Il saggio narra la storia dell’elaborazione della dottrina del precedente vincolante in Inghilterra a partire dall’enunciazione della teoria dichiarativa nei Commentaries di Blackstone e dalla sua ricezione nelle pronunzie di Lord Mansfield, fino all’enucleazione di una sistematica, coerente e strutturata regola dello stare decisis prima nel trattato di James Ram, poi nelle decisioni delle corti inglesi, fino alla consacrazione nel celebre caso Beamish v. Beamish. L’articolo evidenzia che la compiuta elaborazione ed esplicita affermazione della dottrina del precedente nella seconda metà del XIX secolo non avrebbe potuto avere luogo senza la riforma e la riorganizzazione del sistema giudiziario inglese – e la conseguente unificazione, semplificazione e gerarchizzazione dei tribunali – ad opera dei Judicature Acts da un lato; e senza il perfezionamento testuale, la regolarizzazione della pubblicazione e la standardizzazione dei Reports – le raccolte dei casi giudiziari discussi presso le corti centrali di Westminster – a seguito dell’istituzione del Council of Law Reporting dall’altro. L’articolo sostiene, inoltre, che la definitiva teorizzazione della regola dello stare decisis debba essere ricondotta alla “reazione” dei common lawyers all’affermazione del positivismo giuridico e al dibattito sulla codificazione sviluppatosi in Inghilterra nella prima metà dell’Ottocento grazie alla diffusione del pensiero di Bentham e Austin e, al tempo stesso, allo sviluppo dell’insegnamento universitario del diritto inglese e alla nascita della dottrina universitaria a seguito della fondazione della Oxford School of Jurisprudence nella seconda metà del secolo.
Stare decisis? Il giudice assediato nell'Inghilterra dell'Ottocento / Freda, Dolores. - In: QUADERNI FIORENTINI PER LA STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO MODERNO. - ISSN 0392-1867. - STAMPA. - 40:I(2011), pp. 469-551.
Stare decisis? Il giudice assediato nell'Inghilterra dell'Ottocento
FREDA, DOLORES
2011
Abstract
Il saggio narra la storia dell’elaborazione della dottrina del precedente vincolante in Inghilterra a partire dall’enunciazione della teoria dichiarativa nei Commentaries di Blackstone e dalla sua ricezione nelle pronunzie di Lord Mansfield, fino all’enucleazione di una sistematica, coerente e strutturata regola dello stare decisis prima nel trattato di James Ram, poi nelle decisioni delle corti inglesi, fino alla consacrazione nel celebre caso Beamish v. Beamish. L’articolo evidenzia che la compiuta elaborazione ed esplicita affermazione della dottrina del precedente nella seconda metà del XIX secolo non avrebbe potuto avere luogo senza la riforma e la riorganizzazione del sistema giudiziario inglese – e la conseguente unificazione, semplificazione e gerarchizzazione dei tribunali – ad opera dei Judicature Acts da un lato; e senza il perfezionamento testuale, la regolarizzazione della pubblicazione e la standardizzazione dei Reports – le raccolte dei casi giudiziari discussi presso le corti centrali di Westminster – a seguito dell’istituzione del Council of Law Reporting dall’altro. L’articolo sostiene, inoltre, che la definitiva teorizzazione della regola dello stare decisis debba essere ricondotta alla “reazione” dei common lawyers all’affermazione del positivismo giuridico e al dibattito sulla codificazione sviluppatosi in Inghilterra nella prima metà dell’Ottocento grazie alla diffusione del pensiero di Bentham e Austin e, al tempo stesso, allo sviluppo dell’insegnamento universitario del diritto inglese e alla nascita della dottrina universitaria a seguito della fondazione della Oxford School of Jurisprudence nella seconda metà del secolo.File | Dimensione | Formato | |
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