Si esamina la tematica della rappresentazione degli strumenti finanziari nel bilancio dell’emittente. L’interesse per l’argomento nasce dalla constatazione che la diffusione di forme ibride di finanziamento rende sfumata la tradizionale distinzione tra mezzi propri e passività finanziarie. Si analizzano, in particolare, la prassi contabile internazionale (gli standards dello IASB e del FASB) e le proposte di cambiamento in materia suggerite da importanti organismi contabili (il FASB e l’EFRAG). La conclusione cui si perviene è che la classificazione tra mezzi propri e passività finanziarie può essere funzionale a diversi obiettivi conoscitivi e, ovviamente, la scelta dell’obiettivo perseguito influenza le stesse modalità di classificazione. Il fine della distinzione può essere quello di consentire ai creditori di valutare il rischio di insolvenza dell’emittente, oppure quello di permettere agli investitori di stimare il valore delle azioni ordinarie dello stesso emittente; il FASB si è, ultimamente, pronunciato a favore di quest’ultima prospettiva e, nelle motivazioni della sua scelta, si denota il richiamo alle posizioni della “teoria della proprietà”.

La rappresentazione degli strumenti finanziari nel bilancio dell’emittente. La distinzione tra passività finanziarie e mezzi propri nell’evoluzione internazionale / Maglio, Roberto. - STAMPA. - (2008).

La rappresentazione degli strumenti finanziari nel bilancio dell’emittente. La distinzione tra passività finanziarie e mezzi propri nell’evoluzione internazionale

MAGLIO, ROBERTO
2008

Abstract

Si esamina la tematica della rappresentazione degli strumenti finanziari nel bilancio dell’emittente. L’interesse per l’argomento nasce dalla constatazione che la diffusione di forme ibride di finanziamento rende sfumata la tradizionale distinzione tra mezzi propri e passività finanziarie. Si analizzano, in particolare, la prassi contabile internazionale (gli standards dello IASB e del FASB) e le proposte di cambiamento in materia suggerite da importanti organismi contabili (il FASB e l’EFRAG). La conclusione cui si perviene è che la classificazione tra mezzi propri e passività finanziarie può essere funzionale a diversi obiettivi conoscitivi e, ovviamente, la scelta dell’obiettivo perseguito influenza le stesse modalità di classificazione. Il fine della distinzione può essere quello di consentire ai creditori di valutare il rischio di insolvenza dell’emittente, oppure quello di permettere agli investitori di stimare il valore delle azioni ordinarie dello stesso emittente; il FASB si è, ultimamente, pronunciato a favore di quest’ultima prospettiva e, nelle motivazioni della sua scelta, si denota il richiamo alle posizioni della “teoria della proprietà”.
2008
9788834886205
La rappresentazione degli strumenti finanziari nel bilancio dell’emittente. La distinzione tra passività finanziarie e mezzi propri nell’evoluzione internazionale / Maglio, Roberto. - STAMPA. - (2008).
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