Il terzo pilastro dell'Unione Europea

Il volume offre una valutazione sistematica ed analitica di uno dei fenomeni più interessanti del processo di integrazione europea, che si colloca a metà strada tra il pilastro comunitario e quello della politica estera e di sicurezza comune: la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale (il c.d. terzo pilastro dell’Unione Europea). Il testo si articola in due parti, che approfondiscono i tratti salienti di questo settore dell’Unione Europea, anche in vista della prossima entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che determinerà l’abolizione dei tre pilastri e la completa comunitarizzazione delle materie che attualmente figurano nell'ambito della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Nella prima parte, gli autori affrontano le questioni di carattere generale del terzo pilastro (le competenze, le fonti ed il sistema di tutela giurisdizionale), puntando i riflettori sulle peculiarità che contraddistinguono tale settore, vale a dire gli atti utilizzabili, il loro procedimento di formazione ed i loro effetti, e la tutela giurisdizionale. La seconda parte, invece, offre un quadro esauriente dei “prodotti” più significativi dell’attività delle istituzioni per la tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea, la lotta ai crimini finanziari e al terrorismo, soffermandosi altresì su alcune delle più rilevanti e dibattute decisioni quadro adottate dall’Unione Europea, in particolare, su quelle concernenti il mandato di arresto europeo, la tutela delle vittime dei reati ed il mutuo riconoscimento delle decisioni di confisca.