L’impiego dei materiali compositi fibrorinforzati a fibra lunga si sta sempre più diffondendo negli interventi di recupero di edifici con struttura in calcestruzzo armato. Il trasferimento in edilizia di tale tecnologia si è configurato come un avanzamento di conoscenza e un incremento di opportunità tecniche di particolare interesse in quanto ha indotto un necessario lavoro di interpretazione della tecnologia originaria in base alle specificità del settore delle costruzioni, generando nuove attitudini e nuove caratteristiche dei sistemi in FRP. Il trasferimento si è attuato attraverso la connessione dei saperi e la convergenza delle ricerche applicate e delle interazioni progettista-industria. Il contributo traccia una breve storia dei sistemi FRP e FRCM nell’ambito del mondo delle costruzioni, con particolare riferimento alla loro applicazione nel recupero delle strutture in c.a., per poi evidenziarne, anche attraverso la trattazione di casi applicativi, criticità e potenzialità. Si restituiscono, così, riflessioni effettuate nell’ambito di una ricerca dal titolo Percorsi e gestione delle informazioni tecniche per la promozione e il controllo dell'innovazione nei materiali e nel progetto di architettura, finanziata dal Miur attraverso il bando Prin del 2005. L’impiego di tecnologie in FRP e FRCM ha permesso di sperimentare interventi nella logica della leggerezza, del basso grado di invasività, della riduzione degli impatti e dell’apporto di quantità minime di materiali. In questa ottica l’apporto delle tecnologie degli FRP ed FRCM al costruire ecoefficiente rappresenta certamente un campo di interesse per prossimi studi e approfondimenti in cui far convergere discipline e saperi diversi.
Le tecnologie FRP e FRCM. Evoluzione in ambito edilizio / Bellomo, Mariangela. - STAMPA. - (2010), pp. 623-632. (Intervento presentato al convegno 3° Convegno di Storia dell'Ingegneria tenutosi a Napoli nel 19-21/4/2010).
Le tecnologie FRP e FRCM. Evoluzione in ambito edilizio.
BELLOMO, MARIANGELA
2010
Abstract
L’impiego dei materiali compositi fibrorinforzati a fibra lunga si sta sempre più diffondendo negli interventi di recupero di edifici con struttura in calcestruzzo armato. Il trasferimento in edilizia di tale tecnologia si è configurato come un avanzamento di conoscenza e un incremento di opportunità tecniche di particolare interesse in quanto ha indotto un necessario lavoro di interpretazione della tecnologia originaria in base alle specificità del settore delle costruzioni, generando nuove attitudini e nuove caratteristiche dei sistemi in FRP. Il trasferimento si è attuato attraverso la connessione dei saperi e la convergenza delle ricerche applicate e delle interazioni progettista-industria. Il contributo traccia una breve storia dei sistemi FRP e FRCM nell’ambito del mondo delle costruzioni, con particolare riferimento alla loro applicazione nel recupero delle strutture in c.a., per poi evidenziarne, anche attraverso la trattazione di casi applicativi, criticità e potenzialità. Si restituiscono, così, riflessioni effettuate nell’ambito di una ricerca dal titolo Percorsi e gestione delle informazioni tecniche per la promozione e il controllo dell'innovazione nei materiali e nel progetto di architettura, finanziata dal Miur attraverso il bando Prin del 2005. L’impiego di tecnologie in FRP e FRCM ha permesso di sperimentare interventi nella logica della leggerezza, del basso grado di invasività, della riduzione degli impatti e dell’apporto di quantità minime di materiali. In questa ottica l’apporto delle tecnologie degli FRP ed FRCM al costruire ecoefficiente rappresenta certamente un campo di interesse per prossimi studi e approfondimenti in cui far convergere discipline e saperi diversi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.