Il volume si apre con un profilo bio-bibliografico di Giulio Carlo Argan in cui sono messi in rilievo contributi e vicende biografiche intrecciate al dibattito e alla cultura del restauro. Muovendo la riflessione, quindi, dall’impegno di Giulio Carlo Argan entro l’amministrazione fascista delle Antichità e Belle arti in stretta vicinanza al ministro Bottai e dall’ideazione dell’Istituto centrale del restauro alla fine degli anni Trenta, si esaminano le relazioni stabilitesi tra lo storico dell’arte e l’entourage del razionalismo architettonico, queste ultime propedeutiche e necessarie per comprendere la posizione assunta da Argan nel secondo dopoguerra di fronte alla diffusa e cogente problematica dell’inserimento della nuova architettura nel costruito storico. Considerata la rilevanza che assume nel percorso culturale dello studioso, viene approfondito, ancora, il contributo da questi fornito alla questione museografica con attenzione soprattutto a quanto precede e segue il secondo conflitto mondiale per allargare, quindi, la riflessione alle più recenti tematiche affrontate da Argan riguardo al «governo dei beni culturali». Chiudono il volume un’antologia di definizioni del concetto di restauro fornite dallo storico dell’arte in qualità di ispettore ministeriale e di accademico in oltre cinquanta anni di attività, cui seguono una raccolta di scritti, in buona parte inediti e complementari agli argomenti trattati nel testo nonché, infine, un percorso bibliografico tematico.
Giulio Carlo Argan. Restauro, critica, scienza / Russo, Valentina. - STAMPA. - (2009).
Giulio Carlo Argan. Restauro, critica, scienza
RUSSO, VALENTINA
2009
Abstract
Il volume si apre con un profilo bio-bibliografico di Giulio Carlo Argan in cui sono messi in rilievo contributi e vicende biografiche intrecciate al dibattito e alla cultura del restauro. Muovendo la riflessione, quindi, dall’impegno di Giulio Carlo Argan entro l’amministrazione fascista delle Antichità e Belle arti in stretta vicinanza al ministro Bottai e dall’ideazione dell’Istituto centrale del restauro alla fine degli anni Trenta, si esaminano le relazioni stabilitesi tra lo storico dell’arte e l’entourage del razionalismo architettonico, queste ultime propedeutiche e necessarie per comprendere la posizione assunta da Argan nel secondo dopoguerra di fronte alla diffusa e cogente problematica dell’inserimento della nuova architettura nel costruito storico. Considerata la rilevanza che assume nel percorso culturale dello studioso, viene approfondito, ancora, il contributo da questi fornito alla questione museografica con attenzione soprattutto a quanto precede e segue il secondo conflitto mondiale per allargare, quindi, la riflessione alle più recenti tematiche affrontate da Argan riguardo al «governo dei beni culturali». Chiudono il volume un’antologia di definizioni del concetto di restauro fornite dallo storico dell’arte in qualità di ispettore ministeriale e di accademico in oltre cinquanta anni di attività, cui seguono una raccolta di scritti, in buona parte inediti e complementari agli argomenti trattati nel testo nonché, infine, un percorso bibliografico tematico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.