Nella riflessione politica il tema del conflitto marca da sempre un ruolo preminente. Sia che venga definito sulla base della rottura di una concordia presupposta o normativamente prefigurata – che deve essere quindi politicamente ricomposta –, sia che venga rappresentato come una qualità ineliminabile ed entro certi limiti addirittura positiva dei rapporti tra gli uomini, il conflitto costituisce un elemento di trasformazione delle relazioni umane. Elemento che ha tuttavia assunto, in quell’epoca della storia occidentale che chiamiamo moderna, una funzione prevalentemente strumentale ad una riflessione sull’ordine: le dottrine della sovranità se ne servono per definire il potere dello Stato che si vuole al suo interno neutro; le teorie repubblicane lo piegano alle dinamiche istituzionali e all’ordinato relazionarsi tra le parti; i discorsi appartenenti al paradigma della conservazione politica, attraverso l’applicazione di tecniche diverse, utilizzano positivamente lo svolgersi dei conflitti per lasciare nella sostanza immutati i rapporti e le gerarchie di potere e di comando. Peraltro, anche quando viene valorizzato come strumento di innovazione, il conflitto è più che altro ricondotto ad una riflessione sulla rivoluzione o sul cambiamento rivoluzionario dell’ordine politico. Quando è invece riconosciuta la sua irriducibilità all’ordine, ci si sforza comunque di offrire strumenti straordinari – istituzionali, costituzionali, militari – idonei a sciogliere immediatamente quegli antagonismi irrisolvibili al fine di ristabilire un qualche equilibrio. Il principale obiettivo di questo volume è allora quello di interrogarsi su quanto del bagaglio di teorie ed esperienze che la modernità politica ha messo a disposizione possa essere utile ad interpretare una realtà che in molti leggono già come post-moderna. E’ indispensabile dare corpo ad una riflessione sul conflitto e sui conflitti – tanto nelle declinazioni più estreme della violenza terroristica e della guerra quanto nelle forme regolate della mediazione politica, giuridica ed istituzionale – che sia capace di relazionare gli sforzi dell’analisi concettuale all’osservazione e all’interpretazione dei fenomeni secondo metodologie, campi di ricerca e tensioni ermeneutiche differenti. In tal senso, se la teoria politica vuole spiegare le serie dei conflitti attivati dai processi di mondializzazione, essa deve avviare un lavoro di decostruzione dei propri criteri interpretativi – che potrebbero almeno in parte risultare inutilizzabili – ed impegnarsi in uno sforzo creativo e di immaginazione capace di tracciare linee di analisi nuove e di leggere tra le pieghe ancora indistinte della contemporaneità. Un oggi che, attraversato da conflitti che ne segnano l’intrinseca dinamicità ma anche da antagonismi distruttivi, appare opaco: composto, come sembra essere, da strutture multilivello, da acceleratissime ed invisibili trasformazioni, da svolgimenti plastici ed intricati che accadono come eventi imprevedibili ma che incidono sistemicamente aprendo pure scenari inediti.

Conflitti / Arienzo, Alessandro; D., Caruso. - STAMPA. - (2006).

Conflitti

ARIENZO, ALESSANDRO;
2006

Abstract

Nella riflessione politica il tema del conflitto marca da sempre un ruolo preminente. Sia che venga definito sulla base della rottura di una concordia presupposta o normativamente prefigurata – che deve essere quindi politicamente ricomposta –, sia che venga rappresentato come una qualità ineliminabile ed entro certi limiti addirittura positiva dei rapporti tra gli uomini, il conflitto costituisce un elemento di trasformazione delle relazioni umane. Elemento che ha tuttavia assunto, in quell’epoca della storia occidentale che chiamiamo moderna, una funzione prevalentemente strumentale ad una riflessione sull’ordine: le dottrine della sovranità se ne servono per definire il potere dello Stato che si vuole al suo interno neutro; le teorie repubblicane lo piegano alle dinamiche istituzionali e all’ordinato relazionarsi tra le parti; i discorsi appartenenti al paradigma della conservazione politica, attraverso l’applicazione di tecniche diverse, utilizzano positivamente lo svolgersi dei conflitti per lasciare nella sostanza immutati i rapporti e le gerarchie di potere e di comando. Peraltro, anche quando viene valorizzato come strumento di innovazione, il conflitto è più che altro ricondotto ad una riflessione sulla rivoluzione o sul cambiamento rivoluzionario dell’ordine politico. Quando è invece riconosciuta la sua irriducibilità all’ordine, ci si sforza comunque di offrire strumenti straordinari – istituzionali, costituzionali, militari – idonei a sciogliere immediatamente quegli antagonismi irrisolvibili al fine di ristabilire un qualche equilibrio. Il principale obiettivo di questo volume è allora quello di interrogarsi su quanto del bagaglio di teorie ed esperienze che la modernità politica ha messo a disposizione possa essere utile ad interpretare una realtà che in molti leggono già come post-moderna. E’ indispensabile dare corpo ad una riflessione sul conflitto e sui conflitti – tanto nelle declinazioni più estreme della violenza terroristica e della guerra quanto nelle forme regolate della mediazione politica, giuridica ed istituzionale – che sia capace di relazionare gli sforzi dell’analisi concettuale all’osservazione e all’interpretazione dei fenomeni secondo metodologie, campi di ricerca e tensioni ermeneutiche differenti. In tal senso, se la teoria politica vuole spiegare le serie dei conflitti attivati dai processi di mondializzazione, essa deve avviare un lavoro di decostruzione dei propri criteri interpretativi – che potrebbero almeno in parte risultare inutilizzabili – ed impegnarsi in uno sforzo creativo e di immaginazione capace di tracciare linee di analisi nuove e di leggere tra le pieghe ancora indistinte della contemporaneità. Un oggi che, attraversato da conflitti che ne segnano l’intrinseca dinamicità ma anche da antagonismi distruttivi, appare opaco: composto, come sembra essere, da strutture multilivello, da acceleratissime ed invisibili trasformazioni, da svolgimenti plastici ed intricati che accadono come eventi imprevedibili ma che incidono sistemicamente aprendo pure scenari inediti.
2006
9788888142753
Conflitti / Arienzo, Alessandro; D., Caruso. - STAMPA. - (2006).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/351766
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact