La trasformazione del mercato del lavoro, al pari di qualunque altro tipo di mutamento sociale, può determinare una ristrutturazione delle mappe cognitive degli individui e dell’immagine che hanno di se stessi e del lavoro; per questo risulta rilevante chiedersi se, a seguito delle trasformazioni intervenute negli ultimi venti anni, la differente collocazione generazionale degli attori abbia influenza nella strutturazione dei giudizi di desiderabilità delle occupazioni. L’assunto di base è che le differenze generazionali sono rilevabili, oltre che dall’ordinamento delle occupazioni, anche attraverso i criteri che intervengono nella valutazione sociale delle occupazioni intesi come gli elementi valoriali che possono registrare le possibili variazioni sia nel tempo sia nello spazio. Da questo punto di vista, è necessario considerare un altro fattore che interviene nella strutturazione della percezione del mercato del lavoro, l’appartenenza territoriale. In Italia i processi di industrializzazione, de- industrializzazione e terziarizzazione hanno avuto luogo con velocità diverse a seconda degli ambiti territoriali, causando grandi disparità tuttora presenti nell’accesso all’occupazione, soprattutto per i giovani, per le donne e per i residenti a Sud Italia. La specificità territoriale in tema di mercato del lavoro del Sud Italia e della Campania necessita di una riflessione ad hoc sull’uso e sul peso che hanno i criteri nella valutazione sociale delle occupazioni; per questo sono stati presi in considerazione settori occupazionali che nel territorio napoletano sono sensibili ai mutamenti socio economici, liberi professionisti, commercianti/artigiani e politici.

Generazioni e Valutazione sociale delle occupazioni / Caputo, Amalia; Napoletano, Daniela. - In: SOCIOLOGIA DEL LAVORO. - ISSN 0392-5048. - STAMPA. - 112:Sociologia del lavoro(2008), pp. 81-98. [10.3280/SL2008-112006]

Generazioni e Valutazione sociale delle occupazioni

CAPUTO, AMALIA;NAPOLETANO, DANIELA
2008

Abstract

La trasformazione del mercato del lavoro, al pari di qualunque altro tipo di mutamento sociale, può determinare una ristrutturazione delle mappe cognitive degli individui e dell’immagine che hanno di se stessi e del lavoro; per questo risulta rilevante chiedersi se, a seguito delle trasformazioni intervenute negli ultimi venti anni, la differente collocazione generazionale degli attori abbia influenza nella strutturazione dei giudizi di desiderabilità delle occupazioni. L’assunto di base è che le differenze generazionali sono rilevabili, oltre che dall’ordinamento delle occupazioni, anche attraverso i criteri che intervengono nella valutazione sociale delle occupazioni intesi come gli elementi valoriali che possono registrare le possibili variazioni sia nel tempo sia nello spazio. Da questo punto di vista, è necessario considerare un altro fattore che interviene nella strutturazione della percezione del mercato del lavoro, l’appartenenza territoriale. In Italia i processi di industrializzazione, de- industrializzazione e terziarizzazione hanno avuto luogo con velocità diverse a seconda degli ambiti territoriali, causando grandi disparità tuttora presenti nell’accesso all’occupazione, soprattutto per i giovani, per le donne e per i residenti a Sud Italia. La specificità territoriale in tema di mercato del lavoro del Sud Italia e della Campania necessita di una riflessione ad hoc sull’uso e sul peso che hanno i criteri nella valutazione sociale delle occupazioni; per questo sono stati presi in considerazione settori occupazionali che nel territorio napoletano sono sensibili ai mutamenti socio economici, liberi professionisti, commercianti/artigiani e politici.
2008
Generazioni e Valutazione sociale delle occupazioni / Caputo, Amalia; Napoletano, Daniela. - In: SOCIOLOGIA DEL LAVORO. - ISSN 0392-5048. - STAMPA. - 112:Sociologia del lavoro(2008), pp. 81-98. [10.3280/SL2008-112006]
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