Il bullismo omofobico costituisce una forma di discriminazione che utilizza un gergo connotato sessualmente, rivolto non soltanto a giovani LGBT ma anche a tutte quelle persone che vengono percepite come non aderenti agli stereotipi sessuali normativi. Le forme con cui può essere messo in atto sono molteplici e vanno dall’esclusione, all’isolamento, alla minaccia, fino ad arrivare a vere e proprie forme di violenze ed aggressioni, agite in nome dell’omofobia, del sessismo e dei valori associati all’eterosessismo. Il rischio di sviluppare nel medio e lungo termine disturbi di tipo internalizing in chi ripetutamente subisce questo tipo di prevaricazione è elevato. Risulta, pertanto, necessario attuare interventi di prevenzione, sensibilizzazione e formazione ai temi del rispetto delle differenze di genere, soprattutto in quei contesti che hanno come obiettivo l’educazione e lo sviluppo psicosociale della persona. La scuola innanzitutto, che può costituire una culla di sviluppo dell’omofobia e delle prevaricazioni legate allo stigma di genere. Scopo del presente contributo è quello di descrivere l’intervento svolto con un gruppo di docenti, all’interno di un più ampio progetto di prevenzione del bullismo omofobico. L’intervento, consistito in un ciclo di 6 incontri di discussione di gruppo, ha avuto come risultato quello di rendere i docenti maggiormente capaci di supportare i propri allievi nel processo di autodeterminazione del proprio orientamento sessuale e, pertanto, di tentare di ridurre il rischio di subire prevaricazioni omofobiche.
Stigma di genere e prevenzione del bullismo omofobico / Amodeo, ANNA LISA; Cascone, M.; Garzillo, F.; Cappabianca, L.; Di Lello, E.; Valerio, Paolo. - STAMPA. - (2010), pp. 98-98. (Intervento presentato al convegno AIP, XII congresso nazionale della sezione di psicologia clinica e dinamica tenutosi a Torino nel 24-26 settembre 2010).
Stigma di genere e prevenzione del bullismo omofobico
AMODEO, ANNA LISA;VALERIO, PAOLO
2010
Abstract
Il bullismo omofobico costituisce una forma di discriminazione che utilizza un gergo connotato sessualmente, rivolto non soltanto a giovani LGBT ma anche a tutte quelle persone che vengono percepite come non aderenti agli stereotipi sessuali normativi. Le forme con cui può essere messo in atto sono molteplici e vanno dall’esclusione, all’isolamento, alla minaccia, fino ad arrivare a vere e proprie forme di violenze ed aggressioni, agite in nome dell’omofobia, del sessismo e dei valori associati all’eterosessismo. Il rischio di sviluppare nel medio e lungo termine disturbi di tipo internalizing in chi ripetutamente subisce questo tipo di prevaricazione è elevato. Risulta, pertanto, necessario attuare interventi di prevenzione, sensibilizzazione e formazione ai temi del rispetto delle differenze di genere, soprattutto in quei contesti che hanno come obiettivo l’educazione e lo sviluppo psicosociale della persona. La scuola innanzitutto, che può costituire una culla di sviluppo dell’omofobia e delle prevaricazioni legate allo stigma di genere. Scopo del presente contributo è quello di descrivere l’intervento svolto con un gruppo di docenti, all’interno di un più ampio progetto di prevenzione del bullismo omofobico. L’intervento, consistito in un ciclo di 6 incontri di discussione di gruppo, ha avuto come risultato quello di rendere i docenti maggiormente capaci di supportare i propri allievi nel processo di autodeterminazione del proprio orientamento sessuale e, pertanto, di tentare di ridurre il rischio di subire prevaricazioni omofobiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.