Effetti di regime irriguo e dosi di azoto su resa e composizione minerale in carota

Alla luce dei costi crescenti della nutrizione azotata, anche in termini di impatto ambientale, sono stati studiati gli effetti della concimazione azotata e del regime irriguo sui consumi idrici, le rese e la composizione minerale di carota. La ricerca è stata condotta su ibrido Estelle PSX9284, in lisimetri a drenaggio su terreno sabbioso. Sono stati posti a confronto due limiti di intervento irriguo (No Stress = -35 KPa e Moderato Stress = -50 KPa) combinati fattorialmente con tre livelli di concimazione azotata (100, 200 e 300 kg/ha). A partire da novembre, nell'arco di 180 giorni i consumi idrici sono variati tra 234 mm e 320 mm, nel controllo non stressato e tra 238 e 271 mm in condizioni di moderato stress, rispettivamente con livelli di concimazione azotata di 100 e 300 kg/ha. La produzione commerciale di radici è passata da 2.1 a 3.1 kg/m2 aumentando la disponibilità idrica e da 1.7 a 3.2 kg/m2 al crescere del livello di azoto. Alla raccolta, la concentrazione di nitrati è stata maggiore nelle radici (1400 mg/kg di prodotto fresco) che nelle foglie (800 mg/kg). Lo stress idrico moderato ha innalzato il contenuto di nitrati nelle radici (da 1320 a 1538 mg/kg di prodotto fresco), mentre nelle foglie la nutrizione azotata ha avuto un effetto più evidente (da 622 a 1137 mg/kg). La condizione di moderato stress nelle radici ha anche aumentato la concentrazione di sodio (da 0.63 a 0.85 g/100g di s.s.) e di cloro (da 0.86 a 1.03 g/100g di s.s.) mentre nelle foglie ha diminuito quella di potassio (da 5.1 a 4.2 g/100g di s.s.). La concentrazione di sodio e cloro è diminuita, invece, all’aumentare del livello di concimazione azotata. In particolare, il contenuto di sodio è passato da 0.87 a 0.60 g/100g di s.s. nelle radici e da 2.16 a 1.48 g/100g di s.s. nelle foglie e quello di cloro da 1.22 a 0.8 e da 3.34 a 2.22 g/100g di s.s., rispettivamente.