Theileria è un parassita, phylum Apicomplexa, che infetta prevalentemente bovini, ovini, caprini e pesci, attraverso zecche e sanguisughe, quali vettori. Nell’ambito dello screening ematologico delle tartarughe marine Caretta caretta pervenute presso il Turtle Point della Stazione Zoologica di Napoli, nel sangue circolante di 2 esemplari è stato osservato un parassita, con caratteristiche della famiglia Th eileriidae. I 2 esemplari sono stati monitorati nel tempo con l’esame mocromocitometrico. Sugli strisci di sangue colorati con May Grünwald-Giemsa, sono stati riscontrati vari stadi maturativi del parassita in eritrociti e leucociti; questi ultimi sono stati caratterizzati da reazioni immunocitochimiche per la mieloperossidasi (per gr. eterofi li) e la proteina basica maggiore (per eosinofi li). Nella fase iniziale dell’infezione, sono state osservate solo forme rotondeggianti, simili agli schizonti di Th eileria, negli eterofi li e nei linfociti. Dopo ca. 30 gg, sono state ritrovate forme plasmatiche libere, rotondeggianti, simili ai merozoiti; forme intraeritrocitarie, bacilliformi, presumibilmente merozoiti, in numero mai superiore a quattro per singolo eritrocito, e forme ricurve, simili ai trofozoiti. Negli eritrociti erano presenti anche forme a semiluna, di dimensioni maggiori, tipo gametociti. In ogni caso, non sono state mai osservate alterazioni morfologiche degli eritrociti o decentramento del nucleo. Questo modello di sviluppo, con i merozoiti che non producono mai più di quattro cellule fi glie all’interno di un singolo eritrocito, è caratteristico della famiglia di Th eileria (Levine, 1988). Non sono stati osservati arrangiamenti a croce o a rosetta del parassita, ma il riscontro di forme nei linfociti e negli eterofi li, già osservate in un Osteitto e la progressione temporale dell’infezione (endoleucocitaria in fase iniziale, plasmatica ed endoeritrocitaria in seguito), altra caratteristica della famiglia Th eileriidae (Lainson, 2007), hanno portato alla conclusione che il parassita, rilevato per la prima volta nella tartaruga marina, sia Theileria.

Emoparassitosi da Theileria nella tartaruga marina Caretta caretta / DI SANTI, Annalisa; Basile, Filomena; M., Maione; L., Ferretti; F., Bentivegna; Pica, Alessandra. - STAMPA. - 17:(2009), pp. 128-128. (Intervento presentato al convegno 70° Congresso UZI tenutosi a - Rapallo (GE) nel 21-24 settembre 2009).

Emoparassitosi da Theileria nella tartaruga marina Caretta caretta.

DI SANTI, ANNALISA;BASILE, FILOMENA;PICA, ALESSANDRA
2009

Abstract

Theileria è un parassita, phylum Apicomplexa, che infetta prevalentemente bovini, ovini, caprini e pesci, attraverso zecche e sanguisughe, quali vettori. Nell’ambito dello screening ematologico delle tartarughe marine Caretta caretta pervenute presso il Turtle Point della Stazione Zoologica di Napoli, nel sangue circolante di 2 esemplari è stato osservato un parassita, con caratteristiche della famiglia Th eileriidae. I 2 esemplari sono stati monitorati nel tempo con l’esame mocromocitometrico. Sugli strisci di sangue colorati con May Grünwald-Giemsa, sono stati riscontrati vari stadi maturativi del parassita in eritrociti e leucociti; questi ultimi sono stati caratterizzati da reazioni immunocitochimiche per la mieloperossidasi (per gr. eterofi li) e la proteina basica maggiore (per eosinofi li). Nella fase iniziale dell’infezione, sono state osservate solo forme rotondeggianti, simili agli schizonti di Th eileria, negli eterofi li e nei linfociti. Dopo ca. 30 gg, sono state ritrovate forme plasmatiche libere, rotondeggianti, simili ai merozoiti; forme intraeritrocitarie, bacilliformi, presumibilmente merozoiti, in numero mai superiore a quattro per singolo eritrocito, e forme ricurve, simili ai trofozoiti. Negli eritrociti erano presenti anche forme a semiluna, di dimensioni maggiori, tipo gametociti. In ogni caso, non sono state mai osservate alterazioni morfologiche degli eritrociti o decentramento del nucleo. Questo modello di sviluppo, con i merozoiti che non producono mai più di quattro cellule fi glie all’interno di un singolo eritrocito, è caratteristico della famiglia di Th eileria (Levine, 1988). Non sono stati osservati arrangiamenti a croce o a rosetta del parassita, ma il riscontro di forme nei linfociti e negli eterofi li, già osservate in un Osteitto e la progressione temporale dell’infezione (endoleucocitaria in fase iniziale, plasmatica ed endoeritrocitaria in seguito), altra caratteristica della famiglia Th eileriidae (Lainson, 2007), hanno portato alla conclusione che il parassita, rilevato per la prima volta nella tartaruga marina, sia Theileria.
2009
Emoparassitosi da Theileria nella tartaruga marina Caretta caretta / DI SANTI, Annalisa; Basile, Filomena; M., Maione; L., Ferretti; F., Bentivegna; Pica, Alessandra. - STAMPA. - 17:(2009), pp. 128-128. (Intervento presentato al convegno 70° Congresso UZI tenutosi a - Rapallo (GE) nel 21-24 settembre 2009).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/358410
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact