Nuova strategia di analisi per il rocking della parete muraria sotto sisma

Questo lavoro analizza il moto rotatorio del blocco rigido semplicemente appoggiato al suolo, soggetto ad un'accelerazione orizzontale del terreno, quale riferimento di base per l’analisi sismica delle pareti murarie. In alternativa al più classico approccio probabilistico, si propone una nuova strategia di analisi articolata in due fasi, di cui solo la prima è qui interamente sviluppata. Questa si basa sulla costruzione di accelerogrammi artificiali tali da produrre un’amplificazione della risposta assimilabile alla risonanza e da rappresentare, pertanto, la condizione di input più sfavorevole per il blocco. La risposta a tale input è descritta dall’equazione del moto naturale tra due impatti successivi, mentre il coefficiente di restituzione dovuto all’impatto è assunto come variabile del problema per tener conto di diversi possibili effetti di smorzamento. Si identifica, quindi, una fase stabilizzata del moto per la quale è possibile definire in forma chiusa un limite superiore del massimo angolo di rotazione raggiunto dal blocco, nell’ipotesi di una durata illimitata dell’input sismico considerato. Tale fase stabilizzata è altresì caratterizzata dall’instaurarsi di un moto con periodicità costante, dipendente dalla snellezza e dal coefficiente di restituzione. Ciò consente di rappresentare i risultati relativi a questa fase utilizzando una sorta di spettri di risposta di risonanza, che mettono in relazione la risposta massima con la snellezza/ periodo, per valori fissati del coefficiente di restituzione