La valutazione diagnostica dei pazienti con lesioni espansive delle ghiandole surrenaliche comprende lo studio della funzione e successivamente della struttura anatomica ghiandolare; infatti, l’integrazione delle informazioni riguardo lo stato funzionale e morfologico dei surreni consente di caratterizzare nella maggioranza dei casi la natura delle masse surrenaliche; in particolare, lo studio non invasivo mediante tecniche di diagnostica per immagini di tali pazienti può essere effettuato utilizzando l’ecografia (US), la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) e le metodiche scintigrafiche di medicina nucleare. Nonostante l’US sia un esame poco costoso ed invasivo mostra una minore accuratezza per la valutazione anatomica dei surreni in confronto alla TC ed alla RM. Attualmente, l’imaging integrato ottenuto dai risultati delle immagini della TC, della RM e degli esami scintigrafici rappresenta l’approccio diagnostico più appropriato nello studio delle affezioni delle ghiandole surrenaliche; a tale scopo la tecnica “ibrida” rappresentata dalla PET/TC combina simultaneamente le informazioni diagnostiche di tipo metabolico-funzionale fornite dalla PET con quelle anatomico-strutturali offerte dalla TC. In particolare, la medicina nucleare, in seguito alla sintesi di radiofarmaci specifici per lo studio delle diverse componenti delle ghiandole surrenaliche ed al perfezionamento delle apparecchiature tomografiche (SPECT, PET, PET/TC), ha assunto un ruolo rilevante nell'iter diagnostico dei pazienti con lesioni espansive a sede surrenalica; la scintigrafia cortico-surrenalica con composti radio-iodati colesterolo-affini consente la valutazione della iperplasia corticale, dell'adenoma e del carcinoma surrenalico; la scintigrafia con metaiodobenzilguanidina (MIBG) radio-iodata consente la caratterizzazione dell’iperplasia della componente midollare, del feocromocitoma e del neuroblastoma; gli analoghi della somatostatina radio-marcati sono stati proposti allo scopo di identificare la presenza dei recettori per la somatostatina a livello di lesioni surrenaliche di origine neuroendocrina o di natura maligna; infine, l'impiego nella PET/TC di un tracciante metabolico come il fluoro-18 (F-18) desossiglucosio (FDG), emettitore di positroni, è stato dimostrato essere utile per differenziare le lesioni surrenaliche maligne da quelle benigne. In conclusione, l’integrazione delle informazioni diagnostiche di tipo anatomico offerte dalla TC e/o RM con quelle di tipo metabolico-funzionali ottenute dagli esami scintigrafici consentono un’accurata caratterizzazione delle formazioni espansive surrenaliche evitando nella maggioranza dei casi l’invasività di un’esame bioptico delle lesioni surrenaliche.

Imaging integrato delle lesioni espansive delle ghiandole surrenaliche / Maurea, Simone; Soricelli, A; Salvatore, Marco. - In: L'ENDOCRINOLOGO. - ISSN 1590-170X. - STAMPA. - 9:3(2008), pp. 124-131.

Imaging integrato delle lesioni espansive delle ghiandole surrenaliche

MAUREA, SIMONE;SALVATORE, MARCO
2008

Abstract

La valutazione diagnostica dei pazienti con lesioni espansive delle ghiandole surrenaliche comprende lo studio della funzione e successivamente della struttura anatomica ghiandolare; infatti, l’integrazione delle informazioni riguardo lo stato funzionale e morfologico dei surreni consente di caratterizzare nella maggioranza dei casi la natura delle masse surrenaliche; in particolare, lo studio non invasivo mediante tecniche di diagnostica per immagini di tali pazienti può essere effettuato utilizzando l’ecografia (US), la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) e le metodiche scintigrafiche di medicina nucleare. Nonostante l’US sia un esame poco costoso ed invasivo mostra una minore accuratezza per la valutazione anatomica dei surreni in confronto alla TC ed alla RM. Attualmente, l’imaging integrato ottenuto dai risultati delle immagini della TC, della RM e degli esami scintigrafici rappresenta l’approccio diagnostico più appropriato nello studio delle affezioni delle ghiandole surrenaliche; a tale scopo la tecnica “ibrida” rappresentata dalla PET/TC combina simultaneamente le informazioni diagnostiche di tipo metabolico-funzionale fornite dalla PET con quelle anatomico-strutturali offerte dalla TC. In particolare, la medicina nucleare, in seguito alla sintesi di radiofarmaci specifici per lo studio delle diverse componenti delle ghiandole surrenaliche ed al perfezionamento delle apparecchiature tomografiche (SPECT, PET, PET/TC), ha assunto un ruolo rilevante nell'iter diagnostico dei pazienti con lesioni espansive a sede surrenalica; la scintigrafia cortico-surrenalica con composti radio-iodati colesterolo-affini consente la valutazione della iperplasia corticale, dell'adenoma e del carcinoma surrenalico; la scintigrafia con metaiodobenzilguanidina (MIBG) radio-iodata consente la caratterizzazione dell’iperplasia della componente midollare, del feocromocitoma e del neuroblastoma; gli analoghi della somatostatina radio-marcati sono stati proposti allo scopo di identificare la presenza dei recettori per la somatostatina a livello di lesioni surrenaliche di origine neuroendocrina o di natura maligna; infine, l'impiego nella PET/TC di un tracciante metabolico come il fluoro-18 (F-18) desossiglucosio (FDG), emettitore di positroni, è stato dimostrato essere utile per differenziare le lesioni surrenaliche maligne da quelle benigne. In conclusione, l’integrazione delle informazioni diagnostiche di tipo anatomico offerte dalla TC e/o RM con quelle di tipo metabolico-funzionali ottenute dagli esami scintigrafici consentono un’accurata caratterizzazione delle formazioni espansive surrenaliche evitando nella maggioranza dei casi l’invasività di un’esame bioptico delle lesioni surrenaliche.
2008
Imaging integrato delle lesioni espansive delle ghiandole surrenaliche / Maurea, Simone; Soricelli, A; Salvatore, Marco. - In: L'ENDOCRINOLOGO. - ISSN 1590-170X. - STAMPA. - 9:3(2008), pp. 124-131.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/334690
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