La sostituzione dei ponti in ambiente urbano presenta spesso notevoli difficoltà, derivanti dall’esistenza di vincoli strutturali e non. Questi possono essere dettati dalla geometria o da esigenze architettoniche, ma anche dall’interazione della nuova opera con le opere ed i fabbricati circostanti, cosi come con i sottoservizi. Per questo motivo, la scelta progettuale finale risulta spesso un compromesso tra le varie esigenze che hanno condizionato lo sviluppo del progetto. In questa memoria viene presentato il progetto di un ponte in cemento armato a volta obliqua di spessore variabile di 27 metri di luce, attualmente in fase di completamento nel comune di Napoli. Malgrado le dimensioni contenute dell’opera, sia durante la fase di progettazione che durante quella di costruzione, sono emersi una serie di problemi che hanno dettato le scelte finali del progettista. In particolare, per quanto concerne la statica dell’opera, le analisi strutturali hanno rivelato un comportamento della volta obliqua non facilmente intuibile a priori. L’opera viene realizzata con diversi tipi di calcestruzzo per i vari elementi strutturali, tra cui anche il calcestruzzo autocompattante SCC che, malgrado la doppia inclinazione dell’estradosso dell’impalcato, ha mostrato, attraverso una accurata campagna di prove condotte in sito e in laboratorio, la possibilità di utilizzo anche per elementi particolarmente inclinati.

L’utilizzo di calcestruzzo autocompattante (scc) per la realizzazione del ponte Don Bosco a Napoli / DE LUCA, Antonio; DE MARTINO, Attilio; Ricciardelli, FR SCO D'ASSISI; G., Mautone. - In: IN CONCRETO. - ISSN 2039-1218. - STAMPA. - 83(2008), pp. 64-75.

L’utilizzo di calcestruzzo autocompattante (scc) per la realizzazione del ponte Don Bosco a Napoli

DE LUCA, ANTONIO;DE MARTINO, ATTILIO;RICCIARDELLI, FR SCO D'ASSISI;
2008

Abstract

La sostituzione dei ponti in ambiente urbano presenta spesso notevoli difficoltà, derivanti dall’esistenza di vincoli strutturali e non. Questi possono essere dettati dalla geometria o da esigenze architettoniche, ma anche dall’interazione della nuova opera con le opere ed i fabbricati circostanti, cosi come con i sottoservizi. Per questo motivo, la scelta progettuale finale risulta spesso un compromesso tra le varie esigenze che hanno condizionato lo sviluppo del progetto. In questa memoria viene presentato il progetto di un ponte in cemento armato a volta obliqua di spessore variabile di 27 metri di luce, attualmente in fase di completamento nel comune di Napoli. Malgrado le dimensioni contenute dell’opera, sia durante la fase di progettazione che durante quella di costruzione, sono emersi una serie di problemi che hanno dettato le scelte finali del progettista. In particolare, per quanto concerne la statica dell’opera, le analisi strutturali hanno rivelato un comportamento della volta obliqua non facilmente intuibile a priori. L’opera viene realizzata con diversi tipi di calcestruzzo per i vari elementi strutturali, tra cui anche il calcestruzzo autocompattante SCC che, malgrado la doppia inclinazione dell’estradosso dell’impalcato, ha mostrato, attraverso una accurata campagna di prove condotte in sito e in laboratorio, la possibilità di utilizzo anche per elementi particolarmente inclinati.
2008
L’utilizzo di calcestruzzo autocompattante (scc) per la realizzazione del ponte Don Bosco a Napoli / DE LUCA, Antonio; DE MARTINO, Attilio; Ricciardelli, FR SCO D'ASSISI; G., Mautone. - In: IN CONCRETO. - ISSN 2039-1218. - STAMPA. - 83(2008), pp. 64-75.
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