Nel mondo del terzo settore capita, frequentemente, soprattutto nelle realtà economiche più dinamiche ed evolute, come quelle inglesi o statunitensi, che oggetto di un trasferimento non reciproco sia un intero complesso aziendale. La transazione avviene, talvolta, con un esplicito atto di donazione, mentre altre volte il controllo della struttura aziendale viene acquisito “attraverso la condivisione del gruppo dirigente permessa da meccanismi formali od informali di cooptazione o di designazione incrociata fra le aziende del gruppo”: si crea così un gruppo di fatto, nel quale la “acquiring organization” risulta individuabile verificando la capacità dell’azienda di influenzare in modo determinante il processo di selezione dei componenti del consiglio di amministrazione dell’organizzazione acquisita. Nel novembre del 1999 il FASB, adottando il “differences based-approach”, ha esplicitamente escluso i processi di aggregazione aziendale del terzo settore da quelli tipici del mondo imprenditoriale, oggetto degli exposure drafts, prima, e dei principi contabili 141 “Business Combinations” e 142 “Goodwill and other Intangible Assets”, dopo, ed ha elaborato un progetto specifico volto ad individuare le linee guida che il redattore dei documenti contabili di sintesi delle aziende non profit deve seguire per interpretare il fenomeno economico del ricevimento di trasferimento non reciproco di un complesso aziendale, in genere di un’altra azienda senza fini di lucro. Ma qual è il valore dell’azienda non profit ricevuta gratuitamente, quale metodo di valutazione deve essere seguito nell’ambito del processo di redazione dei prospetti del risultato di gestione e del capitale di funzionamento di fine periodo? Il Fasb tenta di risolvere il problema ponendo a confronto due binari teorici. Secondo un primo approccio il redattore del documento contabile dovrebbe rilevare la contribuzione valutando l’azienda ricevuta “as a whole”. Il secondo binario spinge, invece, il valutatore ad individuare la misura della contribuzione ricevuta nella sola differenza fra il fair value delle attività materiali ed immateriali e delle passività. L’avviamento nelle aziende non profit emergerebbe, allora, solo nei rari casi in cui il valore delle passività della struttura aziendale acquisita superi quello delle sue attività.

L'iscrizione dell'avviamento nel bilancio d'esercizio delle aziende non profit / Kunz, Alberto. - In: NON PROFIT. - ISSN 1122-9322. - STAMPA. - 2/3 2008:2/3 2008(2008), pp. 873-883.

L'iscrizione dell'avviamento nel bilancio d'esercizio delle aziende non profit

KUNZ, ALBERTO
2008

Abstract

Nel mondo del terzo settore capita, frequentemente, soprattutto nelle realtà economiche più dinamiche ed evolute, come quelle inglesi o statunitensi, che oggetto di un trasferimento non reciproco sia un intero complesso aziendale. La transazione avviene, talvolta, con un esplicito atto di donazione, mentre altre volte il controllo della struttura aziendale viene acquisito “attraverso la condivisione del gruppo dirigente permessa da meccanismi formali od informali di cooptazione o di designazione incrociata fra le aziende del gruppo”: si crea così un gruppo di fatto, nel quale la “acquiring organization” risulta individuabile verificando la capacità dell’azienda di influenzare in modo determinante il processo di selezione dei componenti del consiglio di amministrazione dell’organizzazione acquisita. Nel novembre del 1999 il FASB, adottando il “differences based-approach”, ha esplicitamente escluso i processi di aggregazione aziendale del terzo settore da quelli tipici del mondo imprenditoriale, oggetto degli exposure drafts, prima, e dei principi contabili 141 “Business Combinations” e 142 “Goodwill and other Intangible Assets”, dopo, ed ha elaborato un progetto specifico volto ad individuare le linee guida che il redattore dei documenti contabili di sintesi delle aziende non profit deve seguire per interpretare il fenomeno economico del ricevimento di trasferimento non reciproco di un complesso aziendale, in genere di un’altra azienda senza fini di lucro. Ma qual è il valore dell’azienda non profit ricevuta gratuitamente, quale metodo di valutazione deve essere seguito nell’ambito del processo di redazione dei prospetti del risultato di gestione e del capitale di funzionamento di fine periodo? Il Fasb tenta di risolvere il problema ponendo a confronto due binari teorici. Secondo un primo approccio il redattore del documento contabile dovrebbe rilevare la contribuzione valutando l’azienda ricevuta “as a whole”. Il secondo binario spinge, invece, il valutatore ad individuare la misura della contribuzione ricevuta nella sola differenza fra il fair value delle attività materiali ed immateriali e delle passività. L’avviamento nelle aziende non profit emergerebbe, allora, solo nei rari casi in cui il valore delle passività della struttura aziendale acquisita superi quello delle sue attività.
2008
L'iscrizione dell'avviamento nel bilancio d'esercizio delle aziende non profit / Kunz, Alberto. - In: NON PROFIT. - ISSN 1122-9322. - STAMPA. - 2/3 2008:2/3 2008(2008), pp. 873-883.
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