Pericle, primo cittadino nell’Atene di V secolo e Rudolph Giuliani, primo cittadino di New York negli anni dell’attentato alle Torri Gemelle, pronunciano due vigorose orazioni funebri in cui l’elogio dei caduti si combina con l’esaltazione degli ideali e dei sentimenti patriottici radicati nei cittadini della “Scuola dell’Ellade” e della “Grande Mela”. Il contributo evidenzia, attraverso gli strumenti dell’analisi retorica, l’essenza persuasiva dei due testi, focalizzando l’attenzione sul rapporto che lega oratore e uditorio, sui topoi e sulle strategie argomentative. Tali discorsi si presentano come esempi di un genere, quello dell’elogio funebre, che conserva i caratteri distintivi dell’epidittica: il ruolo dell’oratore che, investito di una missione pubblica e sociale, indossa le vesti di portavoce della comunità; la stretta simbiosi tra l’oratore stesso e il suo pubblico, che condividono rispetto e ammirazione per l’oggetto della lode; una cerimonia ufficiale e solenne, quale cornice alla recitazione dei discorsi. In parte sperimentale è il tentativo di mettere a confronto, attraverso la lettura retorica comparata, discorsi pronunciati in contesti storici specifici e lontani tra loro. Esso ne mette in luce una chiara – e forse inaspettata – convergenza delle tecniche di argomentazione e modelli di persuasione. L’epitaphios di Pericle e l’orazione di Giuliani divengono così testimonianze di un filo ininterrotto che lega, a distanza di oltre due millenni, le realizzazioni della forma oratoria dell’elogio funebre collettivo, celebrazione dei defunti e lezione per l’avvenire indirizzata ai vivi. Forma letteraria e istituzione civica, l’orazione funebre si afferma nei secoli come potente strumento ideologico di costruzione e riaffermazione di identità, specchio di una società coesa che ha un passato comune e un sogno condiviso.

“Discorsi per i caduti (l’epitaphios di Pericle e l’orazione funebre di Rudolph Giuliani)" / Pepe, Cristina. - STAMPA. - (2008), pp. 503-517. (Intervento presentato al convegno Discorsi pronunciati, discorsi ascoltati: contesti di eloquenza tra Grecia, Roma ed Europa tenutosi a Napoli - S. Maria di Castellabate (Sa nel 21 - 23 settembre 2006).

“Discorsi per i caduti (l’epitaphios di Pericle e l’orazione funebre di Rudolph Giuliani)"

PEPE, CRISTINA
2008

Abstract

Pericle, primo cittadino nell’Atene di V secolo e Rudolph Giuliani, primo cittadino di New York negli anni dell’attentato alle Torri Gemelle, pronunciano due vigorose orazioni funebri in cui l’elogio dei caduti si combina con l’esaltazione degli ideali e dei sentimenti patriottici radicati nei cittadini della “Scuola dell’Ellade” e della “Grande Mela”. Il contributo evidenzia, attraverso gli strumenti dell’analisi retorica, l’essenza persuasiva dei due testi, focalizzando l’attenzione sul rapporto che lega oratore e uditorio, sui topoi e sulle strategie argomentative. Tali discorsi si presentano come esempi di un genere, quello dell’elogio funebre, che conserva i caratteri distintivi dell’epidittica: il ruolo dell’oratore che, investito di una missione pubblica e sociale, indossa le vesti di portavoce della comunità; la stretta simbiosi tra l’oratore stesso e il suo pubblico, che condividono rispetto e ammirazione per l’oggetto della lode; una cerimonia ufficiale e solenne, quale cornice alla recitazione dei discorsi. In parte sperimentale è il tentativo di mettere a confronto, attraverso la lettura retorica comparata, discorsi pronunciati in contesti storici specifici e lontani tra loro. Esso ne mette in luce una chiara – e forse inaspettata – convergenza delle tecniche di argomentazione e modelli di persuasione. L’epitaphios di Pericle e l’orazione di Giuliani divengono così testimonianze di un filo ininterrotto che lega, a distanza di oltre due millenni, le realizzazioni della forma oratoria dell’elogio funebre collettivo, celebrazione dei defunti e lezione per l’avvenire indirizzata ai vivi. Forma letteraria e istituzione civica, l’orazione funebre si afferma nei secoli come potente strumento ideologico di costruzione e riaffermazione di identità, specchio di una società coesa che ha un passato comune e un sogno condiviso.
2008
9788874314331
“Discorsi per i caduti (l’epitaphios di Pericle e l’orazione funebre di Rudolph Giuliani)" / Pepe, Cristina. - STAMPA. - (2008), pp. 503-517. (Intervento presentato al convegno Discorsi pronunciati, discorsi ascoltati: contesti di eloquenza tra Grecia, Roma ed Europa tenutosi a Napoli - S. Maria di Castellabate (Sa nel 21 - 23 settembre 2006).
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