico ferro – gomma per il sistema integrato dei trasporti pubblici e privati e pedonali – meccanizzati; · Le Città della Conoscenza con i complessi scolastici preesistenti e di nuova ideazione per la crescita culturale della comunità; · Il Cuore Verde Centrale con i parchi, i giardini, gli spazi pubblici attrezzati, le aree per il gioco e lo sport e i green parking per elevare la qualità della vita urbana e i luoghi della socializzazione. Ma in quale Forma Urbana si traduce il sistema di idee e di significati strutturato attraverso la definizione dello Schema Topologico della nuova centralità di Acerra, l’Unità Urbana a Servizi Integrati e Autosufficienza Enegetica dello Spiniello? Come coniugare: · le preesistenze degli ambiti residenziali spontanei; · l’infittirsi e il sovrapporsi continuo dell’infrastrutturazione del territorio per rafforzare le connessioni e le reti metropolitane e provinciali napoletane e regionali; · la permanenza del carattere agricolo e della partitura dei campi seppure travolti dalla disgregazione del tessuto produttivo primario; · le nuove esigenze del mondo produttivo rivolte soprattutto al settore mercantile e della commercializzazione dei beni; con le istanze etiche ed estetiche della tradizione della cultura urbana italiana e del suo tessuto produttivo agrario? Quale può essere la matrice geometrica generatrice del progetto urbano della nuova centralità di Acerra? La Forma Urbana può essere rintracciata e proiettata nel futuro dalla stratificazione progressiva delle trasformazioni avvenute nel tempo anche recente individuando lo Schema Geometrico di assi e centri della composizione architettonica e urbana delle nuove funzioni e della loro contestualizzazione territoriale. In particolare è possibile individuare: · Il Centro della Piazza della Stazione, il grande scambiatore intermodale di traffico ferro – gomma, del sistema integrato dei trasporti pubblici e privati e pedonali – meccanizzati, con bus e taxi terminal, green parking e punto assistenza e manutenzione biciclette, sistema di navette elettriche e mobilità alternativa e sostenibile; · Il Viale delle Magnolie, asse di connessione tra la nuova stazione e la rotonda di via Spinelli in prossimità della Scuola esistente, il viale ciclo – pedonale di attraversamento di due ampi campi verdi coltivati sarà fiancheggiato dai filari ornamentali di essenze arboree di prima grandezza di Magnolia Grandiflora alternate agli arbusti di Magnolia nelle varietà soulangeana e stellata, per i due campi coltivati a frutteti si suggerisce l’alternanza degli agrumi con filari di Noci al perimetro; · Il Centro della Rotonda di Via Spiniello, elemento fondamentale dello Schema Geometrico dell’Unità Urbana di progetto; da tale Centro è possibile individuare un Tridente di assi dello Spiniello di aggancio alla viabilità veloce della circonvallazione a sud. E’ necessario facilitare la percezione della composizione urbana dell’area dello Spiniello e la individuazione del Centro attraverso un elemento di forte richiamo simbolico e visivo come una scultura molto alta, svettante verso il cielo, molto illuminata di notte, per essere elemento di riconoscimento e di orientamento della città anche per chi arriva dalla Nuova Piazza della Stazione per essere diretto alle nuove scuole e al nuovo centro urbano dello Spiniello. · Il Tridente dello Spiniello, il grande disegno urbano è articolato su tre assi principali. L’asse centrale è costituito dalla Spina Dorsale della nuova centralità dello Spiniello lungo il quale si sviluppano in successione i complessi scolastici, le piazze, i campi sportivi e le aree per il gioco e il tempo libero, i parchi ed i giardini, le attrezzature sociali e culturali, in sintesi: le Città della Conoscenza e il Cuore Verde Centrale. Per la progettazione della Spina Dorsale si suggerisce l’articolazione della composizione urbana ed architettonica su tre assi paralleli poiché alcuni edifici recenti non consentono la realizzazione di connessioni unitarie ma, bensì, agganciate su piani sfalsati proprio come le vertebre della colonna vertebrale di un organismo vivente. L’aspetto fondamentale dell’intera Area Target “Lo Spiniello” è, certamente, la connessione della Spina Dorsale e della Centralità della Città della Conoscenza del nuovo istituto scolastico comprensivo allo Svincolo della Circonvallazione sud, aspetto che attualmente il programma dell’area bersaglio lascia sicuramente irrisolto compromettendo gravemente il raggiungimento degli obiettivi posti in partenza dall’esigenza di riqualificazione urbana e sociale dell’intero ambito urbano. Dunque la Spina Dorsale deve necessariamente essere la struttura urbana di connessione della Stazione a nord e dello Svincolo a sud per la razionale accessibilità alle funzioni urbane che si articolano lungo l’asse centrale e che traducono il magma urbano attuale di case sparse in una parte della città contemporanea di Acerra. L’asse orientale è costituito dalla Strada dell’Est che lambisce le ultime frange urbane di case sparse nelle campagne. Tale asse, raggiungendo la circonvallazione a sud dell’abitato, permette di uscire dalla città e immettersi, rapidamente, sul circuito a scorrimento veloce. Prima che l’edificazione spontanea progressivamente vanifichi la possibilità di strutturare un’adeguata viabilità urbana, con spazi pedonali e ciclabili, alberature di prima grandezza, illuminazione pubblica per rendere più sicuri i luoghi, è necessario intervenire tempestivamente al fine di tracciare un limite alla città. La Strada dell’Est diviene, in tal modo, il grande asse paesaggistico di confine tra città e campagna, con doppi filari alberati di Tigli e Platani come nei tracciati storici del paesaggio agrario della Piana Campana che rendevano riconoscibili anche da lontano le vie di comunicazione per l’orientamento dei viaggiatori. L’asse occidentale è costituito dalla Strada dei Quartieri Residenziali che attraversa i nuclei recenti e spontanei delle residenze edificati senza comporre un’armatura urbana di infrastrutture adeguate alla nuova scala urbana di Acerra. La realizzazione della Strada dei Quartieri Residenziali richiede interventi di microchirurgia urbana poiché attraversa tessuti urbani già definiti nelle perimetrazioni dei lotti e delle particelle catastali che hanno quasi del tutto edificato brani di città privi di viabilità primarie e secondarie e reti di infrastrutture adeguate. La scelta di essenze arboree per le alberature stradali in questo caso dovrà ricadere su specie di seconda grandezza con particolare adattabilità all’ambiente urbano e valenza ornamentale come ad esempio gli Aranci amari, i Ficus elastica, gli alberelli di Camelia o di Oleandri. Anche l’asse occidentale deve traguardare la circonvallazione sud intercettando prima via Fondola attraverso la sistemazione paesaggistica del Parco dei Tigli, elemento occidentale del Cuore Verde Centrale dell’Unità Urbana dello Spiniello e di cui si tratterà approfonditamente nella proposta progettuale oggetto del concorso. Per quanto attiene alle scelte degli assetti botanici delle diverse aree dell’intervento si suggerisce la caratterizzazione delle differenti funzioni proprio attraverso l’impiego di specifiche specie e varietà botaniche. In particolare per la realizzazione delle aree di sosta delle auto con green parking le ombreggiature possono essere garantite dalle chiome di Pioppi nelle diverse varietà e specie. Per i recinti dei Campetti da gioco si suggeriscono essenze sempreverdi dalle chiome folte come i Lecci per costituire barriere all’inquinamento acustico e contenere l’impatto generato dalla eccessiva caduta delle foglie. Per i giardini delle Scuole le composizioni ornamentali devono costituire occasioni di conoscenza delle specie e delle varietà botaniche e acquisire i connotati di Orti Botanici con settori specializzati e devono, tuttavia, essere individuate altre aree destinate alle attività del gioco all’aperto. Il Progetto del Parco dei Tigli La progettazione e la realizzazione del Parco dei Tigli è l’intervento oggetto del presente bando di gara. Ha una estensione di circa mezzo ettaro e sarà attraversato dal percorso messo in sicurezza pedonale e ciclabile della direttrice di connessione est – ovest dei tre assi del tridente. Il progetto preliminare prevede gli accessi al Parco individuati rispettivamente nei settori nord – est e sud – ovest dell’area. La proposta migliorativa suggerisce la realizzazione dell’Esedra a nord adornata da due esemplari di Camelia reticolata “Captain Rawes” dai grandi fiori rossi mentre per la Porta sud si prevede un Giardino di Magnolie per richiamare dal punto di vista della sistemazione paesaggistica il Viale a Nord verso la Piazza della Stazione; come per il Viale anche per la parte meridionale del Parco il Giardino delle Magnolie è costituito dall’associazione botanica di due esemplari di Magnolia Grandiflora con arbusti di Magnolie nelle varietà soulangeana e stellata su prati in miscuglio erboso e Ciclamini. Il Recinto di Gelsomini e di Rose sarmentose del Parco costituisce un tema specifico della composizione paesaggistica. Il piccolo giardino di città, infatti, richiede un confine protetto e sicuro a differenza dei grandi parchi urbani dai limiti aperti verso la città; dunque, in questo caso, è stata ipotizzata la recinzione di supporto alla costruzione del Muro verde e profumato del Gelsomino sempreverde interrotto, in ogni discontinuità del perimetro, come un angolo, una intersezione dei viali, da specie rampicati di roseti sarmentosi dalle forti valenze estetiche e di pregio botanico che annunciano la ricchezza delle fioriture primaverili. Il Viale dei Tigli, da cui il Parco trae la denominazione, attraversa l’area da est ad ovest dividendola in due settori principali. Il settore settentrionale è destinato alla conservazione delle essenze arboree fruttifere produttive come gli agrumi, i prunus nelle varietà di meli e peschi alternati ai campi di fioriture delle essenze arbustive aromatiche. I campi aromatici ed i frutteti sono suddivisi secondo le giaciture dei fossi e delle particelle preesistenti e sono separati dal Viale centrale del parco dal Filare di Tigli. Il settore meridionale del Parco, invece, è destinato ad accogliere il centro per gli anziani e le attività ricettive del bar e del ristoro e l’area della sistemazione paesaggistico – naturalistica. In questo settore la trama dei viali preesistenti delle particelle agrarie sono contraddetti dalle estese praterie fiorite naturalistiche e dalle radure di grandi esemplari di Salici piangenti, Ontani napoletani, Fagus e Pioppi prevalentemente caducifoglia per lasciare ampi spazi soleggiati in inverno e fresche oasi estive. Tra le praterie e le radure si alternano ampie onde arbustive che assecondano una dolce modellazione del suolo. Alle spalle del centro per gli anziani una piccola radura è composta da lecci, camelie, aceri, allori in una fitta alternanza di essenze di prima e seconda grandezza, sempreverdi e caducifoglia, fiorite o dai cromatismi delle foglie. Il prospetto principale del centro per gli anziani, invece, aperto a sud si estende nella piccola piazzetta in cui la tessitura delle pavimentazioni proseguono i tracciati dei viali tra i campi aromatici settentrionali e i prati fioriti meridionali. L’edifico per il centro per gli anziani è concepito come un organismo articolato attorno al centro dell’intersezione tra gli assi dei due viali pedonale e ciclabile, e successivamente che si svolge lungo il viale ciclabile ed anche parallelamente al Viale dei Tigli. Alla variazione compositiva dello schema geometrico – strutturale corrisponde la variazione delle altezze dei diversi corpi di fabbrica che costituiscono le attività pubbliche ricettive e del centro anziani. Le falde della copertura sono predisposte per l’integrazione dell’energia fotovoltaica mentre tutto il sistema costruttivo deve essere fondato sui criteri della sostenibilità architettonica, la reversibilità dell’intervento e la flessibilità funzionale.
2011
Il Parco Urbano di Acerra, Area Target: Lo Spiniello / Buondonno, Emma. - (2011).
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