Il contributo vuole rispondere alle sollecitazioni emerse dalla Convenzione Europea del Paesaggio (ottobre 2000), in cui si sottolinea il ruolo dei “paesaggi della vita quotidiana” (art.2) nella costruzione dell’identità europea, e si ricollega al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2004). L’art.143 che evidenzia come “le linee di sviluppo urbanistico ed edilizio” devono risultare “compatibili con i diversi livelli di valore riconosciuto, con particolare attenzione alle aree agricole e a siti UNESCO” (art.143 – Pianificazione paesistica). Dal momento che i versanti terrazzati della Costiera Amalfitana sono, al contempo, aree agricole e siti UNESCO, l’obiettivo prioritario è stato quello di individuare una metodologia per conoscere ed interpretare tali paesaggi al fine di ridurne le criticità e promuoverne la gestione innovativa. Sulla base degli apporti interdisciplinari emersi all’interno del gruppo di ricerca A.GE.I. (Associazione Geografi Italiani), si è individuato nel G.I.S. (Geographical Information System) lo strumento più innovativo ed adatto all’integrazione di prospettive d’analisi riconducibili a settori diversi in grado di concorrere ad una pianificazione sostenibile del paesaggio terrazzato. Per rispondere alle esigenze degli Enti locali, è stata condotta un’analisi qualitativa mediante sovrapposizione georeferenziata di fonti cartografiche e aerofotogrammetriche eterogenee per scale, proiezioni, modalità di costruzione. Estrapolate le forme territoriali più significative per la comprensione diacronica dei versanti terrazzati e delle relative trasformazioni, sono state elaborate cartografie in formato vettoriale che hanno evidenziato: a) i fattori di localizzazione e la distribuzione dei versanti manufatti e degli altri segni che identificano tale struttura agraria (muretti a secco, tipologie insediative, cisterne e volumi ad uso agricolo, rampe, cremagliere, ecc..); b) i fattori di rischio naturale e antropico che determinano la vulnerabilità del paesaggio terrazzato (aree di frana, cave nella fascia basale dei versanti, sbancamento di terrazze per abusivismo edilizio e/o ampliamento di volumi preesistenti, alterazione di equilibri idrologici per estrazione di inerti, ecc..); c) la distribuzione delle colture tipiche, tenendo conto di fasce altimetriche e pendenze, del substrato geologico e pedologico, dell’intensità di ramificazione del reticolo idrografico, della vegetazione spontanea mediante acquisizione di cartografia tematica in ambiente GIS. E’ necessario sottolineare che dati georeferenziati - dati identificati da coordinate geografiche scaturiti nella prima fase della ricerca - e dati attributi - dati statistici da associare ai precedenti – sono inseriti in un unico database per l’elaborazione di un GIS sui “versanti manufatti” da proporre quale supporto conoscitivo e decisionale per autorità territoriali, soggetti economici, comunità locali. Tale modello d’indagine è stato applicato a versanti terrazzati di matrice calcarea (Costiera amalfitana) e di matrice vulcanica (area vesuviana, area flegrea) della Campania per sperimentarne il feedback su contesti particolarmente problematici dal punto di vista litologico, pedologico morfometrico, vegetazionale, insediativo. Oltre alle valenze produttive del terrazzamento, il contributo ha inteso sottolineare come la scansione dei pendii in terrazze costituisca un efficace strumento di mitigazione del rischio idrogeologico e del processo di erosione dei suoli, anche alla luce delle colate fangoso-detritiche che hanno interessato alcuni centri della Campania.

Versanti terrazzati tra tufi e calcari: valenze ambientali, destinazioni agronomiche, scale di osservazione. Casi di studio in Campania / Mautone, Maria; Ronza, Maria. - In: GEOTEMA. - ISSN 1126-7798. - STAMPA. - 29(2008), pp. 83-99.

Versanti terrazzati tra tufi e calcari: valenze ambientali, destinazioni agronomiche, scale di osservazione. Casi di studio in Campania

MAUTONE, MARIA;RONZA, MARIA
2008

Abstract

Il contributo vuole rispondere alle sollecitazioni emerse dalla Convenzione Europea del Paesaggio (ottobre 2000), in cui si sottolinea il ruolo dei “paesaggi della vita quotidiana” (art.2) nella costruzione dell’identità europea, e si ricollega al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2004). L’art.143 che evidenzia come “le linee di sviluppo urbanistico ed edilizio” devono risultare “compatibili con i diversi livelli di valore riconosciuto, con particolare attenzione alle aree agricole e a siti UNESCO” (art.143 – Pianificazione paesistica). Dal momento che i versanti terrazzati della Costiera Amalfitana sono, al contempo, aree agricole e siti UNESCO, l’obiettivo prioritario è stato quello di individuare una metodologia per conoscere ed interpretare tali paesaggi al fine di ridurne le criticità e promuoverne la gestione innovativa. Sulla base degli apporti interdisciplinari emersi all’interno del gruppo di ricerca A.GE.I. (Associazione Geografi Italiani), si è individuato nel G.I.S. (Geographical Information System) lo strumento più innovativo ed adatto all’integrazione di prospettive d’analisi riconducibili a settori diversi in grado di concorrere ad una pianificazione sostenibile del paesaggio terrazzato. Per rispondere alle esigenze degli Enti locali, è stata condotta un’analisi qualitativa mediante sovrapposizione georeferenziata di fonti cartografiche e aerofotogrammetriche eterogenee per scale, proiezioni, modalità di costruzione. Estrapolate le forme territoriali più significative per la comprensione diacronica dei versanti terrazzati e delle relative trasformazioni, sono state elaborate cartografie in formato vettoriale che hanno evidenziato: a) i fattori di localizzazione e la distribuzione dei versanti manufatti e degli altri segni che identificano tale struttura agraria (muretti a secco, tipologie insediative, cisterne e volumi ad uso agricolo, rampe, cremagliere, ecc..); b) i fattori di rischio naturale e antropico che determinano la vulnerabilità del paesaggio terrazzato (aree di frana, cave nella fascia basale dei versanti, sbancamento di terrazze per abusivismo edilizio e/o ampliamento di volumi preesistenti, alterazione di equilibri idrologici per estrazione di inerti, ecc..); c) la distribuzione delle colture tipiche, tenendo conto di fasce altimetriche e pendenze, del substrato geologico e pedologico, dell’intensità di ramificazione del reticolo idrografico, della vegetazione spontanea mediante acquisizione di cartografia tematica in ambiente GIS. E’ necessario sottolineare che dati georeferenziati - dati identificati da coordinate geografiche scaturiti nella prima fase della ricerca - e dati attributi - dati statistici da associare ai precedenti – sono inseriti in un unico database per l’elaborazione di un GIS sui “versanti manufatti” da proporre quale supporto conoscitivo e decisionale per autorità territoriali, soggetti economici, comunità locali. Tale modello d’indagine è stato applicato a versanti terrazzati di matrice calcarea (Costiera amalfitana) e di matrice vulcanica (area vesuviana, area flegrea) della Campania per sperimentarne il feedback su contesti particolarmente problematici dal punto di vista litologico, pedologico morfometrico, vegetazionale, insediativo. Oltre alle valenze produttive del terrazzamento, il contributo ha inteso sottolineare come la scansione dei pendii in terrazze costituisca un efficace strumento di mitigazione del rischio idrogeologico e del processo di erosione dei suoli, anche alla luce delle colate fangoso-detritiche che hanno interessato alcuni centri della Campania.
2008
Versanti terrazzati tra tufi e calcari: valenze ambientali, destinazioni agronomiche, scale di osservazione. Casi di studio in Campania / Mautone, Maria; Ronza, Maria. - In: GEOTEMA. - ISSN 1126-7798. - STAMPA. - 29(2008), pp. 83-99.
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