A partire dal "Sofista" di Platone il non essere non è più il contrario dell'essere, l'impossibile e autocontraddittoria dimensione della non esistenza assoluta, l'inquietante irrealtà, ma una dimensione che rispetto alla realtà è soltanto diversa, come diverso è il sonno dalla veglia. Scopo del volume è dimostrare come il non essere, distinto così dal nulla, assuma lo statuto ontologico dell'apparenza, quella dimensione inafferrabile cui appartengono tutte le cose che sono diverse dalle cose che sono: le immagini false, i discorsi ingannevoli, lo sconfinato mondo del falso, dell'errore, dell'illusione, i sogni.
Il non essere e l'apparenza. Sul "Sofista" di Platone / Palumbo, Lidia. - STAMPA. - (1994).
Il non essere e l'apparenza. Sul "Sofista" di Platone
PALUMBO, LIDIA
1994
Abstract
A partire dal "Sofista" di Platone il non essere non è più il contrario dell'essere, l'impossibile e autocontraddittoria dimensione della non esistenza assoluta, l'inquietante irrealtà, ma una dimensione che rispetto alla realtà è soltanto diversa, come diverso è il sonno dalla veglia. Scopo del volume è dimostrare come il non essere, distinto così dal nulla, assuma lo statuto ontologico dell'apparenza, quella dimensione inafferrabile cui appartengono tutte le cose che sono diverse dalle cose che sono: le immagini false, i discorsi ingannevoli, lo sconfinato mondo del falso, dell'errore, dell'illusione, i sogni.File | Dimensione | Formato | |
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