Da tempo è nota l’importanza della prestigiosa collezione messinese del principe della Scaletta Antonio Ruffo (1610?-1678), “unica in Sicilia” per la presenza di opere appartenenti alle maggiori correnti pittoriche del momento italiane e no. Il recupero di una copia dell’Inventario redatto in prima persona dal Principe ha permesso di precisare meglio la consistenza dell’intera raccolta e, allo stesso tempo, di mettere a fuoco l’interesse del collezionista nei riguardi della coeva produzione figurativa nordica vista attraverso autori di primo piano tra i quali spicca Rembrandt. A tal riguardo non sembra un caso che tra i primi pittori ad entrare nella Galleria ci sia Abraham Casembrot, fiammingo di origine ma messinese di adozione, che probabilmente favorì l’acquisto da parte di Ruffo dell’Aristotele di Rembrandt. In Sicilia il clima culturale senz’altro risentiva del passaggio di van Dyck e il Ruffo era pronto a raccogliere le opportunità dei rapporti culturali e commerciali dell’isola con il Nord Europa: di ciò sono testimonianza lavori dello stesso Van Dyck e di Jacob Jordaens che scandivano, assieme ad altri due dipinti di Rembrandt, il percorso fiammingo nella collezione messinese della quale facevano parte anche arazzi tessuti su disegni di Rubens. Sino a qualche anno fa si parlava solo di due pezzi, ma l’Inventario ritrovato ha consentito di puntualizzare che si trattava di un set più corposo costituito da ben «otto panni di robba», giunti a Messina nel 1664, rappresentanti altrettante episodi della Vita di Achille.

Da Rubens a Jordaens d’Anversa, presenze fiamminghe nella collezione messinese di Antonio Ruffo principe della Scaletta, in La Konstkamer italiana. I fiamminghi nelle collezioni italiane all’età di Rubens / DE GENNARO, Rosanna. - STAMPA. - (2008), pp. 37-61. (Intervento presentato al convegno La Konstkamer italiana. I fiamminghi nelle collezioni italiane all’età di Rubens tenutosi a Roma nel 9-10 dicembre 2004).

Da Rubens a Jordaens d’Anversa, presenze fiamminghe nella collezione messinese di Antonio Ruffo principe della Scaletta, in La Konstkamer italiana. I fiamminghi nelle collezioni italiane all’età di Rubens

DE GENNARO, ROSANNA
2008

Abstract

Da tempo è nota l’importanza della prestigiosa collezione messinese del principe della Scaletta Antonio Ruffo (1610?-1678), “unica in Sicilia” per la presenza di opere appartenenti alle maggiori correnti pittoriche del momento italiane e no. Il recupero di una copia dell’Inventario redatto in prima persona dal Principe ha permesso di precisare meglio la consistenza dell’intera raccolta e, allo stesso tempo, di mettere a fuoco l’interesse del collezionista nei riguardi della coeva produzione figurativa nordica vista attraverso autori di primo piano tra i quali spicca Rembrandt. A tal riguardo non sembra un caso che tra i primi pittori ad entrare nella Galleria ci sia Abraham Casembrot, fiammingo di origine ma messinese di adozione, che probabilmente favorì l’acquisto da parte di Ruffo dell’Aristotele di Rembrandt. In Sicilia il clima culturale senz’altro risentiva del passaggio di van Dyck e il Ruffo era pronto a raccogliere le opportunità dei rapporti culturali e commerciali dell’isola con il Nord Europa: di ciò sono testimonianza lavori dello stesso Van Dyck e di Jacob Jordaens che scandivano, assieme ad altri due dipinti di Rembrandt, il percorso fiammingo nella collezione messinese della quale facevano parte anche arazzi tessuti su disegni di Rubens. Sino a qualche anno fa si parlava solo di due pezzi, ma l’Inventario ritrovato ha consentito di puntualizzare che si trattava di un set più corposo costituito da ben «otto panni di robba», giunti a Messina nel 1664, rappresentanti altrettante episodi della Vita di Achille.
2008
9789074461696
Da Rubens a Jordaens d’Anversa, presenze fiamminghe nella collezione messinese di Antonio Ruffo principe della Scaletta, in La Konstkamer italiana. I fiamminghi nelle collezioni italiane all’età di Rubens / DE GENNARO, Rosanna. - STAMPA. - (2008), pp. 37-61. (Intervento presentato al convegno La Konstkamer italiana. I fiamminghi nelle collezioni italiane all’età di Rubens tenutosi a Roma nel 9-10 dicembre 2004).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
001.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Accesso privato/ristretto
Dimensione 2.88 MB
Formato Adobe PDF
2.88 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/334012
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact