CASERTA DELOCALIZZAZIONE AERONAUTICA. IL SISTEMA DEL VERDE. Il giardino dell’Accademia Aeronautica di Caserta. L’area oggetto dell’intervento è composta da due settori urbani contigui, area Velivoli e area Sirtori di cui la prima accoglie, nello scenario di progetto, gli edifici e le funzioni complementari del Collegio militare. Il secondo settore, di 25.000 mq, a ridosso dell’emiciclo, è destinato a giardino ornamentale. L’impianto planimetrico del secondo settore scaturisce dalla conservazione dell’assetto botanico preesistente e dal suo potenziamento nelle parti di nuovo impianto, in sostituzione degli edifici ora presenti. Per la connotazione formale ed i significati di godimento e contemplazione della natura, l’area è indicata come (Claustrum) giardino ornamentale. La connotazione di quartiere militare, nel primo settore, rimanda inequivocabilmente al Castrum. L’idea del Castro militare è descritta dal marcato perimetro (come recinto) composto prevalentemente dalle Magnolie grandiflore. Queste, infatti, con il rigore geometrico che le contraddistingue definiscono una continuità formale ed identificano il Castro rimandando all’idea di compostezza ed austerità. Tale concetto viene esaltato lungo la via Appia, dall’associazione alle Magnolie della siepe di Abelia grandiflora acomporre il “Muro di Verzura”. L’impianto a verde asseconda il rigore delle nuove architetture previste dal progetto. Si individua nella partitura del verde un comune denominatore rappresentato dall’elemento sempreverde, come richiamo all’immanenza ed alla tenacità. L’unico elemento che contraddice tale omogeneità del “sempreverde” è costituito dal parterre di essenze caducifoglie che introduce in questo scenario un elemento di fragilità. Si apre, così, una visuale prospettica verso il fronte dell’edificio e dell’esplanade in cui si ha la presenza di tre esemplari arborei monumentali. Al monumento di architettura, qui verranno contrapposti i monumenti di natura, rappresentati da un Ficus magnolioides e due Cinnamomum canphora. Visivamente il parterre è delimitato da due filari di Ginkgo biloba che filtrano e schermano le architetture limitrofe destinate ad aule. Altri Ginkgo associati a peschi, prunus da fiore e camelie, si snodano lungo le sponde lievemente ondulate della prateria. Il viale pedonale, che fiancheggia il filare settentrionale del Ginkgo e conduce all’esplanade, ha in prospettiva la presenza predominante di un “monumento di natura”, sul cui fondo si staglia l’elemento architettonico costituito dagli edifici. Il monumento di natura, come presenza metafisica in questo scenario, si contrappone ad un elemento scultoreo anch’esso previsto nell’esplanade. Questo elemento ribalta il concetto paesaggistico che pone la natura come sfondo all’architettura. Il concetto di “monumento di natura” è poi successivamente riproposto nella piazza lambita dalla via Appia con la presenza di tre Ficus magnolioides in esemplare. La composizione planimetrica degli edifici dell’esplanade consente di alternare i corpi di fabbrica a filari anch’essi monumentali di Cinnamomum camphora che assecondano e rendono uniforme tale ritmo di destinazione degli spazi. Nell’area destinata al parcheggio si avrà la presenza di due aiuole con sviluppo lineare, dove viene sottolineata e ribadita la rigorosità con un doppio filare di Magnolia grandiflora. Il concetto di recinto, esasperato come “recinto nel recinto”, rappresentato da un doppio filare di Magnolia grandiflora associata alla Magnolia stellata, viene riproposto come “barriera-filtro” degli edifici destinati ad aule. La presenza della Magnolia stellata, qui rappresenta allo stesso tempo un carattere di morbidezza e di temporaneità. L’impianto architettonico costituito dagli edifici destinati ad aule, racchiude l’area del parterre che, collocandosi al suo interno come episodio, va ad interrompere la rigidità e la austera geometria suggerita ed ispirata al Castrum. Ed è proprio da questo elemento di rottura, collocato nell’area più interna del progetto, che si stabilisce una continuità con il secondo settore: il Claustrum (giardino ornamentale). La fisionomia del parterre, libera e sinuosa con essenze caducifoglie, rimanda al concetto di fragilità ed al tempo stesso di delicatezza della natura. Questo “irrompe” prepotentemente nell’area del giardino ornamentale, infrangendo la “cortina” costituita dal filare perimetrale delle Magnolie per snodarsi come un fiume in piena sulle aiuole con impianto rigorosamente geometrico. Anche qui si ha la contrapposizione di un elemento morbido che contraddice l’elemento forte ed austero. L’idea del Claustrum ha ispirato e narrato l’epilogo di questo impianto, che pur rispettando la presenza di essenze arboree preesistenti, propone una partitura delle aiuole estremamente rigida che rimanda al percorso monastico. Questa viene contraddetta dall’elemento di cerniera, costituito appunto dal parterre, che irrompe inaspettatamente in posizione centrale. Si definisce, così, un’area inattesa che rimanda all’esperienza meditativa. La “prateria”, che si colloca come elemento centrale di quest’area, attraversandola per tutta la sua estensione, conduce all’altro monumento d’arte (inquadrato nella spalliera di Abelia grandiflora a richiamare il “Muro di Verzura” proposto sulla via Appia) che rappresenta la meta finale del percorso, nel gioco di quelle contrapposizioni che costituiscono, in definitiva, elementi di varietà e di equilibrio di tutto l’intervento. Ed a rinforzare la logica degli opposti che pur si somigliano, per anelare ad una simbolica armonia si coniuga la presenza del monumento scultoreo con quello di natura del Ficus magnolioides, all’estremo opposto del viale. Scultura e Natura si rincorrono. Ai lati si stagliano due pini sulla destra ed altri due sulla sinistra a punteggiare i confini dell’area.

Delocalizzazione dell'aeronautica militare e riqualificazione di un'area urbana con realizzazione di un'area attrezzata e di un plesso polifunzionale della Città di Caserta / Buondonno, Emma; F., Bocchino; S., Solaro; F., Mirachi; P., Russo; P., Verzillo; S. N. I. U. T. T., A.. - (2008).

Delocalizzazione dell'aeronautica militare e riqualificazione di un'area urbana con realizzazione di un'area attrezzata e di un plesso polifunzionale della Città di Caserta.

BUONDONNO, EMMA;
2008

Abstract

CASERTA DELOCALIZZAZIONE AERONAUTICA. IL SISTEMA DEL VERDE. Il giardino dell’Accademia Aeronautica di Caserta. L’area oggetto dell’intervento è composta da due settori urbani contigui, area Velivoli e area Sirtori di cui la prima accoglie, nello scenario di progetto, gli edifici e le funzioni complementari del Collegio militare. Il secondo settore, di 25.000 mq, a ridosso dell’emiciclo, è destinato a giardino ornamentale. L’impianto planimetrico del secondo settore scaturisce dalla conservazione dell’assetto botanico preesistente e dal suo potenziamento nelle parti di nuovo impianto, in sostituzione degli edifici ora presenti. Per la connotazione formale ed i significati di godimento e contemplazione della natura, l’area è indicata come (Claustrum) giardino ornamentale. La connotazione di quartiere militare, nel primo settore, rimanda inequivocabilmente al Castrum. L’idea del Castro militare è descritta dal marcato perimetro (come recinto) composto prevalentemente dalle Magnolie grandiflore. Queste, infatti, con il rigore geometrico che le contraddistingue definiscono una continuità formale ed identificano il Castro rimandando all’idea di compostezza ed austerità. Tale concetto viene esaltato lungo la via Appia, dall’associazione alle Magnolie della siepe di Abelia grandiflora acomporre il “Muro di Verzura”. L’impianto a verde asseconda il rigore delle nuove architetture previste dal progetto. Si individua nella partitura del verde un comune denominatore rappresentato dall’elemento sempreverde, come richiamo all’immanenza ed alla tenacità. L’unico elemento che contraddice tale omogeneità del “sempreverde” è costituito dal parterre di essenze caducifoglie che introduce in questo scenario un elemento di fragilità. Si apre, così, una visuale prospettica verso il fronte dell’edificio e dell’esplanade in cui si ha la presenza di tre esemplari arborei monumentali. Al monumento di architettura, qui verranno contrapposti i monumenti di natura, rappresentati da un Ficus magnolioides e due Cinnamomum canphora. Visivamente il parterre è delimitato da due filari di Ginkgo biloba che filtrano e schermano le architetture limitrofe destinate ad aule. Altri Ginkgo associati a peschi, prunus da fiore e camelie, si snodano lungo le sponde lievemente ondulate della prateria. Il viale pedonale, che fiancheggia il filare settentrionale del Ginkgo e conduce all’esplanade, ha in prospettiva la presenza predominante di un “monumento di natura”, sul cui fondo si staglia l’elemento architettonico costituito dagli edifici. Il monumento di natura, come presenza metafisica in questo scenario, si contrappone ad un elemento scultoreo anch’esso previsto nell’esplanade. Questo elemento ribalta il concetto paesaggistico che pone la natura come sfondo all’architettura. Il concetto di “monumento di natura” è poi successivamente riproposto nella piazza lambita dalla via Appia con la presenza di tre Ficus magnolioides in esemplare. La composizione planimetrica degli edifici dell’esplanade consente di alternare i corpi di fabbrica a filari anch’essi monumentali di Cinnamomum camphora che assecondano e rendono uniforme tale ritmo di destinazione degli spazi. Nell’area destinata al parcheggio si avrà la presenza di due aiuole con sviluppo lineare, dove viene sottolineata e ribadita la rigorosità con un doppio filare di Magnolia grandiflora. Il concetto di recinto, esasperato come “recinto nel recinto”, rappresentato da un doppio filare di Magnolia grandiflora associata alla Magnolia stellata, viene riproposto come “barriera-filtro” degli edifici destinati ad aule. La presenza della Magnolia stellata, qui rappresenta allo stesso tempo un carattere di morbidezza e di temporaneità. L’impianto architettonico costituito dagli edifici destinati ad aule, racchiude l’area del parterre che, collocandosi al suo interno come episodio, va ad interrompere la rigidità e la austera geometria suggerita ed ispirata al Castrum. Ed è proprio da questo elemento di rottura, collocato nell’area più interna del progetto, che si stabilisce una continuità con il secondo settore: il Claustrum (giardino ornamentale). La fisionomia del parterre, libera e sinuosa con essenze caducifoglie, rimanda al concetto di fragilità ed al tempo stesso di delicatezza della natura. Questo “irrompe” prepotentemente nell’area del giardino ornamentale, infrangendo la “cortina” costituita dal filare perimetrale delle Magnolie per snodarsi come un fiume in piena sulle aiuole con impianto rigorosamente geometrico. Anche qui si ha la contrapposizione di un elemento morbido che contraddice l’elemento forte ed austero. L’idea del Claustrum ha ispirato e narrato l’epilogo di questo impianto, che pur rispettando la presenza di essenze arboree preesistenti, propone una partitura delle aiuole estremamente rigida che rimanda al percorso monastico. Questa viene contraddetta dall’elemento di cerniera, costituito appunto dal parterre, che irrompe inaspettatamente in posizione centrale. Si definisce, così, un’area inattesa che rimanda all’esperienza meditativa. La “prateria”, che si colloca come elemento centrale di quest’area, attraversandola per tutta la sua estensione, conduce all’altro monumento d’arte (inquadrato nella spalliera di Abelia grandiflora a richiamare il “Muro di Verzura” proposto sulla via Appia) che rappresenta la meta finale del percorso, nel gioco di quelle contrapposizioni che costituiscono, in definitiva, elementi di varietà e di equilibrio di tutto l’intervento. Ed a rinforzare la logica degli opposti che pur si somigliano, per anelare ad una simbolica armonia si coniuga la presenza del monumento scultoreo con quello di natura del Ficus magnolioides, all’estremo opposto del viale. Scultura e Natura si rincorrono. Ai lati si stagliano due pini sulla destra ed altri due sulla sinistra a punteggiare i confini dell’area.
2008
Delocalizzazione dell'aeronautica militare e riqualificazione di un'area urbana con realizzazione di un'area attrezzata e di un plesso polifunzionale della Città di Caserta / Buondonno, Emma; F., Bocchino; S., Solaro; F., Mirachi; P., Russo; P., Verzillo; S. N. I. U. T. T., A.. - (2008).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/349827
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